SOUL BLEED
Moods (MCD)

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 27 min
Genere: heavy thrash metal


Li avevamo lasciati appena pochi mesi or sono, con una prima autoproduzione risalente allo scorso 2008, ed ecco che i giovani Soul Bleed decidono di dare un seguito a "Lost Souls" con "Moods", un EP più consistente della precedente demo, che mostra notevoli passi avanti per il quartetto. "Lost Souls" vedeva la presenza esclusivamente di due brani più una intro acustica, qui siamo davanti a sei composizioni curate nei minimi dettagli, sempre registrate presso gli InAllSenses Studio, per un timing finale quasi 3 volte superiore, segno che la band crede sempre più nella propria proposta e comincia a racimolare una mole consistente di materiale, mostrando una maggiore personalità nel songwriting e negli arrangiamenti.
Nelle precedenti "elucubrazioni" sulla musica proposta dai ragazzi, recitavo queste parole: "Il passo successivo, a parere del sottoscritto ed a patto di trovare accordo nelle volontà della band e nei gusti dei suoi componenti, risulterebbe il "vivacizzare" le proprie composizioni, accelerando il passo e fornendo ai brani quello che manca per risultare a tutti gli effetti una canzone nei canoni heavy metal"... bene, credo che fosse nelle stesse intenzioni dei Soul Bleed movimentare il proprio sound, che risulta ora più improntato ad una concezione speed del brano, senza dimenticare le radici heavy di cui continua comunque a trasudare "Moods"... parlare di vero e proprio thrash è ancora prematuro.
Sono sei i brani presenti, per una media superiore ai 4 minuti cadauno ed un timing finale di circa 27 minuti; il feeling che ne scaturisce è legato in maniera indissolubile alla dimensione live, e non c'è brano che non mostri un arrangiamento riproponibile dal vivo, quindi canzoni essenziali ma dal contesto "riempitivo"... sia ben chiaro, ancora una volta non si inventa nulla di nuovo, ma i nostri non sembrano farci caso e proseguono imperterriti per la propria strada.
Il ruolo di opener è affidato a "Story of a Prison", brano diretto e delineante in pieno la piega di cui sopra, seguita da "Moonless Night", sulla falsa riga della precedente; i due brani si sviluppano fra mid e up tempos, ed il secondo non esita ancora una volta a mostrare la predilezione per una certa NWOBHM della formazione. Stesso discorso per la successiva "Never Look Back", aperta da una partitura acustica di buonissima fattura, lasciando intendere un proseguimento come ballad, che in realtà non avviene! Già, sembra che subentrino i grandiosi e purtroppo da poco scioltisi Metal Church, ed anche "Heart That Burns" non fa che aumentare questa sensazione. "The Dragon and the Pendulum" prosegue su lidi power thrash ed US Metal, con lo spettro di Jon Schaffer e soci che si lascia distinguere in sottofondo, portando alla conclusiva "Delirium", concettualmente vicina a quanto sinora ascoltato. I riferimenti al movimento thrash si sentono, ma la passione per l'heavy più classico ed intransigente è comunque tutt'ora predominante.
Anche questa volta non si richiede alcun "supporto esterno", e le piccole imperfezioni che spuntano in certe occasioni rendono il prodotto genuino, diverso dagli album perfetti in ogni singolo particolare che siamo abituati ad ascoltare oggigiorno. L'approccio vocale di Matteo Recca si fa maggiormente aggressivo, mantenendo nello stesso tempo la melodia che ha caratterizzato le linee vocali del primo demo; una voce potente che diventa peculiarità della band campana.
La strada per i Soul Bleed è aperta e spianata, e la giovane età non può che giovare ad un percorso musicale che si avvia ad essere decisamente interessante e foriero di successi, per una band meritevole che sa portare avanti con coerenza e cognizione di causa la propria proposta, senza aver per ora ceduto al fascino delle sonorità moderno e dell'approccio attuale di troppe nuove formazioni, che si avvicinano a determinati generi perché di tendenza...
Voglio citare in chiusura una bella espressione di un "collega", che potrebbe essere riassunta in questa maniera: "se la band saprà continuare a scrivere materiale di qualità, il futuro del metal italico transiterà anche per l'estro dei Soul Bleed"... avanti così, e massimo supporto!!!
(PaulThrash - Luglio 2009)

Voto: 7.5


Contatti:
Sito internet: http://www.myspace.com/soulbleedband