SOCIAL SURPLUS
Hopera
Etichetta: autoprodotto / Extreme Agency
Anno: 2010
Durata: 35 min
Genere: metalcore
I Social Surplus si sono formati nel 2008, ed hanno esordito con l'EP
"The Awakening Of Madness" nel 2009. Qualche mese più tardi, il gruppo
ha riproposto il medesimo EP arricchito da tracce bonus. Dopo aver
partecipato ad alcuni festival, i Social Surplus hanno prodotto il
video della canzone "Love Comes With Trumpets", seguito da un piccolo
tour in Svizzera. La band ha poi vinto il concorso Battles Of The
Bands, aggiudicandosi una data a Copenaghen del tour mondiale Taste Of
Chaos.
"Hopera" è il primo full-length dei Social Surplus: è stato
registrato nel settembre del 2008 presso lo studio Hate di Vicenza, ed
è stato masterizzato da Alessandro Vanara. La formazione che ha inciso
questo disco consiste in Filippo Cavedon alla voce principale ed ai
vocalizzi distorti, Andrea Del Santo al basso ed ai vocalizzi puliti,
Fabio De Angelis alla batteria ed alla voce, Marco Dal Ferro alla
chitarra solista e ritmica e Giovanni Dal Zotto alla chitarra solista e
ritmica.
La copertina di "Hopera" è molto semplice: il logo della band ed
il titolo sono "incastonati" in quello che sembra uno scudo, o un
simbolo nobiliare. Il libretto, molto bello e di sedici facciate,
contiene tutti i testi, i ritratti dei musicisti e le varie
informazioni relative al gruppo ed alla registrazione.
"Hopera" contiene dieci canzoni per un totale di 35 minuti di
musica. Una musica avvincente, avvolgente e spesso evocativa. E non ci
vuole una particolare acutezza per capire quanto i Social Surplus siano
talentuosi. Un disco come "Hopera" dimostra in maniera egregia quanto
siano chiare le idee del gruppo, e testimonia una professionalità
notevole. La qualità di registrazione, ad esempio, è perfetta: potente,
nitida, stratificata, dimanica. Essa riesce ad evidenziare la bontà
degli arrangiamenti del quintetto, sempre attenti ad unire potenza
esecutiva ad immediatezza melodica. Complimenti dunque per le scelte
timbriche, per le strutture complesse ma dotate al tempo stesso di
un'irresistibile immediatezza. Insomma, il metalcore dei Social Surplus
è formalmente impeccabile, e non può certo soffrire di timori
reverenziali nei confronti di alcuni gruppi più quotati. I Social
Surplus sanno il fatto loro, e la loro caratura è già internazionale.
Il loro songwriting è piacevole, talvolta quasi ruffiano, molto vicino
agli Atreyu, con una spruzzatina di As I Lay Dying.
"Hopera" è dunque un disco perfetto? Beh, da un punto di vista per così
dire formale, "Hopera" è praticamente privo di difetti. Per gli
appassionati di questo genere musicale, il primo full-length dei Social
Surplus non potrà che rappresentare una sorpresa gradita ed
affascinante.
In un'ottica più generale, però, il metalcore del quartetto veneto
non riesce a superare i difetti insiti nel genere. Da anni infatti, il
metalcore non fa che ripetere con insistenza sempre le stesse idee, con
la conseguenza che ormai i gruppi tendono ad assomigliarsi in maniera
impressionante. L'utilizzo ossessivo degli stessi stilemi, di melodie
simili, delle solite successioni armoniche melense e prevedibili, ha
fatto sì che la scena metalcore internazionale cadesse in una terribile
stasi creativa. Sì, sono tantissimi i gruppi che hanno realizzato
dischi di valore, ma ben pochi di essi sono riusciti a distinguersi
nella massa. Prodotti sempre più simili fra loro, non fanno altro che
vivere la loro breve stagione di interesse, prima di confondersi con
tutti quelli che li hanno preceduti e di cadere inevitabilmente nel
dimenticatoio. Il problema di proporre sempre le stesse idee, rischia
inevitabilmente di penalizzare anche dei dischi decisamente buoni, come
questo "Hopera". Cercando nel passato, oppure guardandosi attorno nella
scena interanzionale, è facile trovare qualcosa di simile ad "Hopera".
Per quanto buono, questo disco è privo di una personalità unica ed
inconfondibile, o di uno stile capace di distinguersi da altre realtà
metalcore. L'adesione cieca ed insistita su determinati clichè, non può
dar vita ad una musica che duri nel tempo. Può dar vita ad un disco
invitante, che attirerà a sè orde di fan, ma col passare del tempo si
confonderà nella massa, sbiadirà ed infine sparirà. A parer mio, un
gruppo del livello dei Social Surplus dovrebbe lottare con tutte le sue
forze per distinguersi decisamente da qualsiasi altro gruppo, optando
per soluzioni melodiche fuori dalla norma. Questo è essenziale, lo
ripeto, perchè i Social Surplus possano creare una musica in grado di
restare nel tempo.
Comunque sia, mie riflessioni a parte, "Hopera" è un gran bel
disco (nel suo genere), e gli appassionati di metalcore non potranno
che apprezzarlo. Ottimi anche alcune singole canzoni, tra le quali si
distinguono "Magenta Thoughts" e "Last Fool Race". Da seguire con
attenzione.
(EGr - Agosto 2010)
Voto: 7
Contatti:
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Sito Social Surplus: http://www.socialsurplus.it/
Sito Extreme Agency: http://www.extremeagency.org/