S.L.U.G.S.
Sons Of The Wicked

Etichetta: Extreme Agency
Anno: 2009
Durata: 33 min
Genere: thrash/death metal


"Sons Of The Wicked" è l'album d'esordio degli S.L.U.G.S., una band di Latina che ha mosso i suoi primi passi nel 2004. Prima di questo full-length, gli S.L.U.G.S. hanno pubblicato soltanto un demo, "A.D. 2005".
"Sons Of The Wicked", dunque, è stato registrato allo studio Kutso Noise Home di Marino (RM), vedendo coinvolti i seguenti musicisti: Massimiliano Raimondi al basso ed alla voce principale, Davide "Motorcorpse" Marinucci alla chitarra ed ai cori, Angelo "Zintunè" Rossi all'altra chitarra ed Aristodemo "ThrasherDemo" De Cesaris alla batteria.
La copertina, realizzata con tratti nervosi ed essenziali, contrappone il muso di un lupo in bianco e nero, alle scritte rosse e ad un occhio, sempre rosso, che decora la fronte dell'animale. Il libretto, di dodici facciate, contiene tutti i testi, le foto dei musicisti e le informazioni relative alla registrazione.
Con questo album, gli S.L.U.G.S. ci intrattengono per trentatre minuti, suddivisi in dieci tracce.
Si parte con "The Beginning...", una breve introduzione che ci fa entrare in contatto col suono poderoso e marcio del gruppo. I riffoni, la semplicità ritmica e l'immediatezza musicale possono ricordare parecchio gli ultimi Obituary.
Il disco entra nel suo vivo con "Satanist's Dream", che non sposta di una virgola le coordinate musicali accennate nell'introduzione. Il growling di Massi è davvero marcio: nè troppo basso, ma nemmeno eccessivamente acuto, ha un timbro putrescente che dona al tutto un aspetto davvero malsano. "Satanist's Dream" è una canzone fatta per slogarsi il collo a furia di headbanging. Non c'è spazio per eventuali finezze compositive: tutto è basilare, facile, diretto. Il gruppo punta tutto sull'impatto e sul potere trascinante dei riff e della musica. C'è però anche spazio per un assolo di chitarra.
Non c'è tempo di rifiatare, ed ecco "Messiah" azzannarci alla gola. Si tratta di una cavalcata thrash, sia dal punto di vista ritmico che come estetica, sebbene i suoni ribassati ed il modo di cantare di Massi siano indubbiamente death metal. Se di thrash si può parlare, bisogna però rifarsi agli esempi più oscuri e negativi del genere: quindi, la scuola europea degli anni '80, quella tedesca in particolare, più primi Slayer, Possessed, Dark Angel e così via. Il tiro è notevole, la capacità coinvolgente invidiabile. Bravissimi.
"The Ballad Of Dead Chickens", il cui testo delirante ha a che fare con i polli ammazzati dalla nonna per il suo nipote, vede gli S.L.U.G.S. confrontarsi con i Motorhead, gli Exciter, i vecchi Running Wild, i Venom ma in versione più putrida. Come al solito, i riff sono ben squadrati e la qualità di registrazione li enfatizza grazie a dei suoni pieni e potenti.
"Bleaching Human Carcass" è una dei brani più arrembanti e distruttivi dei nostri. Siamo sui territori metalcore dei vari S.O.D., ma con i soliti vocalizzi estremi. In un minuto e mezzo, i nostri toccano quasi il grindcore, anche se i riferimenti sono a tutt'altro genere, come ho avuto appena modo di scrivere. Davvero potenti, comunque.
"Rise" è un brano deciso e spedito, che però presenta anche dei rallentamenti carichi di groove. Quello che è certo, è che gli S.L.U.G.S. riescono sempre a comunicare all'ascoltatore, una voglia incredibile di muoversi. E' difficile non farsi trascinare da ritmiche così avvincenti, da riffing di questa fattura, da queste linee vocali sempre azzeccate. "Rise" è davvero un buon brano, completo, che punta al sodo, senza perdersi in variazioni tanto complicate quanto inutili. La composizione ricorda, in molti frangenti, i Celtic Frost e, per estensione, gli Obituary.
"Screaming Caterpillar" è un assalto terrificante e battagliero, esagitato dalla prima all'ultima nota. Mi piacerebbe davvero che gli Slayer ne suonassero una cover, eheh! Ne verrebbe fuori una traccia alla "Reign In Blood", sicuro! Certo, il songwriting del quartetto è molto semplice, ma che importanza ha questo? Il metal è una musica che deve trascinare, galvanizzare e, comunque, far male. Quindi, gli S.L.U.G.S. fanno semplicemente il loro dovere, e lo fanno bene!
"Vendetta" è una canzone gemella alla precedente: l'irruenza e la violenza esecutiva sono le medesime. Come al solito il ritmo presenta i consueti rallentamenti e le solite accelerazioni, puntando giustamente su una formula di successo. Eh sì, questi artisti hanno le idee chiare.
"Hemorrhage" si fa notare per le bordate sonore con le quali stordisce l'ascoltatore. Mi complimento nuovamente con il Kutso Noise Home Studio per il suono esplosivo che ha regalato agli S.L.U.G.S.: spettacolare!
Eccoci arrivati alla title-track, introdotta dal battito di un cuore: l'inizio è sorprendetemente lento e cupo, carico di tensione. "Sons Of The Wicked" presenta un'andatura eroica di stampo quasi black/viking (alla Bathory). E' il brano più lento dell'intero CD, ed anche il più melodico. Una mosca bianca, che si lega al resto del CD grazie al suono inconfondibile, e alle variazioni pesanti di derivazione death. A un certo punto, però, "Sons Of The Wicked" parte a gran velocità e... beh, ecco una manna per gli amanti del pogo!
Questi S.L.U.G.S. hanno realizzato un disco proprio bello, capace veramente di accendere il fuoco nelle vene degli ascoltatori. L'unico limite degli S.L.U.G.S. è quello di essere molto derivativi, e di rendere così palesi le proprie influenze: anzi, più che un limite, penso che si tratti proprio della volontà degli artisti. Questa è la musica che vogliono suonare, e lo fanno senza porsi tanti problemi. Credo che loro vogliano "spaccare", vogliano divertirsi e divertire il pubblico, e questo obiettivo è raggiunto alla grande. Mi auguro che ottengano un buon successo, perchè lo meritano: la musica è anche intrattenimento e divertimento, non solo intellettualismi e passaggi ipertecnici. In più, i musicisti sono capaci, sicuri e molto professionali. La cura nella registrazione, nell'artwork e negli stessi testi lo dimostra. Ragion per cui, sostenete questa band, sperando che in futuro ci regali ancora lavori così genuini e divertenti. Un gruppo da tenere in seria considerazione.
(Hellvis - Ottobre 2009)

Voto: 7.5


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