SIDUS TENEBRARUM
Born From The Dark Rib

Etichetta: Suffering Jesus Productions
Anno: 2009
Durata: 38 min
Genere: black metal


Senza infamia ma soprattutto senza lode questo full-length dei Sidus Tenebrarum, nati e operanti in quel di Pordenone e che possono vantare tra le proprie fila la presenza di due membri dei conterranei Oath, precisamente il batterista e fondatore Belloz e il bassista Dezo; completano la line-up il chitarrista Santa, che fondò la band nel 2001 assieme a Belloz, e il cantante Giulio. Ispirati, a detta loro, dalla scuola anni ottanta e dalla violenza del black metal, i Sidus Tenebrarum esordirono con il demo omonimo nel 2002, al quale seguì un EP autoprodotto intitolato "Dimlight", del 2004; dopo vari concerti a supporto di band come Nargaroth, Archgoat e Behexen, il gruppo soffrì di un periodo di rallentamento a causa di alcuni problemi interni che perdurarono fino agli inizi del 2008; un anno dopo ecco pronto questo "Born From The Dark Rib", uscito per la canadese Suffering Jesus, in collaborazione con la Obscure Sombre Rec. e l'americana Metabolic Rec. Dalla biografia in mio possesso non ho ben capito se le succitate influenze anni '80 siano ancora parte del DNA della band o meno: ascoltando il disco il dubbio si amplifica, visto che, a mio modesto avviso, di sonorità old-school qui non c'è traccia; i nostri infatti dimostrano di avere uno stile piuttosto moderno, descrivibile come una commistura fra il thrash ultima generazione, e un black moderno che mi ha ricordato moltissimo le ultime uscite targate Moonfog, soprattutto per la registrazione, molto nitida e pulita ma, a mio avviso, non abbastanza incisiva. Per approfondire la descrizione di questo disco mi avvalgo di un aforisma di un grande autore del secolo scorso, che recita pressappoco così: "Per essere uno scrittore non bastano le belle parole, ci vuole uno scrittore". Adattate queste parole all'universo musicale e capirete il mio punto di vista su questo disco: i Sidus Tenebrarum hanno tecnica, una buona produzione e un songwriting vario, ma non basta tutto questo per fare di un disco un bel disco, ci vuole quel quid in più, quel qualcosa che fa la differenza di cui secondo me questo ensemble sfortunatamente difetta.
Questa, obiettivamente, è l'unica critica che posso muover loro, ma purtroppo non è cosa da poco. In questi 40 minuti scarsi i picchi emozionali si possono contare sulle dita di una mano, manca l'intensità, il coinvolgimento, questo perché la band non riesce a ricreare appieno né la furia del thrash né la malvagità del black, dando al tutto un vago senso di incompiutezza. Ad onor del vero nella seconda parte del disco qualche momento più riuscito non manca, vedi per esempio "Lord Of The Night" o la parte di "Nothing Foreign" dove subentra l'arpeggio, ma è troppo poco per andare oltre la sufficienza; la mia coscienza, però, mi dissuade dallo sconsigliarvi totalmente questo disco, perché obiettivamente è fatto bene, e potrebbe eventualmente risultare appetibile per gli amanti delle sonorità alle quali ho fatto riferimento poco fa. Traete quindi le vostre conclusioni: la decisione se dare o no un'opportunità ai Sidus Tenebrarum, a questo punto, è tutta vostra.
(Ranstrom Gail / Voto Hellvis - Ottobre 2009)

Voto: 6


Contatti:
Mail Sidus Tenebrarum: sidustenebrarum@libero.it
Sito Sidus Tenebrarum: http://www.myspace.com/sidustenebrarum

Sito Suffering Jesus Productions: http://www.sufferingjesus.info/