SAID
Said
Etichetta: UK Division Records / Alkemist Fanatix
Anno: 2010
Durata: 70 min
Genere: rock alternativo/crossover/metalcore tecnico
I Said si sono formati nel 2002, come progetto parallelo del gruppo
Ba-Boo Gang. Qualche mese dopo, la band principale si è sciolta e così
i componenti dei Said hanno potuto dedicarsi con tutte le forze alla
loro nuova avventura musicale. Nel 2003 i modenesi hanno quindi
realizzato il demo "Evolution 3", un buon lavoro di hardcore melodico.
In seguito, i Said hanno deciso di evolversi artisticamente, mutando le
proprie coordinate stilistiche. La prima pubblicazione che ha
testimoniato il nuovo corso della band è "Magma", del 2005. Nel 2007,
dopo alcune gravi disavventure, i Said sono tornati alla carica con
"Polis".
"Said" è il primo full-length ufficiale della band, pubblicato
dalla UK Division Records e distribuito dalla Alkemist Fanatix. Le
registrazioni hanno avuto luogo presso il Brain Studio di Modena, e la
masterizzazione è avvenuta al Hate Studio. La formazione che ha inciso
il CD ha visto Ricky alla chitarra ed alla voce, Pid'rss alla chitarra,
Gill al basso e Matte alla batteria.
La copertina del disco sembra rifarsi ai videogiochi della prima
ora, e si vede un individuo vestito in maniera bizzarra che salta da un
palazza all'altro, insidiato da strane creature. La copertina stessa
non è altro che la facciata di un foglio piegato in quattro, che funge
anche da libretto e contiene tutti i testi e le informazioni relative
alla registrazione. C'è anche una foto dei musicisti.
"Said" è un disco piuttosto lungo, ma che non annoia. Le quindici
tracce presenti, alcune risalenti all'epoca di "Polis" ed altre
inedite, mettono in mostra tutto il talento del quartetto modenese, e
la freschezza del suo songwriting. Inoltre, "Said" stuzzica gli spiriti
più critici con la complessità del suo stile e con l'eclettismo che ne
caratterizza i brani e gli arrangiamenti. Eh sì, i Said sanno il fatto
loro, e si può proprio dire che abbiano fatto tesoro dell'esprienza
accumulata nel corso degli anni. Inoltre, i ragazzi si dimostrano molto
intelligenti. Infatti, "Said" è un lavoro coraggioso. Il gruppo infatti
non ha provato ad andare sul sicuro, ma ha voluto rischiare,
allontanandosi dai territori musicali più diretti ed immediati. Questo
non significa che le canzoni dei nostri siano ostiche. Anzi, le melodie
entrano subito in testa, e non c'è un brano che non sia pienamente
fruibile. Però ogni influenza, ogni riferimento viene triturato,
digerito e riproposto in una veste nuova, bizzarra, che si presta a più
livelli di ascolto. "Said" infatti funziona anche se ascoltato
superficialmente. Ma solo ascolti più impegnati riescono a rendergli
pienamente giustizia, poichè gli arrangiamenti della band sono sovente
intricati. A parte la scelta dei timbri, sempre efficace e di ottima
resa, sono le strutture delle composizioni a brillare di luce propria,
grazie ad un'attitudine prog che tende sempre a complicare le cose. Ma
a complicarle il giusto, senza mai esagerare. Perchè, ecco, i Said non
sono un gruppo prog. Ma, se è per questo, i Said non sono nemmeno una
band metalcore. E nemmeno sono esponenti del rock alternativo nostrano.
I Said rientrano in tutti questi campi, ma al tempo stesso risultano
sfuggenti e trasversali. Credo sia giusto rispolverare il vecchio
termine crossover, che nel suo essere così generico riesce a risolvere
tanti problemi. Ecco, i Said propongono un crossover molto influenzato
dal metalcore americano e dal rock alternativo italiano, che però non
si nega mai fugaci escursioni nel punk, nel metal e così via. E,
ribadisco, il tutto è complicato da un vago retrogusto prog, che i
musicisti possono esprimere pienamente grazie alla loro tecnica sicura.
Nei Said non c'è una vera primadonna. Tutti i musicisti, cantante
compreso, contribuiscono a creare un suono compatto e vivace. Certo, la
voce tende sempre a ritagliarsi uno spazio a sè, ma non è mai
l'elemento distintivo della band. Anche perchè, se proprio è necessario
indicare un difetto, non sempre i Said riescono ad esprimere la propria
creatività al meglio quando si tratta delle melodie. Le loro melodie,
soprattutto nei ritornelli, tendono ad essere un po' prevedibili. Dato
che è la voce che conduce principalmente gli sviluppi melodici delle
composizoni, ecco che il suo ruolo viene un po' penalizzato da questa
piccola (ripeto, piccola) carenza di creatività. Perciò, i Said
avanzano compatti e decisi, sia quando picchiano (e fanno male), sia
quando sussurrano (e riescono a commuovere).
E' difficile indicare quali siano le canzoni migliori di questo
notevole CD. Potrei citare "Bellissima", "Ping", "Borderline" e così
via. Ma si tratterebbe di giudizi soggettivi, perchè ogni canzone ha un
suo tratto caratteristico ed unico. Anzi, talvolta le composizioni sono
così diverse tra di loro, da sembrare quasi creazioni di gruppi
diversi.
"Said" è un disco davvero molto bello, che ha solo due difetti
microscopici: il primo è appunto la prevedibilità di alcune soluzioni
melodiche. Il secondo, è il fatto che metta davvero troppa carne al
fuoco, non riuscendo quindi a concretizzare un vero e proprio
stile-Said. Forse però è proprio l'eclettismo esasperato ad essere il
marchio di fabbrica di questi ragazzi. Comunque sia, sono convinto che
la band potrà crescere. Perchè di talento ne ha da vendere. "Said" è, a
parer mio, il primo capitolo di una carriera lunga e ricca di
soddisfazioni, artistiche soprattutto.
(EGr - Novembre 2010)
Voto: 7.5
Contatti:
Mail Said: saidrock@tele2.it
Sito Said: http://www.myspace.com/saidrock
Sito Alkemist Fanatix: http://www.alkemist-fanatix.com/