RIGHT IN SIGHT
Bloodstained Hands
Etichetta: Hot Steel Records
Anno: 2009
Durata: 37 min
Genere: deathcore tecnico ed ibrido
La copertina di "Bloodstained Hands" contrappone, ad un luminoso sfondo
bianco, una densa macchia di sangue. E schizzi e colate rosse decorano
anche le dodici facciate del libretto, contenente tutti i testi e le
varie informazioni relative alla registrazione. C'è anche una
fotografia dei musicisti, vestiti con abiti candidi e le cui mani,
guantate, sono macchiate sempre di sangue.
Così si presenta il nuovo lavoro dei piemontesi (di Ivrea) Right
In Sight. Il terzo lavoro, per la precisione, di questo gruppo
formatosi nel lontano 1993. "Bloodstained Hands" è stato registrato
agli studi Gulp ed Opera, ed è stato missato presso lo studio
Alpha-Omega di Como. La formazione che ha inciso il CD ha visto xLaidox
alla voce urlata, Manno alla chitarra ed alla voce pulita, Snatch alla
batteria e Method al basso ed al gutturale.
"Bloodstained Hands" contiene tredici canzoni per un totale di 37
minuti di musica intensa e complessa. E, ci tengo a precisarlo,
deliziosamente creativa. Infatti, il quartetto si dimostra in possesso
di una creatività notevole, la qual cosa gli ha garantito una ricchezza
espressiva degna di nota.
La prima cosa che salta all'orecchio, ascoltando questo album, è il
potenziale aggressivo dei nostri. L'impatto è davvero letale,
enfatizzato com'è da un'ottima qualità di registrazione. I musicisti
vogliono fare casino e ci riescono alla grande. Però, non un casino
ignorante ed istintivo. Le composizioni sono tutte state studiate con
attenzione: la cosa si avverte nettamente. Anzi, i Right In Sight
mostrano una cura maniacale nel dettaglio, nella scelta dei suoni, si
tratti anche soltanto di una nota o di una battuta. Di conseguenza, la
struttura stessa delle canzoni risulta sempre complessa, a volte più, a
volte meno. Però nulla viene mai lasciato al caso. La precisione
esecutiva, gli arrangiamenti intelligenti, i cambi di ritmo continui
non ci sarebbero se il gruppo non avesse unito, durante la fase di
composizione, il cervello all'ispirazione. Il che non è una cosa
scontata. Troppi gruppi infatti si limitano a proporre schemi, riff e
melodie già sentiti centinaia di volte, e spesso non tentano nemmeno di
assemblarli in maniera più o meno originale. I Right In Sight,
all'opposto, tentano sempre a comunque di rendere particolari le
proprie composizioni. Poi, non sempre il gioco riesce alla perfezione,
ma il tentativo è encomiabile: una garanzia per il futuro artistico di
questa band, senza dubbio.
Dunque, abbiamo visto che il quartetto eporediese sà unire
l'impatto alla tecnica. Ma non solo. La proposta musicale dei Right In
Sight comprende anche un discreto utilizzo della melodia, a volte più
evidente, altre volte meno. Quando la voce pulita sale sugli scudi,
ovviamente, l'impatto tende a diminiure, ma non certo per il volume dei
suoni. L'utilizzo di una melodia distesa interrompe la tensione della
parti più propriamente death ed atonali. Nel caso dei nostri,
l'utilizzo di questa particolarità non penalizza le composizioni, ed a
loro volta queste parti melodiche permettono all'ascoltatore di
rifiatare un attimo.
Gli arrangiamenti sono il vero fiore all'occhiello del gruppo.
Sempre intriganti, ricchi di sfumature, con un basso ed una batteria
che non si limitano a svolgere dei ruoli da comprimari, ma
contribuiscono alla realizzazione di un suono vincente. Le tre voci
(urlata, gutturale e pulita) permettono ai Right In Sight di esprimere
un vasto spettro di sfumature.
Stilisticamente, il quartetto parte da una base hardcore ma molto
contaminata da tanti generi, dal death metal in particolare. Sono
evidenti inoltre alcuni flirt con il nu-metal, ed un'estetica condivisa
in generale con la cosidetta scena metalcore moderna. Si possono
riscontrare qui e là richiami agli Unearth ed ai The Hope Conspiracy,
con qualche lieve accenno ai Burnt By The Sun (tra l'altro, i primi due
gruppi sono riconosciuti come ispiratori dalla stessa band, nel loro
MySpace; tra le altre band elencate figurano Strife, Zao e Morning
Again).
Nel suo complesso, "Bloodstained Hand" si dimostra un disco
compatto ed interessante, a tratti anche inquietante. Non sono infatti
da dimenticare i vari intermezzi e l'introduzione orrorifici, di sicuro
effetto.
Tra gli episodi a mio avviso più significativi del CD, cito la
title-track, "Histamine Necklace", "White Obsession" e "A Scarlet
Disease". Particolare la cover di "Enjoy The Silence", anche se non
memorabile.
A conti fatti, "Bloodstained Hands" è un lavoro apprezzabile e
molto promettente. I Right In Sight hanno dimostrato di avere le idee
chiare, ma soprattutto di non accodarsi alla massa di gruppi
derivativi, nel tentativo di camminare con le proprie gambe. Come ho
affermato in precedenza, non sempre questi tentativi sono stati
premiati. Ma altre volte, i risultati si sono rivelati davvero
sorprendenti.
Un disco da non sottovalutare. I Right In Sight sono un gruppo da tenere d'occhio seriamente.
(Hellvis - Aprile 2010)
Voto: 7.5
Contatti:
Sito Right In Sight: http://www.rightinsight.org/
Sito Hot Steel Records: http://www.hotsteelrecords.com/