RATHER UNWISE
Rock Doesn't Rust

Etichetta: Copro Records / Alkemist Fanatix
Anno: 2010
Durata: 46 min
Genere: hard rock


Il rock non si arrugginisce. Una frase semplice e diretta, come la musica dei Rather Unwise, formazione di Parma dedita ad un hard rock sanguigno che si rifà alla grande tradizione di AC/DC, Motorhead e Ted Nugent. Niente fronzoli, nessuna perdita di tempo inutile, solo tredici schegge di puro rock venato di blues che passano d'un fiato in soli 46 minuti di musica. "Rock Doesn't Rust" non vi chiede grandi balzi interpretativi, semplicemente vi ricorda come si fa a mettere sudore e grinta in un genere che non morirà mai: non inventa niente, non è un capolavoro, non farà da spartiacque nella scena italiana, ma convince per tutta la sua durata, fa divertire ed ha l'innegabile pregio dell'immediatezza, una dote che spesso viene erroneamente confusa con la superficialità e che, invece, dovrebbe essere tenuta molto più in considerazione da tante band pesantemente prolisse.
Andiamo quindi a conoscere un po' questa band, composta da Gianluca Bertini (voce), Paolo Porcari (chitarra), Michele Valenti (chitarra), Luca Barezzi (basso) ed Ennio Cicero (batteria): tutto nasce dall'incontro di Michele e Luca ma ben presto la formazione si assesta con l'innesto di nuove forze, che portano nel 2006 alla creazione del primo demo della band, "On Rock". Da questo primo lavoro in studio la band riesce a ricavare un contratto con la Copro Productions e così eccoci arrivare all'album di debutto, registrato al Realsound Studio e masterizzato nientemento che da Mika Jussila ai Finnivox Studios.
Addentrandoci un po' di più nelle tredici composizioni dell'album, posso farvi una rapida panoramica, perchè come dicevo non servono molte parole: ormai sapete benissimo cosa aspettarvi. "On Rock" apre ottimamente l'album segnando subito le coordinate descritte, tra riff rocciosi, tanto groove e lo sguardo rivolto ai fratelli Young; più veloce e incazzata "Shake Before Using", che fa proseguire l'album dritto e veloce verso l'ottima "Get Off" dove il sottoscritto ci sente parecchio dell'Alice Cooper di "The Eyes Of Alice Cooper" o "Dirty Diamonds". Man mano che le canzoni si snodano si sentono gli echi di altri grandi nomi da Mr Kilmister e i suoi Motorhead, passando per il già citato Ted Nugent, fino a realtà più recenti tipo Nashville Pussy.
"Welcome Into My Sea" abbassa i toni con un delicato dialogo tra l'arpeggiare di una chitarra acustica e una pregevole linea solista di chitarra elettrica: sembra la più classica delle ballad, ma ben presto il pezzo esplode in un rock trascinante stravolgendo l'atmosfera iniziale. Ancora scintille incandescenti di hard rock fumante con "Spontaneous Combustion", "Look After Your Daughter" e "On The Road", tutti brani al di sotto dei tre minuti che colpiscono perfettamente nel segno. Qualche momento di stanchezza c'è in questa seconda parte dell'album, tra il lento non riuscitissimo "Heroes", "In Vino Veritas" e "Faster", che ripetono la formula già citata ma con un po' di energia in meno, complice anche la posizione in scaletta che le posiziona dopo la detonazione delle cartucce migliori. Nonostante questo, arriva "Fire Trails" a chiudere degnamente un lavoro assolutamente apprezzabile che, ripeto, senza avere troppe pretese soddisfa la sete di rock di chi continua a consumare i classici degli anni '70/'80. Rock on!
(Danny Boodman - Novembre 2010)

Voto: 7


Contatti:
Sito Rather Unwise: http://www.myspace.com/ratherunwise

Sito Copro Records: http://www.coprorecords.co.uk/

Sito Alkemist Fanatix: http://www.alkemist-fanatix.com/