PRIMAL AGE
The Gearwheels Of Time

Etichetta: Deadlight Entertainment
Anno: 2010
Durata: 41 min
Genere: deathcore


Dalla Normandia, ecco i Primal Age. Attivi dal 1997, i francesi hanno pubblicato il MCD "The Light To Purify" nel 1999, ma hanno esordito su album solo nel 2007, con 'A Hell Romance".
"The Gearwheels Of Time" è il secondo full-length targato Primal Dawn, loro prima uscita per la Deadlight Entertainment. E' stato registrato presso gli studi Freaky Doc sotto la supervisione di Thomas Tiberi. La formazione che ha inciso questo lavoro è quella classica a cinque elementi, con cantante, due chitarre, basso e batteria. I membri superstiti (questo gruppo ha sempre avuto una vita travagliata) rispondono ai nomi di Misty, Mehali, xDidierx e xDimX.
La copertina di questo lavoro ci mostra la suggestiva immagine di un viso femminile, che spunta in una composizione assurda che comprende anche alcuni ingranaggi.
In tredici tracce, i Primal Age esprimono il loro credo in ambito metalcore, o meglio deathcore. La loro è una musica violenta, che fa dell'impatto devastante il suo punto di forza. La qualità di registrazione, di ottimo livello, garantisce al suono dei francesi espressività ed un'aura decisamente minacciosa. Ed il gruppo ci marcia alla grande, grazie ai suoi riff squadrati e precisi, ad una ritmica pesantissima ed efficace sia durante le frequenti cavalcate metallica, sia nei momenti di groove. La voce del cantante, costantemente effettata e distorta (cosa che potrebbe infastidire molti puristi) traccia linee vocali urlate e ben scandite, e viene affiancato spesso da cori in shout, di chiarissima derivazione hardcore. Il risultato è una forma negativa e minacciosa di metalcore, lontanissimo dai clichè del genere, come le sezioni vocali "emozionanti" e l'utilizzo colorito e vario degli arrangiamenti. No, qui tutto è oscurità e cattiveria. La melodia è presente, ma svolge un ruolo semplice, timido, direi quasi defilato. Non c'è mai un'apertura melodica solare e nettamente staccata da una strofa violenta: la melodia è solo portata dalla musica, senza che ci siano mutazioni particolari dei timbri; la voce continua ad essere amelodica e strillata. Un modo di intendere la melodia più vicino al death metal melodico dei tempi che furono, piuttosto che al metalcore nel significato moderno del termine.
Il gruppo non si risparmia e propone tredici tracce suonate con passione e sudore. La musica dei Primal Age è suonata principalmente per trascinare, per smuovere le viscere dell'ascoltatore. L'impatto è, come ho scritto prima, il pregio principale dei francesi. La melodia, che nelle sue varie espressione trova anche la forma di pregevoli assoli, serve soltanto a variare la ricetta. Comunque sia, non credo si debba sottovalutare la tecnica dei Primal Age, sicurissima, anche se asservita ad un suono d'assieme possente e pesante.
Nei quarantun minuti di durata del CD, il gruppo ci propone dodici tracce sue più una cover dei Morning Again. Non si tratta di un lavoro epocale, ma è comunque un disco di ottimo livello, che sarà apprezzato dagli amanti del deathcore.
(EGr - Giugno 2010)

Voto: 7


Contatti:
Sito Primal Age: http://www.myspace.com/primalage

Sito Deadlight Entertainment: http://www.myspace.com/deadlightentertainment