PLEROMS GATE
Pass The Gate Of Pleroma
(MCD)
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 21 min
Genere: black / death metal con influenze avantgarde
Ogni tanto dalla Polonia sbuca qualche gruppo fuori dal comune, ormai
la cosa non dovrebbe più stupire. Stavolta sono i Pleroms Gate a
lasciare il segno con una prestazione sopra le righe.
Il MCD, autoprodotto, si presenta con una bella grafica, basata su
colori scuri, dal blu al nero. Il libretto, di quattro pagine, contiene
i testi e anche una foto della band.Sono comprese quattro canzoni più una bonus, un tributo a
Quorthon. Il genere è un ibrido tra death e black dai tratti sinfonici,
che non lesina alcune sperimentazioni.
Dopo una breve introduzione, "The Great Panspermia" esplode
furiosa. La sontuosità e la maestosità degli Emperor si mescola con
l'impatto del death metal e con la voce growl di Art, cantante,
chitarrista e tastierista dei Pleroms Gate. Il brano è veloce e
dirompente, ma a tratti si blocca per concedere momenti pomposi e più
ricercati.
Con "Ipsos" si cambia leggermente registro: l'inizio dal sapore
orientale è spazzato via da un blastbeat vorticoso, però nuovi accenni
alla musica araba emergono nel ritornello. Il risultato è assai
difficile da descrivere, specialmente perché non è possibile fare
paragoni con altri gruppi: il background è sempre il metal estremo,
però le orchestrazioni si basano su scale arabe. I due generi,
ovviamente, stridono enormemente, ma l'effetto è apprezzabile. La
canzone prosegue su binari techno-death e termina con due lunghi
assoli.
Altro cambio di prospettiva: "Skinwalker" si concentra quasi
esclusivamente su dissonanze, riff stoppati ed effetti al limite
dell'industrial. Dal mio punto di vista, è una traccia malata e
deviante, che ribadisce l'abilità e la personalità del gruppo.
Dopo una canzone così strana, i tre minuti che costituiscono "Dead
Shall Rise" non sembrano neppure partoriti dallo stesso gruppo. Si
tratta di un death metal ispirato ai Morbid Angel in primis, diretto e
privo di cambi spiazzanti, contrariamente a quanto fatto in tutti i
brani precedenti. Il motivo è semplice: si tratta di una cover dei
Terrorizer, che subito non avevo riconosciuto (ah, la vecchiaia... n.d.
BRN). Non male, ma un po' fuori luogo.
Si conclude con "Rise To The Glory", maestosa, evocativa, in stile
viking, sottolineata da voci pulite meste e melodie malinconiche ma pur
sempre ficcanti.
Che dire, "Pass The Gate Of Pleroma" è un MCD fuori dal comune sia
per via della qualità delle canzoni, sia per la loro eterogeneità,
frutto dell'intraprendenza e della versatilità dei musicisti coinvolti.
Una prova di abilità e carattere che merita un seguito al più presto.
Solo la registrazione non mi ha convinto pienamente: il rullante
ha un suono troppo aperto, poco adatto al genere, specialmente nei
momenti evocativi, mentre il basso è totalmente da rivedere, non ha
minimamente profondità e carattere. Ad ogni plettrata si sentono le
corde che "friggono".
Al di là di questi apetti, che possiamo definire marginali, visto
che si tratta di un'autoproduzione, vi consiglio di avvicinarvi al più
presto alla musica dei Pleroms Gate e a supportarli come meglio potete.
(BRN - Luglio 2009)
Voto: 8
Contatti:
Mail: pleromsgate@gmail.com
Sito internet: http://www.myspace.com/pleromsgate