OPEN FIRE
Sipario Di Nero Vestito

Etichetta: Lost Sound Records / Self / Gatti Promotion
Anno: 2010
Durata: 55 min
Genere: crossover/progressive


Gli Open Fire si sono formati ufficialmente nel 2005, anche se alcuni componenti del gruppo avevano cominciato a suonare assieme sin dal 2001.
Il loro primo lavoro, un MCD autoprodotto, ha visto la luce nel 2006. Questa prima prova ha ottenuto risultati tutto sommato lusinghieri, e la canzone "Mantide" ha goduto anche di un passaggio su Radio 1. Nel frattempo, il gruppo ha continuato a suonare dal vivo, consolidando la sua esperienza.
All'inizio del 2008, gli Open Fire hanno iniziato la collaborazione con Cristiano Santini (Disciplinatha), che ha contribuito alla realizzazione del loro primo full-length, questo "Sipario Di Nero Vestito". Il disco è stato registrato e missato nello studio Red Angela di Bologna, e masterizzato al Fonoprint Studio sotto la supervisione di Nicola Fantozzi.
La formazione che ha inciso il CD consiste vede Davide Torre alla voce, Andrea Marzocchi e Daniele Risi alle chitarre, Emanuele Vignoli al basso e Davide Morisi alla batteria. Cristiano Santini si è occupato della preproduzione e dell'elettronica. Martino Buttieri, come ospite, ha suonato il pianoforte e le chitarre aggiuntive. Sebastian Nannutza ha registrato invece le tracce di violino.
L'artwork di "Sipario Di Nero Vestito" è molto bello ed evocativo. La copertina ci mostra il palco di un teatro vuoto e desolato. Il libretto di dodici pagine contiene tutti i testi (rigorosamente in italiano), affiancato da immagini del medesimo palcoscenico della copertina, ma col sipario aperto. Come se si trattasse di uno schermo cinematografico, tante immagini curiose ed inquietanti riempiono lo spazio occupato in precedenza dal sipario chiuso.
La tracklist, che comprende quattordici tracce, è suddivisa in tre "atti", per un totale di 55 minuti di musica. Questa suddivisione in atti rende ancora più evidente la contraddizione di base di questo lavoro: "Sipario Di Nero Vestito" è un disco che ci parla di teatro. Teatro nel senso più fisico del termine: sipario, palcoscenico, proscenio, attori. Ma anche in un senso più interiore, con la sua estetica, le sue suggestioni, la sua inevitabile malinconia. L'artwork gioca un ruolo fondamentale in tutto questo. E la musica lo segue a braccetto, con la sua espressività, la sua capacità di cambiare aspetto e stato d'animo con l'abilità di un attore consumato. Ma, come ho scritto in precedenza, "Sipario Di Nero Vestito" non è un lavoro teatrale. E non è nemmeno un'opera lirica. "Sipario Di Nero Vestito" è un disco, costituito da tracce legate tra di loro da un suono eclettico ma al tempo stesso ben definito. E' un prodotto musicale, che appunto nella musica trova la sua ragione di esistere, e non nel teatro. E' un lavoro ambiguo, alienante, ma che proprio per queste sue caratterstiche riesce ad essere tanto affascinante. Per molti versi, "Sipario Di Nero Vestito" ricorda molto uno dei dischi più belli pubblicati da un gruppo italiano lo scorso anno: "Teatroelementale" degli In Tormentata Quiete. La similitudini, musicali e tematiche, sono parecchie. Più gotici questi ultimi, più spiccatamente crossover gli Open Fire, poco conta. Chiunque abbia apprezzato l'ultimo lavoro degli In Tormentata Quiete non potrà che apprezzare anche questo "Sipario Di Nero Vestito". Perchè gli Open Fire, nel corso di questo CD, riescono a convincere l'ascoltatore. Certo, non è un disco immediato. Ci sono sezioni molto vigorose, e le canzoni prese ad una ad una, e staccate dal contesto, riescono ad avere un appeal anche presso coloro che dalla musica si aspettino solo impatto e cattiveria. Però, "Sipario Di Nero Vestito" potrebbe suscitare l'interesse anche degli ascoltatori più intellettuali, sia per via dei testi molto intensi e complessi, sia per gli arrangiamenti mutevoli ed artisticamente convincenti dei nostri. Anzi, per qualcuno di questi, alla musica degli Open Fire potrebbe calzare la definizione di "crossover colto". Infatti, la base crossover (ma anche vagamente nu-metal, perchè no) degli Open Fire non può essere messa in discussione. Negli episodi più violenti, il quintetto riesce a far male, grazie al ruggito potentissimo del cantante, ai riff squadrati e lineari delle chitarre, alla pesantezza della sezione ritmica. Quando il gruppo vuol picchiare, ci riesce alla grande. Al tempo stesso però, gli emiliani riescono anche ad esprimersi con suoni meno esplosivi. Anzi, è proprio nelle sezioni più morbide che gli Open Fire risultano più originali. In questi episodi, peraltro molto frequenti, la loro musica abbandona sovente i limitati territori crossover, arrivando a toccare bellissime derive progressive. Un progressive di chiaro stampo italiano, ma non privo di influenze straniere. In molte occasioni, gli Open Fire mi hanno ricordato una bellissima realtà musicale tricolore di qualche anno fa, che non sò proprio che fine abbia fatto, gli irpini Guernica. Dunque, ecco un progressive emotivo, più che strettamente tecnico, più attento ai timbri ed alle emozioni suscitate che alla bravura esecutiva.
"Sipario Di Nero Vestito" è un lavoro talmente compatto che risulta difficile indicarne le tracce migliori. Mi limito a qualche titolo: "Cancelli Della Percezione", "Mantide" e "Il Peso Del Cielo". Tutte le canzoni sono però di gran valore, e possono essere apprezzate al meglio se ascoltate almeno una volta con il testo sottomano.
L'album d'esordio degli Open Fire è interessante sotto molti aspetti. E' un lavoro indipendente ed intelligente, nonchè un biglietto da visita di grande impatto. Non sempre il songwriting riesce ad avere la stessa intensità, ma credo che questo si possa perdonare ad un'opera prima.
Sono convinto che "Sipario Di Nero Vestito" sia solo il punto di partenza di una carriera che sarà lunga ed in crescendo. Sicuramente, si tratta di un disco da non sottovalutare.
(EGr - Settembre 2010)

Voto: 7.5


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