MYSTIC PROPHECY
Fireangel

Etichetta: Massacre Records
Anno: 2009
Durata: 46 min
Genere: power metal


Dopo i Wizard, ecco che la Massacre Records mi propone un altro album di una band che ritenevo assolutamente medriocre e che invece adesso mi sembra abbia fatto un bel passo avanti, sebbene, come potete immaginare, non sia ancora da annoverarsi tra i campioni del genere. Mi sto riferendo ovviamente ai Mystic Prophecy, band che avevo conosciuto all'epoca del loro quarto disco, "Savage Souls", e che mi aveva lasciato totalmente indifferente. Il motivo era molto semplice: il power metal della band tedesca, a metà strada tra la scuola germanica e quella statunitense era quanto di più scolastico si poteva sentire in quel periodo, una sorta di bignami del genere, fatto di continui rimandi ora agli Iced Earth, ora agli Accept e via dicendo. A questo, poi, si aggiungeva il difetto di un songwriting piuttosto piatto, che non aiutava a sorvolare sui limiti dello stile poco personale. Bene, devo dire che questo "Fireangel", non avrà cambiato la formula proposta, che rimane assolutamente derivativa, ma ha dato una bella spinta in avanti a livello di scrittura, che finalmente è ad un livello decente. Sarà anche merito dei cambi di formazione, visto che rispetto al precedente lavoro sono rimasti solo il cantante R.D. Liapakis e il chitarrista Markus Pohl.
Insomma, fatto sta che, al momento, i Mystic Prophecy sono una realtà magari non eccezionale del panorama power metal, ma sicuramente più che dignitosa. A dimostrarlo abbiamo una manciata di canzoni di buona fattura: l'apertura, affidata ad "Across The Gates Of Hell", mostra una band solida e aggressiva al punto giusto, con un buon gusto della melodia dettato da ritornelli melodici e immediati. In generale la prima metà dell'album è anche quella meglio riuscita a mio parere: un brano come "Demon's Crown" mostra il lato più groovy del gruppo, con ritmi da headbanging e riff granitici; "We Kill You Die" è il brano migliore del lotto, sparatissimo in doppia cassa nelle strofe e con un ritornello adattissimo alla dimensione live, pieno di quella spavalderia tanto becera quanto divertente (chi ha detto Manowar?). Arriviamo a "Father Save Me" e qui il sottoscritto ci sente un bel po' il Bruce Dickinson solista degli ultimi album, il che è sempre un bene; lo stesso anche in "To The Devil I Pray", che però sfodera un taglio più graffiante e roccioso più vicino alla tradizione americana. Anzi, la butto lì, questo pezzo ha perfino qualcosa dei Black Label Society, soprattutto nello stile delle chitarre che sembrano ispirarsi al caro vecchio Zakk Wylde.
Da questo punto in poi il ritmo sembra affievolirsi e tornano a farsi sentire i problemi già citati: riff già sentiti, poca personalità e un'aggressività che da sola non riesce a tenere in piedi la baracca. La title-track scorre senza lasciare molto, così come "Fight Back The Light"; "Death Under Control" è un treno power metal lanciato a mille in doppia cassa e perlomeno picchia a sufficienza per tornare a far salire l'attenzione, complice un ritornello riuscito; mentre "Gods Of War" cerca di ripetere questa formula ma stavolta il gioco riesce decisamente meno. L'unico pezzo davvero bello di questa seconda parte è "Revolution Evil", un mid-tempo che parte come la più classica delle power ballad e ben presto cresce in un bel pezzo roccioso e coinvolgente.
Insomma, come dicevo "Fireangel" non è sicuramente l'album che cambierà il mondo e nemmeno un capolavoro, ma per una band a cui avrei dato una sufficienza scarsa, stando a quanto ascoltato in passato, mi sembra decisamente un bel passo avanti.
(Danny Boodman - Luglio 2009)

Voto: 7


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Sito Mystic Prophecy: http://www.mysticprophecy.com/

Sito Massacre Records: http://www.massacre-records.com/