MUDSTONE
Mudstone
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2010
Durata: 42 min
Genere: metalcore
I Mudstone sono una nuova realtà lombarda formata da membri con un
diverso background alle spalle, dall'heavy metal più schietto e sincero,
al prog, al metal più moderno ed attuale di cui ora si fanno
portabandiera. Mi preme ricordare come il vocalist Andrea Strati sia
stato precedentemente mastermind della classic metal band Evilfire, un
promettente five pieces spentosi troppo in fretta nell'indifferenza del
mondo underground italiano; "The Growl", com'è stato rinominato dagli
attuali compagni di line up, è passato dalla sei corde a frontman dietro
al microfono, ricoprendo a dovere anche questo ruolo mai dichiarato
dallo stesso e di cui molti erano all'oscuro in precedenza.
Questa recente incarnazione, come già indirettamente introdotto, è
indirizzata ad una proposta metalcore, ma con influenze svariate che
molto sanno di quel periodo di transizione avvenuto principalmente nella
seconda metà della decade 90s; non sarà difficile trovare più echi e
rimandi a band come i seminali Fear Factory, pur non potendosi limitare
ad essi nella definizione del sound che la band si propone di
sviluppare, dato che gli stessi autori definiscono il proprio progetto
come "ambizioso", volendo inserire senza confini di sorta qualsiasi
influenza, anche fuori dall'ambito musicale di appartenenza.
Attualmente la formazione è variata rispetto a quella che ha partecipato
alle sessioni di registrazione, con l'ingresso in formazione di una
chitarrista solista, Riccardo Dotti, ma rimanendo nel contempo
sprovvista del supporto al basso, peraltro parecchio incisivo e dotato
di una tecnica sopraffina, di Davide De Robertis, autore di tutte le
linee che potete ascoltare in questa prima fatica del combo proveniente
dalle province di Milano e Como.
Sono 11 i brani contenuti in questo album, autocelebrativo e
semplicemente intitolato "Mudstone", per un consistente minutaggio
finale di 42 minuti; seppur i nostri vorrebbero, come da essi stessi
ammesso, spaziare il più possibile tra le principali coordinate che
hanno sancito la loro maturità musicale, per ora le canzoni si rivelano
inquadrate principalmente nel movimento del quale si fanno portavoce, e
un filo conduttore le lega fra loro indissolubilmente, una matrice che
si crea con il progredire degli ascolti. Ciò, a parere personale, non è
un male come definito da molti: che oggigiorno sia difficile essere
davvero originali volendo comunque provare a mantenere il gusto della
tradizione, è ormai convinzione radicata nella maggior parte di chi
segue assiduamente la scena, e trovare un proprio discorso personale è
un punto a favore della band, fattore ben riuscito e dimostrato coi
fatti dai Mudstone.
Veniamo alla musica: brani diretti e mai prolissi, questo sembra essere
il verbo principale coniugato dai nostri, e urge segnalare gli episodi
degni di nota. Dopo una breve intro a nome "Hypocrisy Break", "Wake Up"
prende piede, quasi un mid tempo tanto caro al thrash, subito
inframmezzato da un chorus di concezione più moderna, seguita da "Race
With Us", dove la violenza sonora si fa protagonista, senza contare un
intermezzo dal vago sapore orientale, suggellata da un solo di basso.
Difficile non trovarsi a canticchiare "Senseless Crime", piuttosto
immediata e capace di catturare attenzione, o la successiva "Top The
Bill", inquadrabile nel filone modern thrash, con rimandi ai maestri
Nevermore, ed ottimi controtempi che sanciscono la qualità tecnica dei
membri, in particolare il drummer Francesco Galimberti, per concludere
la carrellata con la rockeggiante partenza di "Desire And Will", che
spiazza nel suo incedere in passaggi che ricordano i Pantera più noti,
con un incredibile solo di basso che mostra ancora una volta la bravura
di Davide De Robertis.
E' la melodia a farla da padrone, e non troverete un solo brano che non
abbia un mood catchy sottolineato da un ottimo gioco di chitarra, e
supportato da una sezione ritmica devastante quando necessario,
complessa ed elaborata se la partitura lo richiede. Perché no, una vena
"epica", specialmente in alcuni bridge, chiede a gran voce il suo
spazio.
La voce di Andrea Strati si presenta aggressiva, non propriamente growl,
come vorrebbe il suo nickname, ma si dimostra decisamente più a suo
agio quando le partiture vocali si fanno pulite, con arrangiamenti ed
armonizzazioni che impreziosiscono i refrain principali, fornendo quella
marcia in più ai brani presentati.
I Mudstone sanno il fatto loro, e forti di un prodotto ottimamente
registrato potrebbero rivelarsi valida alternativa underground a molte
formazioni italiane attualmente attive, senza aver nulla da invidiare a
nessuno; la band è attualmente in cerca di un'etichetta, quindi fatevi
sotto signori, qui c'è del talento da promuovere! Consigliati agli
amanti delle sonorità citate, e a tutti coloro che non si soffermano su
generi precisi, ma sanno apprezzare musica suonata con passione e
bravura.
(PaulThrash - Agosto 2011)
Voto: 7.5
Contatti:
Sito Mudstone: http://www.mudstoneband.com
Myspace Mudstone: http://www.myspace.com/mudstoneband