MORTAL FORM
Taste The Blood

Etichetta: My Kingdom Music
Anno: 2008
Durata: 43 min
Genere: heavy / thrash / death metal


I Mortal Form provengono dall'Olanda e hanno alle spalle una carriera decennale. Nati dalla cover band Odd Funeral, che aveva visto la luce addirittura nel 1994, hanno registrato due MCD autoprodotti, "X Plore" nel 1999 e "The End Of Times" nel 2000, seguiti a breve dall'album "Evil Reborn" (2001). Gli anni seguenti li hanno visti attivi sul fronte live, ma bisogna attendere il 2008 per poter ascoltare qualcosa di nuovo, ovvero il secondo album, "Taste The Blood", pubblicato dalla My Kingdom Music.
Le dieci canzoni presenti propongono uno stile a metà tra thrash e death, con qualche riferimento all'heavy classico. L'impronta thrash rappresenta comunque la componente principale. Si tratta di un thrash abbastanza cadenzato, canonico, che assai raramente si abbandona alle accelerazioni. A ciò vanno aggiunti alcuni richiami al death, in particolare la voce, urlata, che non è né scream, né growl.
La tendenza ad abbracciare soluzioni melodiche è innegabile: questa componente è riscontrabile, in misura più o meno accentuata, in tutte le canzoni. Una dedizione per la melodia che si rifà in particolar modo a gruppi svedesi come In Flames e, in minor misura, Eucharist, Ceremonial Oath e altri ancora. L'origine della matrice thrash, invece, risulta più occulta, almeno per me, ma non per merito dei musicisti: piuttosto, perché ripercorre tanti luoghi comuni, senza richiamare una scuola stilistica precisa.
Detto questo, già si comprende che "Taste The Blood" non è un capolavoro. Il difetto principale di quest'album è la mancanza di tiro, una pecca madornale se si considera il genere proposto. I Mortal Form sarebbero anche discreti (diciamo accettabili, visto che non fanno nulla di complicato) nel suonare, ogni tanto mettono lì qualche strofa più carina delle altre, pur non dimostrando qualità invidiabili. Però, buona parte della loro produzione manca totalmente di vivacità. Tempi colpevolmente lenti (10 o 20 bpm in più probabilmente riuscirebbero a risanare qualche passaggio infelice), affiancati da tupa-tupa monotoni e pattern inquadrati, vuoti e banali sono il massimo che ci si può attendere dalla sezione ritmica. Le chitarre non aiutano a tamponare la situazione, proponendo idee vecchie di anni o addirittura decenni, ma soprattutto peccando di aggressività e di inventiva. Non solo le idee, ma anche tutte quelle banalità che potevamo concedere ai pionieri del genere sono riprese pari pari. Assoli scontatissimi come quello di "From Ape To Christ", per giunta, non si dovrebbero perdonare nemmeno ad un gruppo alle prime armi, figuriamoci ad uno che ha esordito ben dieci anni fa e ha suonato con Pentacle, Warhammer, Tankard! Aggiungiamoci la qualità decisamente scadente di certi riff (la title-track e "Besiege", giusto per citarne un paio a caso) e il gioco è fatto. Canzoni come "The Uprising", "Territorial", "Blasphemer", "King Of Gauls" rifilano un colpo basso dietro l'altro agli ascoltatori che si aspettano un po' di groove.
Niente a fare, "Taste The Blood" è un album incolore. Francamente, non c'è nulla che salverei, nessun motivo per spronare qualcuno ad acquistarlo. Mancano tiro, aggressività, personalità, inventiva, velocità e quello stato d'animo incazzato con cui interpretare questo genere.
(BRN - Maggio 2009)

Voto: 5.5


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Sito My Kingdom Music: http://www.mykingdommusic.net/