METALUCIFER
Heavy Metal Chainsaw

Etichetta: Iron Pegasus Records
Anno: 2001
Durata: 47 min
Genere: heavy metal


Uno degli aspetti che secondo me rende inarrivabile il metal degli anni ottanta è quella capacità, propria delle band nate in quel periodo, di creare ritornelli assassini, semplici ma dannatamente coinvolgenti, che ti si stampano in testa al primo ascolto e che poi ti ritrovi immancabilmente a berciare con gli amici quando sei sbronzo, dote che a mio parere è un po' andata persa (intendo i ritornelli, non l'essere sbronzo), soprattutto in questi ultimi anni, dove o hai a che fare con una crucca di segaioli freschi di conservatorio che ti smenano i loro virtuosismi-onanismi senza concludere una beneamata mazza, o ti becchi i classici nostalgici che cercano in tutti i modi di far rivivere le sonorità andate spesso parlando a vanvera. Per fortuna esistono gruppi come i Metalucifer che, pur essendo i classici nostalgici di cui sopra, a riesumare certe sonorità "antiche" ci riescono eccome; nonostante il progetto non sia proprio noto al grande pubblico, non sono certo gli ultimi arrivati, in quanto alcuni membri hanno militato o militano tuttora nei mitici Sabbat (non quelli inglesi!), malevola entità che infesta il Giappone addirittura dai primi anni ottanta; gli anni d'oro del metallo, quindi, i membri dei Metalucifer, se non gli hanno vissuti in diretta poco ci manca, ecco spiegato il perché questo disco sia così valido e così sinceramente retrò. In effetti di moderno in questo "Heavy Metal Chainsaw" forse c'è solo la produzione, comunque adeguata al genere e non certo plastificata come ai nostri giorni, tutto il resto è un omaggio sfrenato al metal più classico e datato, con una particolare devozione alla corrente che imperversò nell'Inghilterra dei primi eighties, ovviamente sto parlando della New Wave of British Heavy Metal, Iron Maiden in testa. Allertate il vostro ortopedico, perché la votazione all'headbanging più selvaggio di quest'album difficilmente vi risparmierà e ancora più difficilmente riuscirete a sottrarvene: canzoni come la title-track, "Flight Of Iron Pegasus" (bel titolo ruffiano, visto il nome della loro etichetta! - nd Hellvis) o "Warriors Ride On The Chariots", tanto per citare le prime che mi vengono in mente, grazie ai loro cori da stadio, a degli assoli straordinari e a ritornelli "anthemici" (finalmente!) rischiano di rappresentare un serio pericolo per il vostro collo, che non potrà fare a meno di roteare fino alle battute finali di "Lost Sanctuary", ultima traccia in scaletta. Particolarmente esilarante è la voce di Gezolucifer, che, con il suo fortissimo accento giapponese, aggiunge un tocco orientaleggiante che marchia a fuoco l'intera proposta: a tal proposito ascoltatevi il refrain di "Heavy Metal Revolution", sembra quasi un coro di samurai! Insomma, i Metalucifer, senza certo far gridare al miracolo, confezionano un disco che ha molto da offrire oltre a borchie, jeans, catene e pelle; io non sono certo un esperto di metal di stampo classico, ma se volete ascoltare qualcosa di assolutamente old-school, spensierato e senza nessuna pretesa se non quella di far roteare sfrenatamente le vostre teste lungo crinite, allora questo "Heavy Metal Chainsaw" è senz'ombra di dubbio quello che fa per voi.
(Ranstrom Gail - Ottobre 2009)

Voto: 7.5


Contatti:
Sito Metalucifer: http://www.holycaust.com/metalucifer.htm

Sito Iron Pegasus Records: http://www.iron-pegasus.com/