MANDRAGORA SCREAM
Volturna

Etichetta: Lunatic Asylum Records
Anno: 2009
Durata: 60 min
Genere: elettro dark/gothic metal


In passato avevo già avuto modo di parlare dei Mandragora Scream, band che avevo recensito ai tempi del loro precedente album, "Madhouse", e della successiva ristampa con l'aggiunta del DVD "Dragonfly". Personalmente, pur non essendo un fan sfegatato del gruppo, avevo apprezzato il loro terzo album e quindi aspettavo con piacere di vedere come si sarebbe evoluto il sound con il nuovo "Volturna". Effettivamente di cambiamente ce ne sono stati parecchi e già si poteva presagire qualcosa già dagli inediti di "Dragonfly": innanzitutto una nota sulla line-up, che adesso vede due nuovi ingressi: Furyo alla batteria e Max River al basso, oltre ovviamente a Morgan Lacroix alla voce e Terry Horn, chitarra, tastiere e programmazione.
Detto questo, passiamo invece alla musica che, se è vero che mantiene un piede saldamente ancorato nel mondo del dark/gothic vampiresco, è anche vero che mostra un numero altissimo di altre sfumature nel corso dell'album, composto da ben quindici composizioni (troppe!!). In generale, infatti, la componente elettronico/industrale è salita di parecchio e la sensazione generale che mi ha lasciato "Volturna" è quella di un album in cui la componente ritmica sia decisamente superiore a quella melodica. Una scelta che può essere condivisibile, ci mancherebbe, ma che a conti fatti impedisce all'album di decollare: l'impressione, infatti, è che la band abbia costruito uno scheletro solido e coinvolgente, ma che abbia un po' tralasciato il vestito delle canzoni, il colore, buttando qua e là le influenze più variegate.
Mi spiego meglio facendo una rapida carrellata delle varie composizioni: "Lui" è un po' la classica introduzione sinfonico/romantica, con tanto di voci oscure che sussurrano nel buio; "I'm Going Alone", invece, si appoggia con forza sulle ritmiche elettroniche e lascia che riff di chitarra facciano un po' da sottofondo. Una sorta di punto di incontro tra i vecchi Mandragora Scream e i The Kovenant. Anche "The Circus" non sembra molto a suo agio nella cura della melodia e anche qui si punta tutto sull'uso pregevole dell'elettronica.
Dopo una "Deceiver" francamente inutile, che costituisce un riepitivo evitabile arriva "Breaking Dawn", ovvero il singolo che presenta il lato più melodico e catchy del gruppo, tra atmosfere malinconiche e tastiere sinfoniche. Poi è la volta di "Blindness", che sceglie la via della leggerenza e della malinconia, tra chitarre acustiche, tastiere e la voce piangente di Morgan; mentre "Farewell" e "A Chance From Him" riprendono l'impeto dell'elettronica e delle chitarre. Si prosegue così fino alla conclusiva "Heartbound Eve", che chiude il cerchio aperto con "Lui", grazie ad una composizione evocativa e sussurrata.
Infine vale la pena di spendere due parole per le cover presenti, "Fade To Grey" dei Visage e "Bang Bang" di Sonny e Cher: la prima ben si sposa con le atmosfere del gruppo, dato che l'originale si muove tra suoni sintetici e atmosfere new wave e quindi non fa fatica ad essere riletto in chiave electro-dark; la seconda invece, che è uno dei classici più ripresi della storia (tant'è che poche settimane fa ne ho recensita una versione gothic fatta dai Domina Noctis) ma qui davvero non funziona: pianoforte e tastiere oscure ci stanno e l'idea di stravolgerla è buona, ma la performance vocale è troppo sforzata ed esageratamente interpretativa.
Che altro dire, quindi? Personalmente avevo apprezzato di più un lavoro come "Madhouse", forse più canonico ma maggiormente focalizzato. "Volturna", invece, mi sembra un album piacevole ma ancora incompiuto, un passo verso una ulteriore mutazione che però deve ancora trovare la sua vera strada.
(Danny Boodman - Febbraio 2010)

Voto: 6.5


Contatti:
Mail Mandragora Scream: info@mandragorascream.com
Sito Mandragora Scream: http://www.mandragorascream.com/

Sito Lunatic Asylum Records: http://www.lunaticasylumrecords.com/