LONNY BLASTER
Love/Hate

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 34 min
Genere: street/glam


La storia dei Lonny Blaster è iniziata nove anni fa, in Puglia. Un esordio carico di entusiasmo, contrassegnato dalla pubblicazione di un demo di quattro tracce e, successivamente, da una buona serie di concerti.
Nel 2002 il gruppo ha realizzato il suo secondo demo. L'anno seguente, i Lonny Blaster hanno vinto il concorso Fashion & Sound Project in quel di Taranto, confermando il loro valore almeno su scala regionale.
Ma non è tutto. Dopo aver sbaragliato la concorrenza anche nel primo Rock Festival di Fragagnago, nel 2004 il gruppo ha aperto il concerto di Gilby Clark, l'ex-Guns'n'Roses, a Taranto e, in seguito, quello dei Virgin Steele a Manduria.
"Finally Rock" è la pubblicazione che ha contrassegnato il 2005. Questo primo lavoro ha permesso al gruppo di farsi conoscere anche su scala nazionale.
Nel 2005, il gruppo ha partecipato al Glamattakk capitanato dai Tigertailz, selezionato tra 400 gruppi papabili.
L'ascesa dei Lonny Blaster ha subito però un pesante stop nel 2006, quando alcune incomprensioni hanno spinto i musicisti a sciogliere il progetto. Fortunatamente, dopo qualche mese, il gruppo si è riattivato, con una formazione rinnovata. E' in questa situazione che ha preso vita "Love/Hate", il successore di "Finaly Rock".
La copertina è molto semplice, ma ben fatta. L'immagine è quella del gruppo che si esibisce su un palco, ed è così schietta e diretta che non può che fare la sua bella figura. Il libretto, di quattro pagine, contiene solo alcune fotografie, la formazione, la lista delle canzoni ed i contatti.
"Love/Hate" ha una durata complessiva di 34 minuti, suddivisi in dieci tracce. La line-up che ha inciso questo lavoro vede John 7th alla voce, Fabian alla chitarra, Vittorio al basso e Rick alla batteria. Quest'ultimo attualmente non fa più parte della band: al suo posto è ritornato Simon.
"Bad Boys" è una canzone d'apertura cazzuta e sfacciata, aggressiva il giusto ed arricchita da un ritornello davvero catchy. Nonostante i limiti della registrazione, effettuata presso gli studi Black Rat, la musica dei nostri brilla di luce propria grazie all'innato talento melodico e ad un arrangiamento fedele alla tradizione del genere. Buono il suono d'assieme, e molto piacevole la voce di John 7th.
"Let Me Free" è un'altra canzone molto bella ed efficace. Questi pugliesi suonano un genere a metà tra lo street metal ed il glam più scanzonato, puntando tutto su una combinazione vincente di melodia, grandi riff ed ammiccamenti vari. Anche in questo caso, le linee vocali sono fantastiche. L'affiatamento tra i musicisti garantisce delle canzoni perfette da tutti i punti di vista, che non perdono colpi.
"Free", nonostante il titolo possa richiamare il brano precedente, è una traccia profondamente diversa. Meno spensierata, come melodia, a tratti può sembrare vagamente riflessiva, anche se questo viene contraddetto da alcuni riff ficcanti e dai vocalizzi vivaci. Non si avverte un'influenza predominante nella musica dei nostri, ma in più parti richiamano gruppi diversi. A quanto pare, il quartetto riunisce nel proprio sound quante più influenze possibili, provenienti dalle ricchissime scene street e glam, e hair, americane degli anni '80.
"All The Night" è un altro brano cattivo, scuro e severo nel suo incedere. Grande groove, anzichè velocità, nella strofa. Ma il dinamismo ritmico e la bellezza dei cori, dei ritornelli, dei riff massicci, non fanno che aprire l'orecchio dell'ascoltatore ad emozioni sempre nuove ed a sensazioni costantemente diverse. Davvero validi e talentuosi.
"You, Me And Her" è la ballatona piazzata al punto giusto. L'arpeggio acustico in apertura è tutto un programma, ed il tono delicato del cantante fa il resto. Poi i Lonny Blaster partono al gran completo con il loro suono denso e potente. Ecco quindi servita una power ballad che potrebbe non sfigurare nel repertorio degli Aerosmith, ma arricchita di diversi tocchi personali. Molto azzeccato l'assolo di chitarra che, timbro dello strumento a parte, fa venire a mente lo stile di Slash. Anzi, a dire il vero tutta la parte conclusiva di "You, Me And Her" è molto alla Guns. Peccato che il lavoro solista di chitarra cali qualitativamente verso la fine.
"Adhrenalina" è una cavalcata sanguigna, nella quale i musicisti svolgono il loro compito con diligenza, senza particolari exploit. La bellezza di questa traccia, comunque, sta proprio nella sua semplicità. In effetti, la musica è sudore, grinta e tiro: elementi importantissimi nel rock. Per questo che, a parer mio, è un po' fiacca la parte centrale più morbida: fa disperdere la tensione creata dal tema principale. Personalmente, l'avrei evitato. Sì, forse la canzone sarebbe sembrata troppo semplice e lineare ma... perchè non avrebbe dovuto essere così?!
"Pride To Mama" è un bell'episodio melodico, che non trascura di riproporre tutti i clichè di questi Lonny Blaster. Ascoltare la loro musica equivale a rivivere una stagione magica del rock, tanta è la cura con cui i nostri costruiscono le loro composizioni, seguendo i modelli originali. "Pride To Mama" gode anche di un certo appeal commerciale.
Molto più bella e vitale, la title-track inietta fuoco nelle nostre vene, grazie ad un ritornello diretto e caratterizzato da un bel lavoro di chitarra. La sezione ritmica, puntuale e decisa come al solito, riesce sempre a dare carattere al tutto. Molto potenti ed aggressivi, i Lonny Blaster continuano a dar prova delle loro interessantissime capacità. Non un particolare è fuori posto. Bravissimi!
"Drink With Me" è un brano ricco di groove, forte di un arrangiamento perfetto e di alcune scelte melodiche di tutto rispetto. Si tratta di una delle canzone più belle dell'intero lavoro, una prova di forza che mette tutti i tacere, e ricca di spunti per il futuro della band.
"Love/Hate" è un lavoro di grande rilievo, che conferma le capacità di questo talento pugliese. L'unico appunto che forse si può fare alla band, è quello di essere molto nostalgica: in effetti, la loro musica vibra sulle stesse corde di quella dei Guns'n'Roses, degli Skid Row, dei primi Cinderella ed anche, perchè no, dei Love/Hate. Ritengo però che sia proprio questa la musica che i Lonny Blaster vogliano suonare, ragion per cui credo che i ragazzi continueranno per questa strada. Andando avanti con gran classe, tra l'altro. Sono credibili in questo ruolo, davvero. Di conseguenza, sostenete questa band, cari lettori di Shapeless Zine!
(Hellvis - Settembre 2009)

Voto: 8


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Mail: lonny.blaster@libero.it
Sito internet: http://www.myspace.com/lonnyblaster