KNIFE
The Gloomy Side Of Things
Etichetta: Hot Steel Records / Extreme Agency
Anno: 2008
Durata: 43 min
Genere: nu-metal/metal
Knife è il nome di un valido gruppo veneto, nato alla fine del 1999.
L'esordio su album risale al 2000, quando la band ha pubblicato
l'autoprodotto "The Soul Of The Bull".
Negli anni successivi, lo stile della band si è evoluto, arricchendosi
di elementi elettronici. Queste novità hanno caratterizzato la musica
contenuta nel MCD "Vertebra", del 2003. Da quel momento, gli Knife
hanno calcato numerosi palchi e hanno partecipato a diversi
avvenimenti, ottenendo riscontri molto positivi. Inoltre, nelle fila
del gruppo si sono avvicendati diversi musicisti.
Nel 2007, il gruppo è entrato negli Hate Studios per registrare il
suo secondo full-length, ovvero l'oggetto di questa recensione: "The
Gloomy Side Of Things". La formazione che ha inciso il CD consiste in
Samu Venturini (chitarra e voce), Theo Milani (chitarra solista),
Soliman Biolo (basso), Marco Crivellari (batteria) e Andrea Garavello
(sintetizzatori, campionamenti).
Attualmente, gli Knife sono al lavoro in vista di un nuovo album.
La formazione ha subito ulteriori cambiamenti: Marco, Andrea e Samu
hanno abbandonato il progetto, ed al loro posto sono arrivati
(rispettivamente) Marco Violato, Tony Ardina ed Ale Zabeo. L'ultimo
acquisto in assoluto è il chitarrista ritmico Enrico Donà.
Facciamo però un passo indietro, e torniamo a "The Gloomy Side Of
Things". La copertina ci mostra una bizzarra costruzione, composta da
parti metalliche, lame di coltelli, corna, teschi ed ali piumate. La
forma ricorda più o meno quella dello scheletro di un torso umano. Il
libretto, di otto facciate, contiene i testi, le foto dei musicisti ed
alcune informazioni relative alla realizzazione del CD.
"The Gloomy Side Of Things" contiene dodici tracce, per un totale
di 43 minuti di musica. E di musica buona, tra l'altro! La proposta
musicale del sestetto è un perfetto amalgama tra il nu-metal ed il
metal propriamente detto, estremo o meno, realizzato con un piglio
sicuro ed una creatività invidiabile. E, nel corso del CD, gli Knife
mettono in evidenza una tecnica impeccabile, una grande professionalità
ed un ottimo talento nel songwriting. Qualsiasi canzone si ascolti, il
gruppo dà prova di sapere il fatto suo: e quindi attacca, accarezza,
sperimenta; il tutto con pochissime cadute di stile. Sì, questo disco
ha anche dei difetti, ma sono così pochi che passano in secondo piano.
Per dovere professionale, ne indico uno su tutti: la tendenza ad
assomigliare, ogni tanto, ad alcune band specifiche. Ma il tutto è
compensato da uno stile compositivo equilibrato e scorrevole, che
contrappone spesso strofe molto aggressive a ritornelli melodici di
facile presa. Non che questa formula sia particolarmente originale: la
bravura del gruppo sta nel imporre la propria personalità, o almeno nel
comporre una musica avvincente.
La sezione ritmica è molto talentuosa, con la batteria eclettica di
Marco a rubare spesso la scena. Le chitarre svolgono un ruolo
variegato: di volta in volta le ascoltiamo suonare riff squadrati e
semplici, di impostazione nu-metal, oppure dei rifferama arzigogolati e
complessi, più vicini al thrash o al death metal. Andrea completa
l'arrangiamento, donando al tutto espressività e creando atmosfere
cibernetiche e futuristiche. Una nota di merito, infine, per le parti
vocali composte ed interpretate da Samu: sono tutte intelligenti ed
avvincenti, anche se talvolta molto vicine all'estetica dei Korn.
E proprio i Korn sono uno dei gruppi di riferimento degli Knife, ed uno
dei termini di paragone più calzanti. Le similitudini sono molte, sia
in relazione alle melodie vocali, sia relativamente alle scelte
timbriche dei vari strumenti. Ma non è la sola influenza. Il nu-metal
dei veneti è fortemente appesantito da accorgimenti tipicamente metal.
Ascoltando il disco nella sua interezza, ci si rende conto che i gruppi
di riferimento della band sono tantissimi: oltre ai Korn quindi, gli
Slipknot, gli Amen (soprattutto in una canzone come "Who Is The
Leader?"), ma anche Sepultura, Fear Factory, Prong, qualcosa (ma in
minima parte) dei Pantera... Insomma, ci sarebbe da perdersi a citare
tutti i gruppi che possono venire in mente agli ascoltatori! Ciò
nonostante, come ho scritto prima, "The Gloomy Side Of Things" funziona
benissimo, ed è sicuramente un disco convincente.
Gli Knife, dal canto loro, dimostrano di essere un gruppo
estremamente capace, con ampi margini di miglioramento (la proposta può
essere maggiormente personalizzata). Attraverso gioiellini come
"Divine", "Infected Molestor", "Riempito Di Niente", "Wild Fear",
"Eternal" il gruppo ci ha regalato un disco godibile. Certo, visti i
cambi in formazione e considerato il tempo trascorso dalla sua
pubblicazione, probabilmente "The Gloomy Side Of Things" rappresenta il
passato della band. Però le qualità sono evidenti. Ragion per cui,
sosteniamo gli Knife ed attendiamo con curiosità il loro prossimo
lavoro.
(Hellvis - Maggio 2010)
Voto: 7.5
Contatti:
Sito Knife: http://www.myspace.com/knifeworld
Sito Hot Steel Records: http://www.hotsteelrecords.com/
Sito Extreme Agency: http://www.myspace.com/extremeagency