KALKI AVATARA
Mantra For The End Of Times (MCD)

Etichetta: Shaytan Productions
Anno: 2008
Durata: 21 min
Genere: avantgarde


In groppa al suo cavallo bianco, il decimo ed ultimo avatar di Visnu sta per porre fine a quest'epoca di corruzione e di decadenza costante. O almeno questo è quanto afferma un'antica tradizione induista. A partire dal VII secolo infatti, in alcuni scritti indiani si incomincia a parlare di questa figura, indicata con il termine "Kalki". Questa parola, il cui significato è incerto (anche se alcuni lo fanno risalire a kalka, vale a dire sporcizia, immondizia, ma anche malvagità), è l'attributo con il quale si indica una, passatemi il termine, "incarnazione" di Visnu, che concluderà il ciclo più basso della storia tradizionale (in senso guenoniano) dell'umanità: il così detto Kali Yuga (letteralmente, l'Era Nera).
Mi scuso con i lettori per questa piccola divagazione, ma ho pensato fosse giusto spiegare il significato del moniker di questo gruppo, vale a dire Kalki Avatara. Grazie a questa spiegazione, è anche più facile comprendere il senso del titolo del MCD: "Mantra For The End Of Times". Vi è infatti un'ideologia che giustifica l'esistenza del gruppo, al di là ovviamente del suo operato musicale: dato che il Kali Yuga, che stiamo vivendo, è un'era di corruzione e decadenza, è un'ipocrisia tentare di vivere in maniera virtuosa. Infatti, il declino può essere ritardato, ma la fine di questa era è comunque inevitabile. Ad essa seguirà una nuova Età dell'Oro, chiamiamola così. Ed allora, secondo questo progetto musicale, perchè resistere? Perchè protrarre più del necessario questa terribile agonia? In un'ottica eterna e divina, sarebbe più logico e giusto affrettare la fine del Kali Yuga, attraverso azioni "corrotte e viziose". Azioni non da commettere in prima persona, perchè un vero eletto dovrebbe essere superiore all'immondizia che lo circonda. Basterebbe lasciare che il mondo segua il suo processo di autodistruzione, senza combattere il male, ma lasciandolo agire indisturbato.
Questo dunque è il punto di vista di Kalki Avatara, progetto musicale di Hell-10-Kabbalus, ovvero Paolo Pieri, un artista attivo negli Shoreborn, nei Promaetheus Unbound, nei Malfeitor e, da poco, anche negli Aborym. Nonostante si tratti di gruppi di prestigio, vorrei che il lettore non pensasse subito ai Kalki Avatara come ad una costola strappata agli Aborym: Hell-10-Kabbalus è un'artista indipendente, con le sue idee personali, e Kalki Avatara è una delle tante facce della sua espressività artistica ed ideologica.
La copertina di "Mantra For The End Of Times" ci mostra il globo terrestre, del quale una metà è completamente priva di vita, con la superficie piena di crateri. Il libretto, di due pagine, contiene tutti i testi, arricchiti da citazioni di T.S. Eliot, di Novalis e del Vangelo di Giovanni. Vi è anche l'immagine di un serpente su una croce, o meglio un tau (più specificamentre, una crux commissa), un antico simbolo egiziano prima, poi ebraico-cristiano, e mutuato successivamente dagli alchimisti.
Hell-10-Kabbalus si è occupato, nella realizzazione di questo MCD, della voce, delle chitarre classiche ed elettriche, dei sintetizzatori e della programmazione. E' stato inoltre aiutato da due musicisti: Nighthorn al basso (attivo negli Hour Of Penance, nei Cain e nei Fearwell, tanto per fare qualche nome) e Francesco Struglia alla batteria (in passato negli Tyrannic Ethical Reconstruction, attualmente nei Promaetheus Unbound ma con esperienze in diversi gruppi - è noto anche come Aeshla o Eshla).
Il MCD è stato registrato nel settembre del 2007 agli studi Fear No.1, sotto la supervisione di Emiliano Natali. Una nota a margine specifica che, per la registrazione, non sono stati utilizzati trigger.
"Mantra For The End Of Times" parte con "Mankind Collapses". Le sinistre note di un pianoforte, sostenute da archi nervosi e dalle profonde note del basso, introducono una canzone drammatica e teatrale, dall'incedere severo ma vagamente malinconico. Quando il gruppo parte al gran completo, la poetica musicale di Kalki Avatara si mostra in tutto il suo splendore: le melodie affascinanti mutano in continuazione, spiazzando l'ascoltatore, che paradossalmente trova il suo punto di riferimento nel gutturale estremo e devastato di Hell-10-Kabbalus. La composizione si sviluppa attraverso un numero consistente di variazioni, che affiancano momenti aggressivi e potenti, a quadri musicali più rilassati, contraddistinti principalmente da cori evocativi. Il lavoro dei sintetizzatori è senza dubbio teatrale, come ho scritto in precedenza, poichè crea atmosfere differenti e spesso contrastanti fra di loro. Le frequenti note del sitar donano al tutto un aspetto esotico, portando alla nostra mente quell'India spirituale, forse un po' fantastica, che affascina più coloro che l'India la conoscono grazie ai libri, piuttosto che all'esperienza diretta. Una cosa comunque è certa, dopo l'ascolto di "Mankind Collapses": Kalki Avatara non propone una musica banale e scontata. E, da non sottovalutare, la qualità di registrazione è assolutamente professionale.
Passiamo a "Ruins Of Kali-Yuga". Le percussioni e le lunghe trombe dei monaci orientali, spianano la strada a questa canzone. La severità che già ha contraddistinto "Mankind Collapses", è riproposta in maniera ancora più convinta e tesa. Stilisticamente, Kalki Avatara prende spunti dall'avantgarde black metal, unito a spunti black sinfonici ed a qualche riff di derivazione death. Il tutto è condito da un'utilizzo intelligente e particolare dei sintetizzatori, in particolare quando le sonorità imitano gli archi ed i cori. Come al solito, lo sviluppo della canzone non è lineare, ed a metà strada ci propone una citazione di Modest Mussorgskij, tratta da "Quadri Di Un'Esposizione". Il brano al quale ci si riferisce, suonato dal piano, è "Bydlo". Parte poi una folle variazione a metà strada tra il jazz ed il prog, con un bellissimo lavoro al basso di Nighthorn. E poi riprende la suspence, tra archi in vibrato e mormorii, fino ad una ripresa del tema principale. La canzone termina repentinamente.
"Purification" è una traccia davvero molto melodica, ricca di potenziale evocativo. Chitarre e basso svolgono un ruolo principalmente d'accompagnamento, mentre sono i sintetizzatori a fare la parte del leone. Molto bella la contrapposizione tra le note cristalline del glockenspiel, ed il resto dell'arrangiamento, come sempre eccessivo e decadente ai massimi livelli. Le belle melodie di pianoforte, mi richiamano più volte alla mente gli ottimi Inchiuvatu, con qualche accenno al vecchio Morgul.
Di nuovo il sitar, introduce "Awaiting The Golden Age", ultimo brano in scaletta, che gode del contributo vocale di Malfeitor Fabban (Aborym). La traccia procede in maniera sacrale, ripetitiva, quasi ipnotica. Questo potrebbe essere veramente un mantra per la fine del mondo. Il tutto si conclude con un urlo rauco, che ferma bruscamente il tutto.
E poi il silenzio.
Ora, "Mantra For The End Of Times" è un lavoro vecchio, potremmo dire, visto che Kalki Avatara ha già pubblicato un nuovo MCD, "Para Logon", un due tracce autoprodotto (che contiene una cover degli Stones, tra l'altro). Ritengo però sia stato utile recensire e riproporre questo MCD d'esordio, oltre che per dovere verso la Shaytan Productions, per lo stesso valore artistico di questa uscita. "Mantra For The End Of Times" è un lavoro molto carino, davvero personale ed indipendente da tutti i punti di vista. Non è una musica per tutti, ma non è nemmeno un lavoro ostico. E' una bella prova da parte di un artista vivace e creativo, dotato di una sua personalità.
Se proprio volessi cercare il pelo nell'uovo, talvolta gli stacchi tra una sezione e l'altra tendono ad essere bruschi, ed a volte intuizioni geniali vengono frenate da parti meno felici. Nel complesso, comunque, "Mantra For The End Of Times" è un bel lavoro, consigliato a quanti ancora non lo conoscano.
Intanto, sono davvero curioso di ascoltare "Para Logon", il loro nuovo MCD. Vedrò di procurarmelo.
(Hellvis - Ottobre 2009)

Voto: 7.5


Contatti:
Mail Kalki Avatara: kalkiavatara@katamail
Sito Kalki Avatara: http://www.myspace.com/kalkiavatara

Sito Shaytan Productions: http://www.shaytanproductions.com/