JAPANISCHE KAMPFHÖRSPIELE
Bilder Fressen Strom

Etichetta: Unundeux / Cargo Records / Blacklist Promotion
Anno: 2009
Durata: 42 min
Genere: grindcore tecnico/death metal


Cari lettori, rieccomi a scrivere dei Japanische Kampfhörspiele (da ora in poi JaKa), che ormai possiamo considerare degli ospiti fissi della nostra webzine. Non voglio dilungarmi sulle notizie biografiche di questi ragazzi tedeschi, nè sulla loro sterminata discografia. Di questo ho già avuto modo di scriverne diffusamente nella mia recensione del MCD "Luxusvernichtung", che ovviamente potete ritrovare negli archivi di Shapeless Zine. Preferisco dunque andare subito al sodo, e presentarvi questo "Bilder Fressen Strom", il loro nuovo full-length, pubblicato dalla Unundeux.
La copertina ci mostra una massa di individui all'interno di un edificio, una fotografia scattata probabilmente in una stazione, mentre la gente sta precipitandosi a lavorare. Il libretto, di dodici pagine, contiene tutti i testi (in tedesco), varie foto di immagini violente (gente armata, animali macellati) e le informazioni relative alla registrazione. Leggendo queste ultime, scopriamo come il disco sia stato registrato nel solito studio CKB in Germania, e missato e masterizzato allo Smart'n'Hard, in Danimarca. La formazione che ha inciso il CD è la stessa che ha lavorato sul MCD precedente, vale a dire Markus "Bony" Hoff alla voce, Martin Freund all'altra voce, René Hauffe e Klaus Nicodem alle chitarre, Marco "Bajo" Bachmann al basso e Christof Kather alla batteria.
"Bilder Fressen Strom" è stato registrato a solo un anno di distanza dal MCD "Luxusvernichtung", ma è un lavoro completamente differente. Nel vecchio MCD, gli JaKa proponevano un grindcore minimale, istintivo, strettamente legato alla tradizione del genere, o meglio, alle sue origini. "Bilder Fressen Strom" è, all'opposto, un disco estremamente ragionato, complicato, tecnico ed argutamente strutturato. In questo nuovo lavoro, il sestetto ha inserito nel suo grind massicce quantità di death metal, e questo ha fatto sì che le composizioni si complicassero esponenzialmente. Stupisce quindi un po' quanto è scritto nel foglietto di presentazione del CD, vale a dire che questo lavoro "è un disco di punk tradizionale, senza impennate di originalità". Un'affermazione talmente assurda da sembrarmi ironica. Il punk c'è, come anche l'hardcore, ma solo ed esclusivamente nella misura nella quale è presente in qualsiasi disco grindcore. Le radici hardcore sono insite nel genere. A parte questo, di "old school" non vi è assolutamente nulla, e sfido chiunque ad etichettare questo disco come punk. "Bilder Fressen Strom" è un disco di grindcore moderno, studiato nei minimi dettagli, nevrotico, teso, spesso malato. I tanti tecnicismi, i cambi di ritmo, le armonie, le melodie sporadiche hanno però dei caratteri marcatamente metal, e principalmente death metal. Lo sò che in certi ambienti alternativi, la parola "metal" ha un significato spregiativo. Il grindcore è appena tollerato, da qualche giornalista, perchè nato in un ambiente punk/hardcore, del quale ne viene considerata la frangia più estrema e rumorosa. Quindi, le affermazioni della Blacklist Promotion potrebbero essere una sorta di escamotage, per accattivarsi le simpatie dei giornalisti più difficili. Ma in "Bilder Fressen Strom" la componente metal è assolutamente dominante. Se per caso gli JaKa avessero voluto realizzare un disco punk, ahimè, avrebbero mancato assolutamente il bersaglio.
Lasciando perdere comunque le divagazioni, resta il fatto che "Bilder Fressen Strom" sia un gran bel disco. Bello come "Luxusvernichtung", e forse anche di più. Con questo lavoro, gli JaKa hanno dimostrato di che pasta siano fatti. Ed hanno provato come la loro arte non sia ferma e cristallizzata, ma si evolva disco dopo disco.
Se "Luxusvernichtung" era un tributo alla tradizione del grind, "Bilder Fressen Strom" è un disco che contribuisce alla stabilità della scena grind attuale, con tutte le sue evoluzioni e le sue idee più gravide di promesse. "Bilder Fressen Strom" è un album al passo coi tempi, registrato bene e suonato meglio. Guarda al passato, fa tesoro dei suoi insegnamenti migliori e si proietta al futuro. Il tutto realizzato con una creatività ed una freschezza notevoli. Il songwriting dei nostri, da sempre vario ed intrigante, è espresso al meglio nelle ventisette tracce di questo CD. E se questo numero di tracce vi sembrasse elevato, credetemi, in realtà cela al suo interno composizioni dai minutaggi consistenti (relativamente al genere). L'opener, ad esempio, dura ben 5 minuti e 26 secondi. Non una classica durata grind, e difatti questa canzone è più tendente al death metal classico (se si eccettuano i vocalizzi urlati ed isterici, questi sì di matrice punk - ma anche thrash). Le restanti composizioni spaziano dalle poche decine di secondi ai due minuti e qualcosa. Più un brano è lungo, più è complesso e vicino al death, se non al thrash (eh sì, anche questa influenza è piuttosto consistente). Dunque, abbiamo citato "Die Schlachtung", ma anche "Die Kampagne" se la passa bene, in quanto a complessità. Anzi, con esso ci troviamo di fronte ad un brano più sperimentale, dato il buon numero di suoni e campionamenti (ad opera dell'ospite Elektrokill). In più, la precisione esecutiva è dimostrata dala complessità dell'arrangiamento. "Die Kampagne" si fa notare anche per l'utilizzo della melodia.
"Supermacht" è un'altra traccia di gran valore, potente e malata come non mai. Proprio una bella canzone.
Dunque, "Die Schlachtung", "Die Kampagne" e "Supermacht" è la tripletta iniziale, e da sola vale l'acquisto del CD. Sono tre canzoni davvero valide.
Il disco poi, in qualche modo, si rilassa. La scelta dei riff diventa meno maniacale, e gli JaKa sembrano aver voluto inserire nel CD la maggior quantità di materiale possibile. Per fortuna, gli epsiodi di classe non mancano. Si ascolti ad esempio la bellissima "Lebendgewicht", la lineare "Effizienz" (che ricorda qualcosa dei Crack Up), il groove di "Deutsche" (che vede all'opera l'ospite Willi Wucher, cantante del gruppo punk Pöbel&Gesocks), "Schmerzrakete", la (finalmente!) punk "Links" e "Sorgsam Durcheinandergebracht".
Per brevità e spirito grind, segnalo gli 8 secondi di "Der Arsch" e gli 11 secondi di "Auto".
In conclusione, questo "Bilder Fressen Strom" è, a parer mio, il disco più maturo e complesso degli JaKa. E dire che sono sempre contento di recensirli, perchè fino ad ora ho solo ascoltato musica egregia. Però con questo lavoro hanno dimostrato di non essere solo dei buoni rappresentanti della scena grind, ma di poter fare di più ed andare oltre. Forse alcuni fan considereranno questo disco come un piccolo tradimento, ma io l'ho trovato davvero eccezionale.
Spero che l'Italia si accorga presto di questi Japanische Kampfhörspiele.
(Hellvis - Aprile 2010)

Voto: 8


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