IRONSWORD
Return Of The Warrior
Etichetta: The Miskatonic Foundation
Anno: 2004
Durata: 46 min
Genere: epic metal
Allora, mettiamo subito le mani avanti. Non mi sento di essere uno
particolarmente esperto di epic metal, per cui se dico qualche sproposito
qualcuno abbia la cortesia di farmelo sapere... Sì, vabbè, io ascolto di
tutto, ed ogni tanto sono contento anch'io di estrarre il mio spadone
virtuale e cantare a pieni polmoni rivolto al cielo delle mitiche imprese di
Bogumil Dente-Di-Faggio. Ma tutto sommato non vado oltre al provocarmi
un'impugnatura sul polso ad ogni concerto dei Manowar...
Poi mi capitano questi IronSword (eh...) dal Portogallo, col loro secondo
album "Return Of The Warrior (eh...), che è praticamente un concept ispirato
ai racconti di Robert E. Howard (chi?). Dai, quello di Conan (ah!!...). E vi
dirò... Forse ce ne saranno altri tremila, di dischi uguali in circolazione,
ma io, ascoltandone pochi, questo l'ho trovato particolarmente piacevole!!
Innanzitutto è zozzo-grezzo-rozzo-barbaro, come piace a noi metallari poco
inclini al bagnetto, anche per quanto riguarda la scelta di suoni molto
old-fashioned, cosa che, di questi tempi di
'spendiamo-un-milione-per-l'effetto-che-fa-PING', non manco mai di
apprezzare.
Poi la voce è una di quelle clamorosamente fuori moda, che pure mi fanno
sempre spuntare una lacrimuccia di commozione. Tra l'altro vorrei ricordare
che io ero uno dei pochi che apprezzava Agent Steel e The Lord Weird Slough Feg,
tanto per dirne due che molti proprio non riescono a sopportare!...
Allora, gli IronSword sono un trio: Tann (chitarra e voce), Rick Thor
(basso, eh...) e Johnny Storm (batteria, eh...). Si autodefiniscono
"barbarian metal", e direi che l'etichetta gli calza a pennello, anche se la
verità è più semplice: epic metal. Veloce e dinamico, con poche lagne.
L'artwork è minimale a base di spade abbandonate nel sangue sulla neve...
Cheap ma suggestivo.
Si parte con l'inno "IronSword", preceduto da un'intro
a base di citazioni howardiane (of course), e la mia prima impressione è di
stare ascoltare i Motörhead di un universo parallelo dove al posto di sesso,
droga e rock'n'roll ci sono spade, guerrieri e dragoni... La voce è infatti
a metà strada tra Mark Shelton dei Manilla Road e Lemmy dei Ricchi e Poveri
e, mannaggiammé, mi appare subito un flash nel cervello: Lemmy con l'elmo da
vichingo che grida "Hail!!"... Non ci dormirò la notte.
Scherzi a parte, i Motörhead si sentono un po' per tutto il disco, e la loro
influenza setta subito il ritmo su tempi sostenuti al limite dello speed
metal, il che è piacevole: avrei retto meno l'impatto con un disco alla
Cirith Ungol... E invece, su queste basi veloci vengono poggiate delle
melodie epiche di warlordiana memoria, che faranno la gioia dei capelloni
più defendorosi in ascolto. "First Masters" ed in particolare "Dragons Of
The Sea" sono brani di un'epicità unica, e non oso immaginare il vigore che
potrebbero scatenare ai concerti, soprattutto tra qualche anno quando magari
il pubblico degli IronSword si sarà imparato i testi a memoria! Per chi
preferisce un appuntamento dall'ortopedico a dei cori da galea, è garantito
un furioso e consolatorio headbanging sulle note di "Death Or Glory"... Per
chi preferisce gli Slipknot o gli Angra, mi spiace ma non c'è niente che
faccia per voi.
Ebbene sì, sti IronSword mi sono piaciuti. Magari se adesso mi sentissi in
continuazione dischi del genere potrei star male di stomaco, ma a piccole
dosi sta roba fa più che bene!!
(MoonFish - Febbraio 2005)
Voto: 8
Contatti:
IronSword
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2780 Oeiras
PORTUGAL
Mail IronSword: tann@ironsword.net
Sito IronSword: http://www.ironsword.net/
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P.O. Box 599
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Mail The Miskatonic Foundation: metalculte@hotmail.com