IPERYT
Particular Hatred
(MCD)
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2005
Durata: 16 min
Genere: black/death/industrial
La copertina di questo promo ci mostra il primo piano della doppia
canna di un fucile. L'arma punta proprio in mezzo ai nostri occhi!
Dietro, si vede la figura sfocata di un uomo in passamontagna, che sta
prendendo la mira. In questa immagine c'è tutta la furia dei polacchi
Iperyt!
Questo gruppo è composto da People Hater (voce), HellHound
(chitarra), Black Messiah (chitarra), Abuser (basso) e The Shocker
(programmazione - chiamata dal gruppo "electronic war machinery").
"Particular Hatred" è il loro MCD d'esordio. Registrato nel
gennaio del 2005, questo lavoro non ha ancora visto la luce. Le uniche
copie in circolazione sono quelle distribuite alla stampa ed alle
webzine. Proprio grazie a questa mirata attività promozionale, gli
Iperyt sperano di trovare un'etichetta disposta a pubblicare questo
MCD.
Non penso che questa impresa risulterà troppo difficile. "Particular
Hatred" è infatti un MCD di tutto rispetto! "The Black Emperor",
introdotta da rumori di guerra, è un assalto a piene forze! La partenza
è a razzo: un riff di chitarra deciso e sanguinario è sorretto da una
base ritmica elettronica implacabile. La voce è un urlo rauco pieno di
astio! Se le prime battute sono in mid-tempo, quando la canzone entra
nel suo vivo il ritmo accelera di brutto. Gli effetti sonori si
amalgamano al meglio col suono degli strumenti tradizionali, creando un
muro sonoro compatto e violentissimo. Per certi versi mi ricordano i
norvegesi Amok. Lo stile degli Iperyt trasuda influenze vuoi death,
vuoi black, rese meccaniche dall'onnipresente elemento industrial
acido.
"A.V.M.D." è una canzone abbastanza diversa dalla precedente, con
un incedere da marcetta sghemba che presto si trasforma in un attacco
alla gola! Ecco che l'elemento black melodico si fa sentire, senza
smussare l'impatto devastante del suono dei polacchi. I campionamenti,
di voci e campane, contrappongono alla musica il dogma cattolico,
creando un accostamento davvero blasfemo. Molto tirata, ferisce
l'ascoltatore con i suoni taglienti ed eccessivi.
La title track, introdotta dal motto del gruppo "Join The Warfare!",
è un'altra mitragliata in pieno petto. Il campionamento di una donna
che strilla, contribuisce a rendere il tutto più ostile. La ritmica è
serrata, assolutamente inumana (visto che è suonata da un computer); la
distorsione delle chitarre è portata all'estremo dagli effetti sonori.
Traccia violentissima, è in possesso di un ritornello di facile presa.
La parola ripetuta più spesso è la banalissima "Die!", ma in questo
contesto sonoro è straordinariamente convincente!
"Experimentum Crucis" è un continuo avanti e indietro di carri
armati di distorsione e violenza. Gli Iperyt proseguono per il loro
cammino in maniera implacabile, distruggendo tutto ciò che trovano
davanti al loro cammino. Non per nulla, l'Iperite è un'arma di
distruzione di massa.
Bene, so già che molti critici cominceranno a paragonarli a gruppi
già esistenti (io stesso l'ho fatto), magari risalendo fino ai Mysticum
(un accostamento fuori luogo, se non come ispirazione originaria). E'
chiaro che gli Iperyt dovranno, e potranno, crescere. Ma, per essere un
lavoro d'esordio, "Particular Hatred" merita rispetto. La musica del
quintetto si sposa alla perfezione con l'immagine negativa e
guerrafondaia dei musicisti. Insomma, gli Iperyt funzionano da
qualunque punto li si guardi. E questo è già un sintomo di maturità
stilistica e di carattere. Per questo mi sento di assegnare a questo EP
un bel voto: perché gli Iperyt sono l'immagine della violenza.
(Hellvis - Luglio 2005)
Voto: 8
Contatti:
Mail: hellhound@iperyt.pl
Sito internet: http://www.iperyt.pl/