IN SILENTIO NOCTIS
Through Fragments Of Christianity
Etichetta: My Kingdom Music
Anno: 2010
Durata: 51 min
Genere: black metal sinfonico con voce femminile pulita
L'ottima etichetta My Kingdom Music ha scovato questo gruppo finlandese
chiamato In Silentio Noctis, e ne ha prodotto l'album d'esordio. La
band, attiva dal 2006, ha pubblicato soltanto un demo, intitolato
"Symphonies Of Death" (2007).
"Through Fragments Of Christianity" è corredato da una copertina
oscura, violenta ed inquietante: essa rappresenta una processione di
individui, i quali tengono sollevata sulle spalle una croce, al legno
della quale è inchiodato un uomo.
Il disco è stato registrato nel D-Studio, missato al Sonic Pump
Studio sotto la supervisione di Nino Laurenne, ed è infine stato
masterizzato presso i ben noti studi Finnvox. La formazione che ha
inciso il CD consiste nella cantante Armi Päivinen, nei chitarristi
Elias Vihma e Toni Taskinen e nel bassista Kim Suikkanen. Il ruolo di
batterista l'ha ricoperto l'ospite Rainer Tuomikanto.
Dato il tipo di copertina, il logo del gruppo e dopo aver dato
un'occhiata veloce ai titoli della tracklist, è facile intuire che il
gruppo suoni black metal. Ma attenzione, la peculiarità degli In
Silentio Noctis è che, al posto dei consueti vocalizzi strillati o
digrignati, vengono utilizzati dai dolci vocalizzi femminili,
semioperistici. Senza eccezione: nel disco non sono presenti voci
distorte. E questo penso sia il grande ostacolo, quasi impossibile da
superare, per tutti gli amanti del black metal più ortodosso. Anzi,
sono certo che alcuni critici faticheranno a bollare come black metal
il genere proposto dal gruppo. Invece, black metal è proprio la
definizione più adeguata. Da un punto di vista testuale, infatti, i
finlandesi attaccano il cristianesimo, contrapponendogli inni satanici,
orrorifici ed immagini di violenza. Musicalmente, poi, il gruppo suona
un black metal sinfonico legatissimo alla tradizione, vicino ai Dimmu
Borgir o agli Emperor meno complessi e non scevro da frequenti
incurisioni nell'avantagarde, alla Arcuturs per intenderci (si senta il
lavoro della tastiera, suonata da non so chi, onnipresente per tutta la
durata del disco). L'eccezione alla regola, l'ho già scritto, è appunto
lo stile vocale della bella Armi: pulito, evocativo, pomposo, talvolta
quasi etereo. Se la cosa può sembrare bizzarra, non lo è: quanti gruppi
di black sinfonico hanno fatto ricorso a sporadici vocalizzi femminili?
La curiosità sta appunto nell'insistenza con la quale gli In Silentio
Noctis sono ricorsi a questa soluzione.
Un punto a favore quindi per questa scelta, non originalissima, ma
che sicuramente contribuisce a rendere particolare lo stile dei
finlandesi. Perchè, se Armi non cantasse come canta, ma utilizzasse un
gutturale, gli In Silentio Noctis altro non sarebbero che copie (seppur
professionali ed impeccabili) dei soliti nomi storici del black
sinfonico. Per contro, se il gruppo insistesse su passaggi atmosferici,
gotici e delicati (cosa che peraltro non fa mai, tirando sempre al
massimo) il gruppo si uniformerebbe alle tante band simil-gotiche con
cantante donna. Perciò, il loro ibrido funziona, in qualche modo. E'
però anche un'arma a doppio taglio. Sono convinto che molti blackster
vomiteranno ingiurie sugli In Silentio Noctis, considerandoli
commerciali, ruffiani e così via. Ma questo non può essere imputato a
colpa del quartetto. La colpa qui risiede solo nella mentalità
ristretta di molti ascoltatori del black. Che comunque, faranno mancare
il loro sostegno al gruppo. In più, molti amanti delle voci femminili e
semioperistiche in ambito metal, potrebbero trovare troppo pesante e
tellurica la musica degli In Silentio Noctis, poichè il gruppo non si
concede molti attimi di tregua. Perciò, il quartetto potrebbe soffrire
di una certa impopolarità a causa della sua ambiguità stilistica.
C'è da dire però che una cantante donna, specie se carina, può
contribuire ad attirare fan. E questo potrebbe essere un vantaggio da
sfruttare, per far circolare il proprio nome. Anche se, dalla copertina
scelta dal gruppo, non pare proprio che gli In Silentio Noctis siano
intenzionati a sfruttare il suo potere d'immagine.
Tra tutte le canzoni, quella col maggior potenziale commerciale è
sicuramente "Divinity", dotata di un ritornello piuttosto ruffiano. Ma
anche "Liber Satanas", "Signum Crucis", "Cursed" e altre prove non sono
male. Insomma, il gruppo c'è e ci sa fare. Anche se non si può non
rivolgergli qualche appunto. Talvolta, ad esempio, le scelte
compositive di Elias e Toni risultano troppo derivative, e le partiture
della tastiera sono tanto evocative quanto risapute. Armi poi ha una
bella voce, ma le sue linee melodiche sono molto simili fra loro, tanto
che a volte è la monotonia a dominare incontrastata. Comunque sia, non
dimentichiamoci che si tratta di un disco d'esordio, ragion per cui
sarebbe stupido essere troppo severi. Il gruppo potrebbe crescere, e
spero che il riscontro del pubblico possa confortarli in tal senso.
Un buon gruppo: non eccezionale, ma comunque buono.
(EGr - Agosto 2010)
Voto: 7
Contatti:
Mail In Silentio Noctis: apaivinen@insilentionoctis.com
Sito In Silentio Noctis: http://www.insilentionoctis.com/
Sito My Kingdom Music: http://www.mykingdommusic.net/