INNER QUEST
Endless Illusion
Etichetta: New LM Records
Anno: 2009
Durata: 40 min
Genere: prog metal
Decidere di pubblicare un album strumentale è sempre una scelta al
tempo stesso coraggiosa e rischiosa: coraggiosa perché non è facile
sopperire all'elemento più facilmente assimilabile alla melodia,
indipendentemente dal genere, e rischiosa perché, proprio come
conseguenza di questo, la possibilità di scrivere un lavoro noioso e
prolisso è alta. Fortunatamente non è il caso degli Inner Quest che, da
questo punto di vista, superano brillantemente la prova, con un lavoro
compatto, ben suonato e variegato. La durata di quaranta minuti, poi, è
perfetta e quindi non si rischia la noia e la ripetitività.
Facciamo quindi le dovute presentazioni: gli Inner Quest nascono
inizialmente come cover band dei Dream Theater e questo si fa sentire
nelle composizioni, spesso fortemente influenzate da Petrucci e soci;
tutto comincia nel 2003 con Riccardo Barbiera (batteria) e Giuseppe Di
Sparti (chitarra) a cui si aggiungono nel 2006 Giuseppe ed Emanuele
Carrubba, rispettivamente alle tastiere e al basso. Dopo aver iniziato
a lavorare sui primi brani, i quattro si trovano bene così e decidono
di restare una formazione strumentale, arrivando al debutto per la New
LM Music con questo "Endless Illusion".
I sette brani contenuti nel CD, come dicevo, sono piuttosto vari e
mostrano le diverse sfaccettature della band, sebbene una certa
derivazione dai Dream Theater impedisca loro di avere una personalità
completamente formata: niente di grave, perché quella arriverà col
tempo. Si parte con "Apophis 2036", un pezzo dalle atmosfere
futuristiche che subito mette in chiaro quanto sentiremo lungo il CD:
le chitarre disegnano riff rocciosi e solidi su una ritmica dinamica e
altrettanto compatta; su questa struttura si appoggiano gli interventi
solisti di Giuseppe Di Sparti e le tastiere di Giuseppe Carrubba, che
si divide tra punteggi di piano, tappeti leggeri e, naturalmente, fughe
soliste.
"September Stars", invece, inizia con molta più leggerezza, con
chitarra e piano a guidare una melodia suadente, ben presto però
l'atmosfera cambia e la batteria inizia a picchiare come si deve,
mentre gli strumenti le vanno dietro in accelerazioni possenti. Il
brano comunque è molto variegato perché continua a portare avanti
questa doppia anima, lasciando spesso spazio al pianoforte o agli
arpeggi. Molto buono, così come anche "Last Planet", un altro brano
senz'altro positivo che prosegue quanto detto finora: da notare come
all'interno dei pezzi non ci sia un solo strumento che guida il tutto,
ma i quattro musicisti si ritagliano il loro spazio senza mai
sopraffare gli altri e restando sempre funzionali al brano nel suo
insieme.
Arriviamo quindi a "Strange Sensation" e qui, forse, gli Inner Quest
fanno il passo più lungo della gamba, nel senso che il brano, con i
suoi nove minuti pecca un po' di prolissità, l'unico caso all'interno
dell'album. Non che sia un brutto episodio, per carità, ma come dicevo
è facile cadere in questa trappola in un album di questo tipo.
È il turno di "Cossyra (The Daughter Of The Wind)" e qui abbiamo una
sorpresa: il pezzo è costruito interamente sulle tastiere che creano un
brano orchestrale dalle tinte bucoliche. Molto buona la costruzione e
l'esecuzione e, per fortuna, siamo ben lontani dalle pacchianate del
metal sinfonico, però devo dire che i brani orchestrali suonati con le
tastiere mi danno un po' sempre la sensazione di new age, soprattutto
per i suoni sintetici degli archi. Poi ci mancherebbe, nessuno pensa
che una band possa permettersi un'orchestra per suonare un brano così,
quindi va più che bene. Anche la breve "The Night" lavora
principalmente sulle tastiere e fa da preludio alla conclusione, più
energia e frizzante, di "Thunder In The Middle Of The Night", un ottimo
brano melodico e dinamico che mostra il meglio di questa band.
Che altro aggiungere? Il disco vale sicuramente l'acquisto e
sebbene ci sia ancora qualche aspetto da valorizzare, soprattutto a
livello di personalità, c'è molto di più in questi ragazzi di quanto
normalmente si sente nella scena nostrana. Una band da supportare e da
tenere d'occhio.
(Danny Boodman - Settembre 2009)
Voto: 7.5
Contatti:
Sito Inner Quest: http://www.innerquest.it/
Sito New LM Music: http://www.crotalo.com/