INFESTER
Clouding Of Consciousness
(7")
Etichetta: Moribound Records
Anno: 1992
Durata: 10 min
Genere: old school death/grind
Pochi gruppi nella storia del metal estremo sono stati in grado di
comporre e registrare musica oscura, posseduta, marcia e malata come
gli Infester. Il terzetto, proveniente da Seattle, era composto da
Jason Oliver alla chitarra e voce, Dario J. Derna alla batteria e Todd
Stevenson al basso. In precedenza, i tre avevano suonato assieme nei
Threnodist. Con questo moniker fu pubblicato "The Vomitous Demo" nel
1991, dopodiché il gruppo mutò il proprio nome in Infester.
L'anno seguente, i tre pubblicarono una nuova cassetta demo,
"Clouding Of Consciousness". Due canzoni di quel nastro vennero
inserite anche nel singolo d'esordio, intitolato allo stesso modo,
pubblicato dalla neonata Moribound Records in vinile rosso nel
settembre del 1992 (questa release fu appunto la prima da parte della
Moribound).
Il lato A contiene la title-track, un brano dinamico e catchy,
sorretto da classici riff di stampo death americano. Le ritmiche sono
tendenzialmente sostenute, ma non si raggiungono mai velocità
ragguardevoli. La doppia cassa è spesso in bella evidenza, ma è la voce
di Jason a giocare un ruolo centrale. Le sue corde vocali emettono
grugniti animaleschi e bestiali che rendono la musica davvero malata.
Il lato B ospita "Darkness Unveiled". L'introduzione, fatta di
urla provenienti dal sottosuolo e rumori dovuti alla distorsione degli
strumenti, è assolutamente sinistra e sepolcrale. Anche questa
composizione è veloce e diretta. Certi passaggi denotano una buona
maturità compositiva, confermata dalla qualità generale dei riff,
sempre ficcanti e incisivi.
Nel complesso, si tratta di un death metal vecchio stampo,
contraddistinto da numerosissimi stacchi di chitarra, basso e batteria.
Questo, se da un lato permette alle composizioni di variare, dall'altro
le rende un po' troppo frammentarie e spezzettate. A tratti si avverte
una certa mancanza di coesione, specialmente quando le pause sono
troppo ravvicinate.
Inoltre, non si erano ancora delineati i tratti caratteritici
dello stile degli Infester, quelli che hanno contraddistinto e reso
inimitabile l'album "To The Depths, In Degradation".
(BRN - Giugno 2009)
Voto: 7