IL PASTO NUDO
Il Pasto Nudo
Etichetta: New LM Records / Haze
Anno: 2006
Durata: 30 min
Genere: heavy rock con influenze stoner e grunge
E' sempre una scelta coraggiosa quella di suonare rock duro in lingua
italiana: da una parte il nostro paese ha una tradizione più legata al
cantautorato di musica leggera (che, peraltro, ha dato vita ad artisti
di livello assoluto come il mai troppo compianto Fabrizio De Andrè,
Battiato, Branduardi, De Gregori e via dicendo); dall'altra, parlando
di rock, i nomi che girano sono sempre gli stessi, finendo, gira e
rigira, sui soliti Vasco e Ligabue e Litfiba.
Il Pasto Nudo, band pugliese che prende il nome da un'opera di
William Burroughs, non si lascia scoraggiare e dà vita ad un primo
full-length roccioso, caldo e retrò, che potrebbe interessare gli
amanti del rock più grezzo. Già dalla line-up si capisce che il gruppo
non vuole perdersi in chiacchiere: formazione classica, voce (Pierluigi
Nardelli), chiarra (Tarcisio Longobardi), batteria (Francesco
Longobardi) e basso (Antonio Locafaro), per un rock senza fronzoli,
suonato con passione e sudore.
Le influenze della band sono diverse e il risultato finale è
piuttosto personale: la base è un heavy rock grintoso ma comunque
melodico, su cui si innestano varie sfumature, dal punk più grezzo, al
grunge nelle sue diverse accezioni, passando per lo stoner e per l'hard
rock. Immaginate una specie di ibrido tra i Negrita più incazzati,
Nirvana, Pearl Jam, Clash, Kyuss e Black Sabbath.
I brani sono tutti piuttosto tirati, con Francesco Longobardi a pestare
come un forsennato su una batteria sporca e casinista; il basso pulsa e
batte i ritmi con il giusto groove; le chitarre disegnano trame grasse
e bollenti e la voce sguaiata di Pierluigi Nardelli svetta su tutti
declamando testi di denuncia e di insofferenza. Il suono è
assolutamente funzionale al prodotto, con una produzione minimale ma
dosata in modo da far suonare bene tutti gli strumenti, soprattutto la
batteria che, come dicevo, si distingue con il suo suono acustico e
vitale, ben lontana dalle fastidiose batterie di plastica che affollano
gran parte del mercato.
La qualità del songwriting è sicuramente buona: svettano senza
dubbio brani come l'iniziale "Passato Di Moda", una bella bordata punk
che dal vivo promette scintille; l'ottima "Cancro (Specchio)", possiamo
ascoltare un pregevole lavoro di basso che mi ha ricordato una specie
di versione stoner di "No More Tears" di Ozzy; e anche "Legami Di
Sangue", un bel pezzo ritmato e moderno che fa da supporto ad un testo
particolarmente incisivo. Il resto dei brani mantiene più o meno le
strutture descritte, partendo da episodi più tranquilli ("L'Ultimo
Respiro"), fino alla bordata finale della title-track.
L'unico appunto che mi viene da fare alla band è che, a mio
parere, si potrebbe tentare di smussare alcuni angoli, magari curando
di più gli arrangiamenti, aggiungendo qualche finezza qua e là, qualche
momento più arioso: "Il Pasto Nudo" è un lavoro assolutamente energico
ma, forse, un po' troppo 'urlato'. Certo, qui si va sul gusto
personale, quindi i lettori tengano in considerazione soprattutto
l'aspetto descrittivo della recensione, per poi valutare a seconda dei
propri gusti, ma, ripeto, secondo me qualche rifinitura qua e là
avrebbe giovato. Detto questo, comunque, sono ben felice di premiare
questa band nostrana con un buon voto, nella speranza che la loro
musica possa ricevere il giusto spazio nel panorama di casa nostra.
(Danny Boodman - Aprile 2006)
Voto: 7.5
Contatti:
Mail Il Pasto Nudo: mondonexus@yahoo.it
Sito Il Pasto Nudo: http://www.ilpastonudo.3go.it/
Sito New LM Records: http://www.crotalo.com/
Sito Haze: http://www.haze.it/