HYRA
Seek For Salvation

Etichetta: Sweet Poison Records / Self
Anno: 2009
Durata: 55 min
Genere: death metal moderno/deathcore/nu-metal


Gli Hyra, da Padova, si sono formati con uno scopo davvero ambizioso: proporre un genere nuovo. Non certo una cosa da poco. Comunque sia, il gruppo ha voluto fare tutto e subito, o quasi. Giusto qualche avvicendamento nella formazione, qualche concerto tanto per rodarsi, ed in breve tempo gli Hyra si sono ritrovati con dodici canzoni fatte e finite. I musicisti si sono recati quindi nello studio dell'amico Simone Cerchiaro per registrare il loro album d'esordio, questo "Seek For Salvation". Nel frattempo, a dimostrazione del loro dinamismo, gli Hyra sono riusciti a firmare un accordo con la Sweet Poison Records.
Come avrete potuto notare, gli Hyra hanno voluto far tutto e subito. Senza inutili perdite di tempo. "Seek For Salvation" è arricchito da una bella copertina dai colori scuri ma caldi: in essa è riprodotto un volto femminile, dalle labbra socchiuse e macchiato di sangue. Il libretto, di otto facciate, contiene le foto dei musicisti (in bianco e nero), i ringraziamenti, alcune note relative alla registrazione ed i contatti.
La formazione che ha inciso "Seek For Salvation" vede Dario Menegatti e Fernando Bonato ai microfoni, Patrik Vidale alla chitarra ritmica, Tommaso Callegari alla chitarra solista, Massimiliano Balzano al basso, Christopher Sutler alle percussioni e Luca Leardini alla batteria.
"Seek For Salvation" contiene i dodici brani citati in precedenza, per un totale di poco più di 55 minuti di musica violenta ed aggressiva. In effetti, anche grazie alla potente qualità di registrazione, la proposta musicale degli Hyra colpisce duro, lasciando ben pochi superstiti. Il gruppo è sanguinario, e lo si capisce dal modo con il quale aggredisce l'ascoltatore. La musica è tremendamente sguaiata e sfacciata: i riff sono taglienti e pesanti come macigni, la ritmica è furiosa ed i vocalizzi sono estremi ed odiosi. Le stesse canzoni, con titoli quali "I Hate", "No Mercy", "Seed Of Brutality", mettono in mostra un immaginario aggressivo ed antisociale.
Insomma, gli Hyra sono una macchina da guerra perfettamente funzionante. La ricetta è l'ottima intesa tra i musicisti, che ha dato vita ad arrangiamenti molto interessanti, ed una certa naturalezza nel songwriting, che ha esorcizzato eventuali goffaggini compositive.
Più che la velocità, gli Hyra preferiscono il groove. I riff di chitarra sono sempre molto semplici e squadrati, ed in questo mettono in mostra tutta la loro modernità. Loro si definiscono "death metal sperimentale", ma in effetti la musica dei veneti ha tanti punti di contatto col nu-metal più estremo. O anche con certo deathcore. La tipologia dei riff dice tutto. La musica dei nostri, alla fin fine, paga un tributo piuttosto evidente agli Slipknot, ai Sepultura del periodo "Roots", ai Lamb Of God, qualcosa dei The Amenta e così via. Merito anche delle percussioni, onnipresenti ed in grado di rendere il ritmo ancora più devastante e coinvolgente. A conti fatti, sono i vocalizzi dei due cantanti a rendere la musica maggiormente estrema, perchè sono davvero brutali e torturanti. Ecco che quindi la contrapposizione tra riff belli nitidi e squadrati, ed una ritmica così selvaggia dà vita ad un risultato interessante, che come ho scritto prima si distingue per la sua naturalezza. Ogni tanto il gruppo ci mette del suo, provando a penetrare più a fondo nell'universo del death metal tout-court. A grandi linee, però, lo stile degli Hyra risulta piuttosto definito. Il traguardo di proporre un genere nuovo, quindi, appare piuttosto lontano.
Le canzoni presenti nel CD sono tutte ben definite, dotate di un carattere tutto loro, e accomunate da un grande dinamismo ritmico. Tra le canzoni più efficaci, cito la malsana "Repression/Regression", "No Mercy", la moderna "Life In Pain", la brutale "Last Breath", ma ancora "Let The Dead Bury The Dead", "Lord Belial" o "Can't Believe".
I nostri dimostrano una buonissima capacità anche nel creare sezioni atmosferiche, che vengono regolarmente accostate ad esplosioni sonore capaci di lasciare il segno. Per questo motivo, "Seek For Salvation" non può essere considerato un brutto album. Anzi, tenendo in considerazione che si tratta dell'esordio assoluto degli Hyra, i risultati sono stupefacenti. Questo album d'esordio ha la sua ragione di essere. Nulla da vedere con quei demo spacciati per album, pubblicati dai tanti gruppetti che hanno troppa voglia di esordire. Gli Hyra hanno bruciato le tappe, ma l'hanno fatto con un certo criterio.
"Seek For Salvation" è una buona uscita. Sicuramente, il gruppo dovrà rendere ancora più personale la propria musica, perchè attualmente sono ancora troppi i passaggi o gli elementi derivativi. Però la base di partenza è solida: basterà un po' di criterio ed intelligenza per perfezionare il tutto.
Cari lettori di Shapeless, sostenete questa realtà italiana nuova ed interessante.
(Hellvis - Agosto 2009)

Voto: 7


Contatti:
Sito Hyra: http://www.myspace.com/hyra8

Sito Sweet Poison Records: http://www.myspace.com/sweetpoisonrecords

Sito Self: http://www.self.it/