HYADES
The Roots Of Thrash
Etichetta: Mausoleum
Anno: 2009
Durata: 43 min
Genere: thrash metal
Sembrerà strano, ma non sono molte le formazioni italiane che in un
breve arco di tempo sono riuscite a sfornare più di due lavori
riconosciuti nel circuito underground e apprezzati da un largo numero
di supporter; gli Hyades, fra i paladini del thrash metal italico,
fieri portabandiera nel mondo del nostro modo di intendere la Bay Area
più intransigente, sono al terzo sigillo della propria discografia,
edito anche in questa occasione dalla Mausoleum Records, e stando a
quanto dichiarato dalla band all'inizio della collaborazione, l'ultimo
album previsto dal contratto che li lega all'etichetta.
Dall'Ep "No Bullshit... Just Metal", ne è corsa di acqua sotto i
ponti, e dal power thrash di inizio carriera, i nostri si erano già
spostati verso l'attuale proposta con il primo full length ufficiale,
"Abuse Your Illusions", seguito dal secondo "And The Worst Is Yet To
Come" a ribadire le distanze; "The Roots Of Trash" non si sbilancia, e
prosegue il discorso intrapreso, andando a consolidare ulteriormente
quel songwriting che per sostenitori ed addetti ai lavori dello stivale
è facilmente riconducibile alla band bustocca, sintomo di maturità
compositiva oltre che di comprovata qualità.
Anche in questa occasione la cura e l'attenzione a livello di
presentazione è stata più che elevata, con l'esecuzione dell'artwork
nuovamente affidata al noto Ed Repka, per non parlare del missaggio e
del master dell'album, affidato alle mani, e soprattutto all'orecchio
esperto di un veterano come Andy Classen, che molti ricorderanno come
membro degli Holy Moses.
Nessun cambiamento radicale nel combo, se non l'avvicendamento nel
ruolo di bassista di Jerico Biagiotti (già compagno del drummer
Rawdeath nei Subliminal Crusher e negli S.R.L.), a sostituzione di
Roberto Orlandi, per completare nuovamente il quintetto, fondato sui
tre membri fondatori Lorenzo Testa, Marco Negonda e Marco Colombo.
11 brani, per un minutaggio totale di 43 minuti, fra cui troviamo
anche la particolare cover di un brano degli Offspring di "Smash",
quella "Come Out And Play" che spicca fra i brani più noti del
quartetto punk rock. L'anima "anthraxiana" del combo non sembra voler
scomparire, e fra un mid tempo e l'altro, fra una sfuriata ed il più
tradizionale stacco mosh, arrivando ad inserire partiture talmente
rallentate da collocarsi al limite del doom, gli Hyades ricostruiscono
una "rievocazione storica" di ottima fattura, non limitandosi però a
ripetere la lezione offerta dal passato, ma mettendo quello zampino
utile a ricreare un proprio trademark, che dopo tre album comincia a
prendere forma e consistenza. Brani come "Anti Fashion Megamosh Force",
"The Great Deceit", "Still In The Trash", "Alive But Dead",
musicalmente bellicose, non faticheranno ancora una volta ad
intrappolarvi nel loro vortice; ciò non toglie che difficilmente
riuscirete a trovare elementi innovativi in esse.
Un cd che si lascia ascoltare più che volentieri, e come già detto in
precedenza, saggiamente bilanciato fra quelle sferzate proprie del
thrash più diretto e le incursioni nell'area mosh, dove i nostri
mostrano evidentemente di trovarsi a proprio agio, cogliendo il giusto
mood e offrendo prove di coerenza stilistica, pur non andando a
ripercorrere pedissequamente le orme dei propri punti di riferimento.
Una proposta "in your face", che seppur con la primaria intenzione
della più possibile semplice ricezione da parte del pubblico, nasconde
nei meandri del suo corso molte partiture studiate fin nei minimi
dettagli e non immediate.
L'Italia, purtroppo, non fa parlare un granché di sé a livello
metal, e considerata l'attuale situazione mondiale e la riscoperta
sempre più pressante del thrash old style, con la fuoriuscita di
miriadi di formazioni più o meno interessanti ed originali, non lascia
molto spazio alle nostre realtà: il fatto che gli Hyades, a distanza di
qualche anno, riescano ancora a far parlare del proprio operato in una
paese come il nostro, dove la gente "dimentica" in fretta, non può che
essere uno sprone per le molte formazioni davvero in gamba della
penisola, e per questo non si può che ringraziare ancora una volta il
quintetto, offrendo il massimo supporto. Thrash on!
(PaulThrash - Ottobre 2010)
Voto: 7.5
Contatti:
Mail Hyades: info@hyadesmetal.com
Sito Hyades: http://www.hyadesmetal.com/
Sito Mausoleum Records: http://www.mausoleum-records.com/