HOUSEMASTER
A World Below
(MCD)
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2010
Durata: 24 min
Genere: thrash metal
Ritorno di fuoco per gli Housemaster, che dopo l'EP "J.B." del 2008,
non smettono di sorprendere positivamente il sottoscritto anche con
questo nuovo "A World Below", un EP che condensa tutta la passione per
il thrash Bay Area del quintetto veneto, oltre ovviamente a mostrare un
passo avanti a livello di songwriting. Non manca personalità ai nostri,
che sanno fondere una sapiente cura per la melodia ad una più becera
ricerca del brano diretto ed "in your face", come la storia del genere
ci ha insegnato e continua tutt'oggi a fare. Non è marcata la
componente teutonica, che soccombe a favore di una passione smodata per
quelle realtà d'oltreoceano che hanno reso possibile la maturazione di
un filone nato senza presunzioni e cresciuto anno dopo anno, per finire
prima dimenticato, o quantomeno sepolto in una dimensione più
ristretta, poi riscoperto, ed attualmente oggetto di un costante
interesse da parte del popolo metal intero.
Sono ancora 6 i brani che compongono "A World Below", per un
minutaggio finale di 24 minuti; la qualità finale del prodotto migliora
rispetto al passato, dopo che la band ha deciso di affidarsi ai
valdostani Dissonant Studio per il mix ed il master delle nuove
composizioni. Le coordinate musicali sono le stesse, e non risulterà
difficile citare nomi storici quali Exodus, Forbidden, Testament o i
classici ed onnipresenti Metallica fra le influenze principali del
combo, che non è di certo alla ricerca di originalità, ma solo della
possibilità di dimostrare d'essere in grado di fare propri gli
insegnamenti dei numi tutelari precedentemente citati, mischiando il
tutto in un arrembante maelstrom sonoro.
I brani si susseguono veloci, senza cali di tensione e senza
annoiare, con la band impegnata a dare il massimo di sé a partire dalla
titletrack, passando per "Self-Induced Paranoia", "Fields Of Fear",
"Fed On The Sorrow", "When You Bleed" e la conclusiva "Fraenum
Breaker"; parere personale, non serve una cernita track by track della
proposta, che finirebbe per deviare il pensiero e non renderebbe merito
alla sua uniformità. Attenzione: quest'ultimo aggettivo non dev'essere
interpretato con accezione negativa, bensì deve sottolineare come si
sia al cospetto di un lavoro che non si perde in corso d'opera, ma
giunge diretto alla meta senza smarrirsi in troppe chiacchiere, o
meglio, senza perdere il filo del discorso.
Una voce che finalmente si distacca dalle brutte copie di growl o
scream con le quali abbiamo a che fare oggigiorno, con il singer
Pierluigi Cavazzano che risulta al contempo violento quando serve, e
melodico quando il brano richiede che lo sia; non è così scontato o
semplice come potrebbe sembrare, e personalmente lo ritengo uno sforzo
da premiare.
A tutti i lati positivi elencati, si affianca un unico lato
negativo, o quantomeno non del tutto convincente: mi riferisco alle
partiture soliste, che pur dimostrando un tentativo di soluzioni
ricercate e mai troppo scolastiche, lasciano dell'amaro in bocca per
l'esecuzione, ancora troppo imprecisa e il più delle volte poco fluida.
Ma è un piccolo neo che con l'esercizio ed una continua applicazione
potrà trovare certamente una nuova e migliore portata, smentendo il
sottoscritto.
Che sia la volta buona per la band? L'augurio è proprio questo,
considerate le grandi potenzialità dei nostri; purtroppo continuiamo a
sentire band troppo spesso sopravvalutate sulla bocca di tutti, a
discapito di chi come gli Housemaster cerca ogni giorno a suon di morsi
di ritagliarsi la propria fetta, non tanto di popolarità, quanto di
interesse da parte di qualche supporter in più, senza pretendere di
diventare la "new sensation" del momento, ma cercando di imbastire un
discorso esente da qualsiasi pretesa... supporto ai ragazzi, se lo
meritano davvero!
(PaulThrash - Giugno 2010)
Voto: 8
Contatti:
Sito internet: http://www.myspace.com/housemasterband