H.O.S.
The Beginning

Etichetta: Punishment 18 Records
Anno: 2011
Durata: 35 min
Genere: thrash


Primo full length per gli H.O.S., acronimo dalla ben nota song dei Metallica "Harvester Of Sorrow", giovane quartetto veneto che arriva al debutto sulla lunga distanza grazie alla spinta della Punishment 18 Records. Tengo a precisare in questo caso l'aggettivo professionale, visti i precedenti dei nostri, con produzioni al limite della decenza che non riuscivano di certo a mettere in luce i lati positivi di questa realtà, ma più propriamente tutti quelli d'accezione negativa che si possono affiancare ad un combo e vanno ad inficiare la buona nomea dello stesso. Personalmente, rimembro ancora l'acquisto di "Ready To Fight" nel 2008, e l'amara sorpresa ricevuta inserendo il cd nel lettore: una demo non solo impresentabile fisicamente, ma anche a livello di suoni, con una qualità degna del peggiore scantinato di Caracas, per citare una pubblicità ben nota.
Cosa suonano gli H.O.S.? Se il loro monicker non vi ha già svelato l'arcano, la parola thrash vi suonerà adatta ed esauriente. Questa volta il risultato del tempo e dei mezzi impiegati in sala d'incisione è proficuo, e finalmente un alone di serietà viene a ricoprire i nostri, che riescono a confezionare 10 brani di puro thrash metal nostalgico, impregnati della concezione musicale nata negli Stati Uniti e sviluppatasi contemporaneamente nel vecchio continente, più precisamente in Germania. Già, se una ventata di fondo deriva dalla Bay Area, gli H.O.S. pescano a piene mani dalla classica triade teutonica per eccellenza, con sfuriate che non faticheranno a ricordare anche ai meno attenti gli esordi di Sodom e Kreator, e lo stesso vale per la prova vocale, che si muove su lidi vicini allo scream e più europei, per farla breve.
Dopo quasi 5 anni dalla nascita del quartetto, "The Beginning" conferma il raggiungimento del pieno regime di marcia dei nostri, inquadrati e poco inclini ad incursioni in altri generi. Un platter che consta di 10 brani, di cui una intro, una composizione risalente alla prima demo datata 2007 ("Dusts Of A Decayed World"), tre estratti da "Ready To Fight", tre da uno split del 2009 ("Thrash Bloody Thrash") ed infine due mai inseriti in precedenti "contesti discografici". 35 minuti di musica, quanto è lecito attendersi da un esordio, specialmente in campo thrash metal.
Tutti gli episodi di "The Beginning" si suddividono equamente fra up e mid tempos, e soprattutto su questi secondi territori gli H.O.S. sembrano sentirsi maggiormente a loro agio, come dimostra la successione di brani. Tra gli highlights di questo debut troviamo "Annihilation Of Society", diretta ed immediata inizialmente per poi rallentarsi nel lungo bridge, la successiva "Road Madness", per chi scrive la punta di diamante del lotto, basata su partiture melodiche vincenti, insieme a "The Last Will", dalle atmosfere che molto rimandano ai primi lavori dei Metallica, o la semicavalcata heavy di "No More Traitors", senza mancare la citazione dell'autocelebrativa e goliardica "We Are H.O.S.".
La qualità e la potenzialità dei brani è decisamente migliorata grazie ad un biglietto da visita migliore costituito dalla stessa registrazione, anche se non si può del tutto parlare in toni entusiastici di ogni singolo membro, se preso come strumentista; è ancora lunga la strada da percorrere a livello solista, considerato come le poche partiture inserite in "The Beginning" siano davvero raffazzonate e suonate con scarsa cognizione di causa. Cetz ha decisamente ancora molto da lavorare in merito, mentre a livello ritmico la band nella sua interezza ha compiuto un notevole passo avanti, a cui ha certamente contribuito l'intensa attività live che ha contraddistinto il corso della band negli ultimi anni.
Un esordio che lascia intravedere un potenziale, ma serve necessariamente una spinta in più in termini di personalità; non si cerca originalità in una band che osanna e reca tributo al thrash che fu. Non credo nemmeno che gli appassionati del genere abbiano a cuore un cambiamento di stile, ma molti si compiacciono del cammino intrapreso da molti alla ricerca di quel quid che possa elevare o quantomeno rendere speciali ed unici, e gli H.O.S., vuoi la giovane età, vuoi un entusiasmo che prevarica un più freddo ragionamento in termini di arrangiamento, non ne sono ancora arrivati a capo. In bocca al lupo per il futuro, supporto!
(PaulThrash - Settembre 2011)

Voto: 6


Contatti:
Sito H.O.S.: http://www.myspace.com/hosthrash