GUILTYS LAW
Total Insanity

Etichetta: autoprodotto / Alkemist Fanatix
Anno: 2009
Durata: 50 min
Genere: melodic power metal


Da tempo il power metal, nella sua accezione melodica nata in Europa fra gli anni '80 ed il successivo decennio (da non confondere quindi con il Power made in USA), non occupa più il gradino di interesse che si era ritagliato verso la fine del secolo, e quelle band che erano divenute beniamine ed esempio per molti metalheads provenienti da ogni dove hanno subito un calo di interesse come già era avvenuto a tempo debito per heavy metal prima, e thrash poi. Il Giappone si dimostra da sempre culla di ogni tipologia di musica, con un forte ascendente proprio sulla cultura heavy, idolatrata ed incensata come in poche altre parti del mondo; non è un caso se molte formazioni provenienti dalla terra nipponica si rifacciano in tutto e per tutto a quanto già delineato da anni nella fucina metallica europea, per quanto riguarda il tradizionale, ed americana, per quanto riguarda il thrash. Non sono esenti da questo calderone i Guiltys Law, nati nell'ormai lontano 1994 ad opera di Kazunobu Kitadate, unico elemento rimasto un punto fermo nel corso della storia dei nostri. Della discografia del gruppo fanno parte solo 3 demo, usciti a breve distanza l'uno dall'altro ("Demo 2002", "Generation Struck" del 2003 e "Kingdom Dark" del 2004), per poi cadere nuovamente nella trappola del cambio di line up, che arriva a completarsi per l'ennesima volta solo nel corso del 2007. Di certo quest'ultima compagine è stata, nel corso della storia ormai pluriennale dei Guiltys Law, la più prolifica a livello compositivo, fattore concretizzatosi nella realizzazione del debut album "Total Insanity", oggetto della qui presente recensione. Il full length #1 dei nostri è un'autoproduzione, supportata in territorio europeo dalla Alkemist Fanatix, ma la biografia allegata riporta come i nostri stiano cercando una label per la produzione e distribuzione a livello globale del risultato dei propri sforzi.
Il sound non lascia molto spazio all'immaginazione, e se da un lato troviamo musicisti di una certa caratura, capaci di imbracciare i propri strumenti ad un livello decisamente superiore rispetto al puro dilettantismo, dall'altro troviamo un songwriting molto più derivativo di quanto si potrebbe mai arrivare a pensare. Giusto per dare un'idea più "concreta", è d'obbligo citare le influenze che gli stessi musicisti non si fanno scrupoli a riportare come punti di riferimento, e se non stupisce leggere nomi come Iron Maiden, Helloween, Rage, Blind Guardian o Running Wild (aggiungerei Hammerfall, forse la band che meglio potrebbe inquadrare i nostri in termini esemplificativi), lascia basiti appurare come in questo caso non solo non ci sia la ricerca dell'originalità, ma quell'importantissima sfaccettatura che va sotto il nome di personalità non ritrovi un significato tangibile nell'immaginario dei Guiltys Law. Soggettivamente, ma in casi come questo anche oggettivamente, più di 15 anni di attività (da sottolineare comunque non continuativa) senza una benché minima ricerca di un proprio trademark sono difficili da digerire; in più, se si somma un tecnica come quella dei nostri, che non ha molto da invidiare a formazioni più note, si riesce difficilmente a comprendere come si possa arrivare ad assemblare ben 11 canzoni, per un consistente totale di 50 minuti abbondanti, che non riescono a spiccare il volo se non in qualche sporadica occasione. Complice una registrazione, non propriamente in linea con i canoni del genere proposto (mixaggio che sembra variare fra un brano ed il successivo, volume dei cori troppo alto rispetto al contorno, volumi degli strumenti, in particolare la chitarra solista, che sembra faticare per richiamare attenzione su di sé), "Total Insanity" dovrà sudare non poco per ritagliarsi attenzione nell'ormai saturo panorama heavy mondiale.
In ultima analisi, ci si trova di fronte ad un prodotto che non merita una stroncatura totale, proprio per la passione di cui comunque trasuda e l'ottima esecuzione dei brani, ma che faticosamente potrebbe essere suggerito e consigliato, se non agli attivisti power che tutt'oggi non sono stanchi di certi cliché abominevolmente abusati da band come i Guiltys Law. Per gli altri, assolutamente "niente di nuovo sul fronte... orientale".
(PaulThrash - Gennaio 2010)

Voto: 6


Contatti:
Mail Guiltys Law: guiltyslaw@hotmail.com
Sito Guiltys Law: http://www.guiltyslaw.com/

Sito Alkemist Fanatix: http://www.alkemist-fanatix.com/