GRIVF
Yggdrasil
Etichetta: Det Germanske Folket / Twilight Vertrieb
Anno: 2007
Durata: 55 min
Genere: pagan/folk/funeral doom
Chissà quanti demo e quanti album recano in copertina - vuoi come
titolo, vuoi come nome del gruppo - la parola "Yggdrasil"... Un gran
numero, credo, ancora più inflazionato dopo lo sviluppo e la diffusione
del black metal dalle tematiche nordiche, presto mutato e
cristallizzato nei generi viking e pagan. Ecco, è stato quindi con un
moto di fastidio, di noia anzi, che ho reagito appena questo CD a nome
Grivf mi è capitato fra le mani. La copertina, in classico marroncino
simil-legno, riproduce nello sfondo come dei simboli intagliati, mentre
in bianco campeggiano le scritte - appunto - "Grivf" e "Yggdrasil".
Ambedue le parole sono scritte in caratteri runici. Sfogliando poi il
libretto di sedici pagine, eccomi di fronte vari testi vergati con
rune, le loro traduzioni in inglese e molte immagini che portano alla
mente sculture nordiche su legno, tra le quali spicca l'inconfondibile
faccione di Odino, o Wotan, o come lo si voglia chiamare. Leggendo poi
i testi e le note, ho scoperto che i testi sono ispirati alle antiche
saghe nordiche, con stralci specificamente indicati, copiati e
incollati direttamente dal poema "Havamal".
Ecco, cari lettori, avete capito perchè la mia prima reazione è
stata di sdegno annoiato? Un CD che si pone così, pubblicato tra
l'altro dalla Det Germanske Folket che da sempre propone un certo tipo
di musica, mi ha fatto sbadigliare prima ancora di inserirlo nel
lettore.
E invece... invece mi sono sbagliato di grosso! Ero convinto di
trovarmi di fronte all'ennesimo, scontato, derivativo, pallosissimo
disco pagan. Tanto più che l'unico autore di questa musica, il danese
Isar, suona anche nei pagani Managarm, autori di un demo nel 2005. Se a
questo si uniscono i suoi trascorsi con i Forbandet, gruppo black metal
ortodosso dalle tematiche naturali/nazionaliste, beh... i conti della
serva sono presto fatti! Però si sono rivelati sbagliati, e proprio per
questo ho gettato via il mio abaco mentale!
I temi sono quelli che sono, i titoli rivelatori... ma il modo in
cui tutto questo è proposto, beh, penso sia abbastanza originale. Non
eccezionale: non ci troviamo di fronte a the next big thing della musica estrema. Però Grivf ha tutti i numeri per non essere uno dei tanti nomi sperduti nella massa.
"Yggdrasil" contiene cinque canzoni per cinquantacinque minuti di
musica: è facile immaginarsi la lunghezza media di tali tracce. Tracce
che portano i titoli di "Helfarer", "Ask", "Mimirs Visdom", "De Gamles
Ord" e "Naar Alt Fryser Ind". Una manna per gli appassionati di questi
temi, della mitologia nordica, del accecamento e dell'impiccagione di
Odino, e così via. Il linguaggio nel quale tutto questo è espresso, non
si rifà al black metal, o comunque non principalmente. Isar esprime la
sua ispirazione tramite un folk moderno, spesso potenziato da chitarre
distorte e da un gutturale profondo, catacombale, che trasfigura il
tutto in un funeral doom dalle forti tinte pagane. Ecco, il suo stile è
una via di mezzo tra il folk più deprimente ed il doom più funereo.
Quindi, le canzoni avanzano con un ritmo grave e testardo, e la musica
è costruita su lunghe note, successioni armoniche infinte, riff
snervanti ed una voce che proviene estremamente profonda. Tutta la
musica contenuta nel CD è opera del solo Isar, che in Grivf sfoga
probabilmente la sua ispirazione più personale. Anche il suo amore ed
il suo interesse per le rune, e la loro decifrazione, è evidentemente
nella scelta dei testi (e anche nel sito ufficiale). Isar esprime
tramite un linguaggio antico ed una musica lenta ed opprimente il
proprio amore per un passato misterioso e poco conosciuto, come quello
dei popoli nordici. Una storia ora rivalutata, a parer mio anche
sopravvalutata nella sua riscoperta, che attribuisce a tali popoli una
saggezza ed una mentalità avanzata che, ahimè, sembra essere uscita dai
vecchi sogni del romanticismo, ma che di riscontri storici ne trova
pochissimi.
Qualche ospite contribuisce al lavoro, come E. Sol Brahe e Herr
Brandt. Il primo ha suonato con Isar nei Forbandet, ed ora opera nel
progetto solista Sol. Il secondo ha prodotto il demo dei Managarm, e
suona con questo gruppo come chitarrista dal vivo. Si tratta quindi di
collaborazioni "in famiglia", che non snaturano il carattere
personalissimo del progetto Grivf.
Che dire quindi? Isar ha scelto il titolo più banale che potesse
venirgli in mente per questo terzo lavoro di Grivf, e anche come
grafica e testi non è che la sua creatività si sia dimostrata
brillante. Dal punto di vista musicale però, Grivf si distingue
abbastanza dalla massa dei gruppi tutti uguali, ritagliandosi una
nicchia personale che lo pone in maniera trasversale al folk, al
funeral doom ed al pagan. Non si tratta di un disco per tutti, però è
indubbio che l'artista sia in grado di comunicare grandi sensazioni e
di essere, a suo modo, affascinante. Ne consegue che "Yggdrasil" sia un
disco degno di essere ascoltato.
(Hellvis - Agosto 2008)
Voto: 7
Contatti:
Mail Grivf: isar@grivf.dk
Sito Grivf: http://www.grivf.dk/
Sito Det Germanske Folket: http://www.ureuropa.com/
Sito Twilight Vertrieb: http://www.twilight-vertrieb.com/