GRISÂTRE
L'Idée De Dieu

Etichetta: Dusktone
Anno: 2010
Durata: 53 min
Genere: black metal atmosferico


Grisâtre è il progetto dell'artista francese Rokkr, che inizialmente è stato concepito come uno sfogo personale, senza alcuna prospettiva di diffusione. In seguito a svariati incoraggiamenti, Rokkr ha quindi deciso di pubblicare le sue composizioni. Così, nel corso degli anni, ha reso disponibili per il suo pubblico il demo "Temps De La Depression" (2006), il CD "Grisâtre / Desolation" (2008) e lo split "Ataraxia Utopia" (2010).
"L'Idée De Dieu" è stato pubblicato quest'anno, ed è stato registrato allo studio AL-AL. Per questo lavoro, è stato realizzato un digipack contenente un libretto di otto pagine. Purtroppo, il promo in mio possesso è privo di confezione, e per questa ragione non posso darne una descrizione migliore.
Nei suoi più di cinquanta minuti di durata, il secondo album del progetto francese ci presenta sei tracce, indicate i numeri romani a calare da cinque a uno; l'ultima composizioni si intitola invece "L'Esquisse Des Astres".
Nel foglietto promozionale, Rokkr spiega che questo suo progetto musicale è anche un viaggio nell'interiorità, una ricerca metafisica. Se l'artista afferma questo, non possiamo dargli torto. Certamente, si tratta di un'opinione personale. Tra l'altro, i vocalizzi strillati e la mancanza dei testi mi impedisce una compresione più approfondita del suo universo extramusicale. Riguardo alla musica, invece, posso commentarla agevolmente. In fondo, Rokkr non ci presenta altro che un black metal melodico ed atmosferico, estremamente deprimente, che in alcuni momenti si avvicina quasi all'ambient. La qualità di registrazione, sufficiente ed underground, e la stessa scelta dei suoni zanzarosi e gelidi, rendono evidente il debito dell'artista con la tradizione del genere, non scevro da qualche flirt con la frangia più ortodossa del genere.
E' inutile scomodare paragoni, perchè in fondo sono anni che alcune realtà del black metal ripetono sè stesse. Più che risalire ai gruppi scandinavi dei gloriosi anni novanta, Rokkr sembra più influenzato dalle band ortodosse che negli anni successivi hanno ripetuto, con ostinazione e passione, i medesimi dettami musicali, al punto di creare un genere a sè, chiuso ed ostinato. Per i più nostalgici, comunque, la musica di Rokkr potrebbe in qualche modo ricordare i gruppi norvegesi più lenti e disperati (Burzum, alla lontana). Ma questo paragone vale quel che vale. Sono centomila i gruppi che somigliano a questo, anche se è giusto ammettere che Rokkr ci ha messo una certa cura ed un certo talento nel realizzare questo lavoro. Un lavoro pesante, comunque, monotono e di difficile approccio. Occorre essere dell'umore giusto per apprezzare questo disco nella sua interezza, perchè la lunghezza delle canzoni e la loro ripetitività alla lunga tendono a mettere a disagio l'ascoltatore. Il disagio è comunque uno degli scopi del black metal, quindi in un certo senso Rokkr ha fatto solo il suo dovere.
Comunque sia, ho parlato di ambient e di atmosfera. Infatti, la musica presente in questo CD è in grado di suscitare sensazioni. La violenza cieca ed istintiva tipica del black è lasciata da parte, a favore di atmosfere tristissime, disperate, prive di qualunque luce. Il senso di desolazione e di tortura espresso dalle lunghe successioni armoniche, dalle ritmiche ripetitive, dai vocalizzi digrignati ed infami, dalle tastiere minimali ed ossessive è davvero intenso.
Nel suo complesso, questo disco non riesce a distinguersi dalla massa. Però è comunque un buon prodotto, per gli amanti di questo tipo di black. Basta non avere troppe pretese ed essere desiderosi di lasciarsi travolgere da una disperazione senza fine.
Incoraggiamo Rokkr promuovendone il lavoro, ma consigliandogli comunque di rendere la sua proposta più personale e di ascolto agevole.
(EGr - Marzo 2011)

Voto: 6


Contatti:
Mail Grisâtre: rokkr.grisatre@gmail.com
Sito Grisâtre: http://www.myspace.com/grisatre

Sito Dusktone: http://www.dusktone.eu/