FRANKENSTEIN ROOSTER
The Mutant Tractor

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: --
Genere: strumentale


Mi piacciono i gruppi che si divertono a scherzare, senza prendersi troppo sul serio e rispolverando, invece, il lato più ludico della musica. È il caso dei Frankenstein Rooster (il gallo Frankenstein...) e del loro Agri-Rock (!): "The Mutant Tractor" (il trattore mutante... fantastico!) è un bel disco strumentale suonato da quattro ottimi musicisti che si divertono e ridono pur prendendo con grande professionalità e cura la loro proposta. Ve li presento, quindi: Raffaello Indri alla chitarra solista, Marco Celotti alla ritmica, Gianmarco Orsini al basso e Camillo Colleluori alla batteria. Quattro strumentisti più che preparati che, in questo album, sciorinano una serie di brani multiformi che vanno dal rock al blues, dal country al funk, fino al metal, naturalmente, il tutto condito con una sana vena ironica che fa partorire titoli come "The Great Frico Boogie", "Tamarindus vs Karabina", "John Savoiardo" e "Uè! Pigno Rettano".
Certo, resta il fatto che abbiamo di fronte un lavoro integralmente strumentale, che necessita quindi di una certa predisposizione al genere per poter essere apprezzato nella sua interezza, ma è anche vero che il piglio leggero e non accademico della scrittura e, soprattutto, la varietà delle composizioni, aiutano non poco a gustarsi questo lavoro.
A proposito di composizioni, possiamo dare uno sguardo più attento ai singoli capitoli, quasi tutti degni di attenzione. Per esempio l'inizio è assolutamente perfetto con "Roosty Pick-Head", un bellissimo funk rock divertente e solare, suonato con grande perizia e introdotto dal canto di un gallo! Il brano si destreggia perfettamente sia in fase ritmica che solista e la produzione rende giustizia ad un lavoro che, sebbene autoprodotto, non ha alcun difetto sonoro. Anzi!
Non è da meno l'ottima "The Great Frico Boogie", che, appunto, è un pregevolissimo boogie che mi ha ricordato l'immortale "Satch Boogie" di Satriani (che dite, riesco a scrivere ancora una volta boogie prima del punto? Fatto. Ah, e se vi state chiedendo cosa diavolo sia il Frico, andate sul myspace del gruppo e troverete la ricetta!). Per quanto mi riguarda questi due sono i picchi assoluti dell'album ma in generale la qualità resta elevata per gran parte del CD, sebbene ci siano dei normali e comprensibili cali di tensione, che rendono alcune composizioni meno interessanti anche se non certo evitabili. È il caso, per esempio di "Kumò Tidoi", di "Vetes Robot", oppure di "Marchino e l'Orso", che francamente non mi hanno colpito più di tanto. Ma poco importa, perchè invece riesco a citarvi altri brani interessanti, come "Tamarindus vs Karabina", un esempio di musica ben scritta e variegata, con un notevole intermezzo jazz/rock che mi ha entusiasmato; oppure la divertente "Guitar Tricks", introdotta dalla voce del sempre geniale Richard Benson (si tratta di un estratto dei suoi celeberrimi corsi di chitarra). Non si può non citare, infine, "John Savoiardo", un veloce assalto rock che mostra le migliori caratteristiche del gruppo e si fa notare per i bellissimi assoli di Raffaello, e la conclusiva "Uè! Pigno Rettano", che sfodera la vena country del gruppo.
Insomma, davvero poco di cui lamentarsi: gli Frankenstein Rooster hanno scritto una bella pagina di rock strumentale, ben suonato, divertente e gioioso come si conviene. Se non avete problemi, quindi, nell'ascoltare un album strumentale, potete sicuramente farlo vostro. E se, invece, preferiti le classiche canzoni con voce e tutto, be', forse i Frankenstein Rooster potrebbero essere un buon inizio per convertirvi ad un nuovo stile.
(Danny Boodman - Luglio 2009)

Voto: 7.5


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