EXORCIST
Nightmare Theatre

Etichetta: Cobra Records
Anno: 1985
Durata: 38 min
Genere: speed metal


Exorcist, ovvero i Virgin Steele sotto falso nome! Nel lontano 1985 il combo statunitense, dopo l'allontanamento del fondatore Jack Starr, fu protagonista di alcune jam sessions con il chitarrista Edward Pursino, e il primo frutto di tale collaborazione fu questo "Nightmare Theatre", figlio rinnegato della stessa line up che, dopo essersi rimpossessata dei diritti sul monicker, darą alla luce dischi storici come "Noble Savage" e "The Marriage Of Heaven And Hell pt.1 e 2". Con uno stile estremo ma non chiaramente identificato (nel booklet si parla di old school black, speed, blackened thrash, thrashing black speed, in poche parole metal a lą Venom, primi Slayer e compagnia bella) e con un immaginario che pesca a piene mani da film horror e occultismo, David De Feis, Edward Pursino, Joe O'Reilly,e Joey Ayvazian, qui auto rinominatisi Damien Rath, Marc Dorian, Jamie Locke e Geoff Fontaine, scrissero uno dei capitoli pił ispirati dei magici anni ottanta, poi malauguratamente oscurato per forza di cose dalle produzioni della band madre: le danze (macabre) si aprono con "Black Mass", anticipata da un intro di tastiera molto evocativo che poi esplode in un pezzo dal tiro micidiale, con tempi veloci, terzine chitarristiche molto maideniane e un refrain che ti si stampa in testa dal primo ascolto.
Segue "The Invocation", uno dei tanti intermezzi inseriti nella tracklist, dal titolo programmatico e con un'atmosfera degna del film horror pił caciaroni. "Burnt Offerings" , la traccia successiva, č, con l'opener, una delle higlight del disco: immaginate un malevolo incrocio tra i primi Bathory e gli Slayer di"Show No Mercy", un ritornello diabolico e oscuro , accompagnati da quel brivido che sale sulla schiena quando guardate una vecchia pellicola dell'orrore, tipo "Evil Dead" o "Texas Chainsaw Massacre", pura goduria metallica!
"The Hex", altro intermezzo, risulta invece molto esilarante, ottimo per lanciare l'anthemica "Possessed", altro pezzo grandioso e corredato da un finale al cardiopalma dove appaiono voci effettate e richiami adesorcismi e amenitą varie.
Arriviamo a metą disco con l'autocelebrativa "Call For The Exorcist", stilisticamente molto vicina alla N.W.O.B.H.M., e con la selvaggia "Death by Bewitchment", introdotta da un arpeggio iniziale da brividi, sulla falsa riga di quello posto all'inizio di "Seven Churches" dei Possessed. Piccolo aneddoto: si dice che "Call for the Exorcist" sia presente con il nome "Fire Ecstasy" nell'album dei Virgin Steele "The House of Atreus - pt.II" , non proprio uguale ma con alcune parti strumentali e liriche identiche.
Le restanti tracce si dividono tra intermezzi vari ("The Trial", "Consuming Flames of Redemption", "Megawatt Mayhem" e la conclusiva "The Banishment") e spietati assalti metallici, come "Execution of the Witches", l'arrembante "Riding to Hell", che palesa, se ce ne fosse bisogno, la grande capacitą del quartetto di creare refrain efficaci e "catchy" (in senso buono), "Queen Of The Dead", forse l'unico episodio dove il tachimetro dą tregua, con tempi cadenzati e un mood quasi epic, e "Lucifer's Lament", un tripudio di assoli, vocals demoniache, tempi infernali e un guitar-riffing totalmente devoto ai Venom, degna conclusione di un disco che non dovrebbe mancare nella collezione di ogni amante del metal estremo ottantiano.
Purtroppo questo "Nightmate Theatre" non č di facile reperibilitą,almeno in Italia, nonostante sia stato ristampato in CDdue volte (in edizione limitata), nel '99 dalla stessa Cobra Records in collaborazione con la Skull & Crossbones Rec., e ,successivamente, dalla Satanic Metal Rec. in uno split con i cugini Piledriver. Nello scarno booklet, dove viene tracciata in breve anche la storia della band, il disco viene raccomandato proprio ai fan di quest'ultimi e di
Venom e Bulldozer, ma anche ai supporter dei Virgin Steele, per fare la conoscenza di un volto diverso della band: io ovviamente concordo, e, non avendo altro da aggiungere, me ne resto seduto, ad ammirare, in religioso silenzio.
(Ranstrom Gail - Giugno 2009)

Voto: 8