EWIG FROST
Rust
Etichetta: Noise Of Dissent Records
Anno: 2009
Durata: 27 min
Genere: black metal con influenze punk
Dopo "Blue Seaptime Winters", gli austriaci Ewig Frost tornano alla
ribata con un nuovo album, da titolo "Rust". Controversi e fedeli alla
loro linea, proseguono sui binari già intrapresi con l'album d'esordio,
arricchendo il loro stile con nuovi elementi. Controversi, per
un'ideologia che cozza pesantemente contro i tanti stereotipi che hanno
caratterizzato la scena black negli anni, ma anche per le frequenti
incursioni punk/rock che si notano nelle loro canzoni. Basta nominare
(e ascoltare) la terza traccia, "The Anti-Nazi Song", per farsi un'idea
della posizione assunta dalla band. Per questo, mi vien da ridere a
citare l'EP "Norse" di Ildjarn-Nidhogg tra i lavori che meglio
potrebbero aiutarmi a descrivere lo stile musicale degli Ewig Frost.
Più che un album, "Rust" è un EP, non raggiungendo neppure la
mezz'ora di durata. Sono comprese sei canzoni: la prima e l'ultima sono
intitolate "Intro" e "Outro", ma in realtà si tratta di veri e propri
brani.
Appena inserito il CD nel lettore sembra di ascoltare un gruppo
punk/hardcore, non fosse per la voce. Bisogna attendere la seconda
traccia, "Kid Of Chaos", per poter ascoltare un black metal nerissimo,
ortodosso fino al midollo, diretto e maligno come quello partorito in
Scandinavia negli anni d'oro. La seconda metà del brano, molto più
lenta, vede gli Ewig Frost cimentarsi in maniera egregia in un black
atmosferico e depressivo.
La componente punk torna in primo piano con "The Anti-Nazi Song",
un pezzo black'n'roll che richiama da vicino i Carpathian Forest.
Qualche sfuriata in puro stile black è comunque presente anche qui.
La successiva "The Pirates Of Black Metal" mescola il black con
l'attitudine di vecchie glorie quali Venom e Motorhead. Il risultato è
curioso e il miscuglio molto ben riuscito.
Gli Ewig Frost sono un gruppo che ama sorprendere il pubblico.
Sanno comporre brani tradizionali molto più schietti e convincenti
rispetto alla maggioranza dei gruppi black in ciroclazione. Allo stesso
tempo, si dimostrano abili nel convogliare la loro passione per il
rock'n'roll e il punk nella loro musica, creando un diversivo dinamico
e accattivante, senza perdere contatto con il black propriamente detto.
Come se non bastasse, nei minuti finali della lunghissima "Sunken In
The Sun" si assiste ad un duetto tra un sassofono e un assolo rock di
chitarra, in puro stile seventies! Ok, anche i Carpathian Forest
avevano usato il sassofono in passato, quindi non si può dire che si
tratta di un esperimento totalmente nuovo, però in questo caso
l'effetto è meno ambient e molto retrò.
La canzone conclusiva, "Outro", conclude in maniera degna questo CD, con riff black violenti, diretti e selvaggi.
La registrazione è molto grezza e approssimativa, bisogna farci un
po' l'abitudine perché al primo impatto sembra veramente penosa anche
per il genere non certo raffinato suonato dal gruppo. Col passare dei
minuti, però,ci si accorge che gli strumenti si distinguono senza
grossi problemi.
La grafica è davvero difficile da giudicare: è tutto stampato con
colori molto scuri su cartoncino opaco, la mancanza di contrasto e la
scelta del carattere rende pressoché impossibile la lettura dei testi.
Come avrete capito, "Rust" non è certo un album standard. Al suo
interno coesistono stili diversi, ben amalgamati tra loro. Passiamo da
momenti violenti ad altri molto trascinanti e coinvolgenti, ad altri
ancora malinconici e toccanti. L'interpretazione, così come la scelta
dei suoni, è molto schietta e dettata dall'istinto.
Vi consiglio di approcciarvi a questo gruppo, perché ci sono tante
idee interessanti su "Rust". Man mano che si ascolta il disco, le
opinioni possono cambiare, perché saltano all'orecchio aspetti che in
un primo tempo non erano emersi. Sicuramente il giudizio complessivo
sarà favorevole, e al gruppo va il duplice merito di aver dimostrato
molto coraggio e nell'aver prodotto delle canzoni notevoli, sia che si
tratti di black feroce, sia che si tratti di black'n'roll.
Sistemando la registrazione e lavorando un po' di più su certe
soluzioni, sicuramente gli Ewig Frost saranno in grado di migliorare
ulteriormente e raggiungere un ampio numero di sostenitori.
(BRN - Novembre 2010)
Voto: 7.5
Contatti:
Mail Ewig Frost: ewig_frost@yahoo.de
Sito Ewig Frost: http://www.myspace.com/ewigfrost
Mail Noise Of Dissent Records: noiseofdissent@yahoo.de