EVERGLADE
Things To Save

Etichetta: UK Division Records / Alkemist Fanatix
Anno: 2009
Durata: 42 min
Genere: alternative rock/grunge/stoner


Gli Everglade si sono formati nel 2003. Agli inizi, i musicisti hanno proposto più che altro cover, ma a poco a poco sono riusciti a crearsi una scaletta di brani originali. Il demo "October Sessions" ha visto la luce nel 2005. Un secondo demo è stato realizzato nel 2007, e si è rivelato utile alla band per analizzare ed eventualmente migliorare il proprio songwriting.
Il gruppo ha esordito su album con questo "Things To Save". Il disco è stato registrato, missato e masterizzato allo studio New Frontiers Recording di Rovigo, sotto la supervisione di Ugo Bolzoni. La formazione che ha inciso il CD vede Matteo "Barba" Panin alla voce, Silvio "Siso" Maestri alla chitarra, Luca "Bosca" Boscarato alla batteria e Mattia "Matt" Baratto al basso.
La copertina di "Things To Save" è un tripudio di colori, in mezzo ai quali si intravedono un paesaggio e degli alberi. Molto colorate anche le dodici pagine del libretto, contenenti tutti i testi, le informazioni relative alla registrazione, una foto dei musicisti ed i ringraziamenti.
"Things To Save" è un viaggio della durata di 42 minuti nel mondo musicale del gruppo veneto, suddiviso nove tappe. E, tra le prime cose che saltano all'orecchio dell'ascoltatore, bisogna segnalare l'ottima qualità di registrazione, potente ed espressiva, e la grande professionalità del quartetto. Riguardo a quest'ultima, i pregi tecnici degli Everglade sono davvero tanti, dalla padronanza strumentale dei musicisti fino alla stupenda voce di Matteo. Il suo timbro è davvero eccezionale per il genere proposto, e l'artista si dimostra eclettico e molto credibile nelle sue interpretazioni. Attenzione, non è che la sua estensione vocale sia fuori dalla norma: piuttosto, Matteo è sicuro nelle linee vocali che ha composto (con l'eccezione di qualche passaggio di "Fireball2"), ed il suo timbro è il vero marchio di fabbrica degli Everglade.
Compositivamente, la musica del gruppo è assestata su un rock alternativo, piuttosto influenzato da alcuni gruppi cosidetti grunge e non scevro da elementi stoner. Nelle loro composizioni si rincorrono echi di Pearl Jam e di Soundgarden (due muse riconosciute dagli stessi Everglade), qualche accenno di sfuggita ai Kyuss ed anche richiami a generi un po' più pesanti. Insomma, l'unico filo conduttore tra le varie influenze degli Everglade è il loro paese di provenienza, gli Stati Uniti d'America. E se la loro musica potrebbe avere ampie possibilità di successo sul pubblico a stelle e strisce, qui in Italia la situazione potrebbe rivelarsi un po' diversa. Infatti, le sonorità del combo veneto si rifanno a generi che, in Italia, hanno avuto fortuna diversi anni fa, ed ora vivacchiano la loro esistenza in sordina. In più, questo è il paese degli integralisti musicali, ragion per cui un amante dell'alternative rock potrebbe considerare "eretici" quei passaggi blueseggianti così pesanti, o quelle battute martellanti che flirtano pericolosamente con alcune frange eclettiche del metal. Viceversa, altri ascoltatori potrebbero essere attratti proprio dalla potenza esecutiva dei nostri, restando però più freddi quando il gruppo batte strade espressive maggiormente delicate ed introspettive. Il terreno sul quale camminano gli Everglade è decisamente minato, ma loro lo percorrono volontariamente ed in tutta naturalezza. E questo amore per i generi più disparati, la loro apertura mentale, si rivela un altro dei loro punti di forza. Grazie ad esso, infatti, le canzoni presenti in "Things To Save" sono molto differenti le une dalle altre, pur mantenendo un sound perfettamente riconoscibile e coerente.
Tra gli episodi più belli, posso citare la conclusiva "Not So Able With Lies", "Dark Fire" e la canzone d'apertura "Human Being". In queste occasioni, il quartetto dà prova di grande grinta, ma anche la loro abilità negli arrangiamenti, mai banali. Ho apprezzato molto anche lo stoner misterioso ed oscuro di "A Bitter Taste", canzone suadente e notturna, capace di regalare grandi emozioni. Ma, in fondo, tutte le canzoni sono allo stesso livello. Mi spiace solo che in "Fireball2", il cantante stoni regolarmente dopo aver pronunciato le parole: "Oh, it's me!". Questi passaggi andrebbero rivisti perchè sono fastidiosi, e non rendono giustizia ad un cantante capace come Matteo. Strano che non siano stati gli stessi Everglade ad accorgersi di questo.
A conti fatti, "Things To Save" è comunque un buon lavoro, solido e creativo. Gli Everglade sono un gruppo molto valido e professionale, dotato di un suono che sa essere graffiante ma anche dolce. Insomma, non credo che manchi nulla a questa band di Rovigo, se non forse quel pizzico di personalità in più, in grado di rendere il loro sound unico ed inconfondibile. Inoltre, fossi in loro cercherei a volte di essere più ambizioso nelle mie canzoni, cercando giri di accordi imprevedibili e inusuali. Gli Everglade qualche volta lo fanno, come nel caso di "Fireball2", che come canzone non sarebbe affatto male se non fosse per il difetto che ho descritto in precedenza. Insomma, fossi in loro crederei di più nel mio potenziale, e cercherei di inoltrarmi in territori per me nuovi, ma ricchi di promesse interessanti.
Sicuramente, "Thing To Save" è un disco che può essere acquistato senza timori: la musica che contiene e buona. E gli Everglade sono un gruppo da sostenere.
(Hellvis - Gennaio 2010)

Voto: 7.5


Contatti:
Mail Everglade: info@everglade.it
Sito Everglade: http://www.everglade.it/

Sito UK Division Records: http://www.myspace.com/ukdivision

Sito Alkemist Fanatix: http://www.alkemist-fanatix.com/