EPHEMERIS
Evoluzioni

Etichetta: Black Fading Records / Alkemist Fanatix
Anno: 2009
Durata: 38 min
Genere: Pop rock con influenze gothic, prog e folk


Tempo di sonorità leggere qui su Shapeless, almeno per quanto riguarda le mie recensioni: non è la prima volta, infatti, che il termine pop fa capolino tra queste pagine, complice anche la Alkemist Fanatix che, se è vero che si concentra principalmente su sonorità metal, è anche vero che non disdegna il resto. Così eccoci qui a parlare degli Ephemeris, band di Treviso composta da Sara Mazzer (voce), Antonio Moret (chitarra), Davide Soldan (basso), Stefano Costella (batteria), Ambra De Polo (piano) e Giulia Galasso (violino): questi ragazzi si presentano con un buon biglietto da visita, dato che il loro "Evoluzioni", pur essendo ben lontano dalla maturità, è comunque un buon lavoro, scritto e suonato con passione e, soprattutto, pensato per non adagiarsi su soluzioni eccessivamente abusate. A prova di questo, infatti, possiamo ascoltare numerosissime influenze all'interno della musica del gruppo, che poi ha una matrice di fondo di stampo pop rock, ma che comunque va a pescare nel mondo del gothic metal per un certo malinconico romanticismo e per un certo uso delle chitarre distorte e del piano; allo stesso tempo resta visibile una certa impronta folk, fino anche a dei richiami al progressive rock meno cervellotico. Insomma, di carne al fuoco ce n'è e di solito il risultato finale scorre bene, sebbene ogni tanto la band si inceppi su una certa ingenuità che fa intravedere ancora ampi spazi di miglioramento. Soprattutto le chitarre, a mio avviso, dovrebbero diventare un po' più dinamiche e slegarsi da certe soluzioni un po' scontate. Buono, invece, l'uso del piano e del violino, che ricamano con leggerezza e discrezione, ma aggiungono sempre qualcosa.
Se vogliamo invece parlare dell'impatto delle canzoni, qui forse c'è l'inghippo maggiore, nel senso che questo lavoro sembra inciampare in una trappola che spesso vediamo in molte situazioni analoghe: non so se per voi è lo stesso, ma personalmente faccio fatica ad apprezzare fino in fondo del lavori che ondeggiano con indecisione tra due anime diverse. Mi spiego meglio, parlando proprio degli Ephemeris: la sensazione è che la componente rock sia assolutamente secondaria rispetto alla cura dell'arrangiamento elegante e pop; benissimo, niente di male, ma in questo caso allora avrei preferito quasi che non ci fosse del tutto. Non amo molto i lavori che vogliono tenere il piede in due staffe.
Così, a conti fatti, preferisco di gran lunga un pezzo come "Madreluna", un delicato e malinconico inno naturalistico, piuttosto che un brano come "Burattini", che vorrebbe graffiare ma non ci riesce; molto meglio "Dipinta Di Sole", arioso e luminoso affresco musicale, piuttosto che "Your Glance", un po' banale nei suoi riff già sentiti, e così via. Non voglio dilungarmi troppo, ma vorrei citarvi "O Filii Et Filiae", un bel mix tra chitarre oniriche e musica sacra e la conclusiva "Evoluzioni", che riesce ad essere dinamica e coinvolgente pur restando in territori assolutamente acustici e pop.
Insomma, credo che quest'album degli Ephemeris sia un buon punto di partenza, che deve essere da sprone per il futuro perchè ci sono ancora molti obbiettivi da raggiungere; ciononostante l'ascolto è piacevole e ci sono buoni spunti da valorizzare.
(Danny Boodman - Febbraio 2010)

Voto: 6.5


Contatti:
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Sito Ephemeris: http://www.ephemerisrock.it/

Sito Black Fading Records: http://www.myspace.com/blackfading

Sito Alkemist Fanatix: http://www.alkemist-fanatix.com/