EN DECLIN
Domino / Consequence

Etichetta: My Kingdom Music
Anno: 2009
Durata: 61 min
Genere: emotional music


Nel 2005 avevo avuto modo di ascoltare e recensire il primo full-length degli En Declin, band capitolina che si inseriva in quella scena musicale italiana fatta di musica malinconica, carica di emozioni e di delicata eleganza. Già allora avevo apprezzato il gruppo, grazie ad un lavoro, "Trama", che fluiva con continuità come un unico racconto poetico e triste. Con molta soddisfazione, quindi, mi trovo oggi a recensire questo secondo lavoro, "Domino / Consequence", che non si dimostra assolutamente da meno e, anzi, riesce a mantenere gli stessi standard qualitativi del precedente, pur mostrando una buona evoluzione nel sound della band.
Se "Trama", infatti, era appunto un unico arazzo, da ascoltare nel suo insieme e anche un po' difficile da assimilare, "Domino / Consequence" mi è sembrato un lavoro più arioso, ma non per questo superficiale o semplice: al contrario la musica ha quella rara abilità di raggiungere il cuore al primo ascolto ma, allo stesso tempo, soddisfa la mente con una grande quantità di dettagli, frutto di arrangiamenti ottimi, che permettono di trovare sempre nuovi spunti per farsi apprezzare. Stilisticamente l'album continua il discorso intrapreso con "Trama" e quindi potete leggervi la recensione che ho scritto in passato per avere qualche ragguaglio sulla storia del gruppo e sulla sua evoluzione sonora: quello che posso aggiungere è che qui si sentono molti più richiami all'indie rock e ad un certo progressive elegante e malinconico di stampo europeo. Credo quindi che, per aiutarvi a inquadrare il gruppo, potremmo parlare di un incontro tra i Klimt 1918 e gli ultimissimi Anathema.
Andando ad ascoltare con più attenzione l'album, vediamo come la band sia sicuramente maturata anche a livello esecutivo: tutti gli strumenti sono ineccepibili, la voce di Mao è calda e abilissima nell'interpretare le varie canzoni e anche il sound è davvero ottimo, con tutti gli strumenti valorizzati in fase di produzione. Insomma, un CD senza difetti da questo punto di vista.
La qualità delle canzoni è sicuramente elevata: non ci sono punti bassi e tutto l'album scorre con piacere, sebbene in alcune occasioni ci sia ancora una punta di prolissità, anche a causa di un genere comunque complesso e che quindi rende difficile reggere sessanta minuti di composizioni senza cedimenti.
Come già dicevo per "Trama", mi è difficile estrapolare dei momenti particolari dell'album, perchè opere come questa necessitano di un ascolto globale per essere valorizzate: nonostante questo ci sono sicuramente episodi più riusciti di altri, come l'iniziale "Fourteen Days", che bilancia perfettamente energia e malinconia, con un equilibrio invidiabile che gli permette di essere il biglietto da visita perfetto per il gruppo; molto bella anche "Naiive", delicata canzone in cui le chitarre acustiche donano un tocco di dolcezza, così come la voce suadente di Mao, sempre adatta al contesto, che ci regala anche un passaggio in italiano, perfettamente inserito nella trama della canzone. Uno dei miei brani preferiti, poi, è "Domino", un pezzo più energico che mi ha ricordato "Panic" degli Anathema, anche se in chiave più ariosa e luminosa: accelerazioni elettriche e adrenaliniche si fondono con arpeggi e momenti più rilassati per un brano intenso ed emozionante.
Potrei andare avanti ancora parecchio, perché la qualità è davvero buona, come nel caso di "Consequence", "Keyword Out Of Context" o "The Script", tutti brani capaci di comunicare e di lasciare qualcosa ad ogni ascolto, nonostante sia difficile descriverlo a parole. Tuttavia non voglio annoiarvi e quindi mi limito a citarvi due ultimi episodi: una è una versione in italiano di "Keyword Out Of Context", assolutamente convincente, e l'altra è una bella rivisitazione di quel capolavoro dei Beatles che risponde al nome di "While My Guitar Gently Weeps" (uno dei miei pezzi preferiti in assoluto dei Fab Four): il gruppo riesce a non farsi sopraffare da un pezzo del genere e ne fa una versione raffinata ma mai sdolcinata o mielosa. Una prova difficile ma brillantemente superata.
A questo punto, quindi, non mi resta che confermarvi l'ottimo livello raggiunto dagli En Declin e, ancora una volta, vi suggerisco di fare vostro questo CD. Complimenti alla band e alla My Kingdom Music che ha creduto da subito in loro.
(Danny Boodman - Dicembre 2009)

Voto: 8


Contatti:
Sito En Declin: http://www.myspace.com/endeclin

Sito My Kingdom Music: http://www.mykingdommusic.net/