EA
Ea II
Etichetta: Solitude Prod.
Anno: 2009
Durata: 48 min
Genere: funeral doom
Sono passati tre anni da quando gli Ea hanno pubblicato il loro primo
album, "Ea Taesse" (la cui recensione è presente nei nostri archivi),
ma l'alone di oscurità che contraddistingue il gruppo da sempre, non si
è affatto dipanato. Poche cose si sanno sugli Ea: sono americani, ed
"Ea II" è il loro secondo lavoro. Si sa anche che i due dischi non sono
stati preceduti da alcun demo. Per il resto, tutto è avvolto dal
mistero. Si pensa che sia un gruppo, e non una one-man-band. Inoltre,
gli Ea fanno parte da anni della grande famiglie della Solitude,
un'etichetta il cui nome è garanzia di qualità. E, in effetti, "Ea
Taesse" si era dimostrato un gran disco. In tre tracce, gli americani
avevano dato vita ad un universo fatto di malinconia e paesaggi
notturni, capaci di toccare l'animo dell'ascoltatore.
Con "Ea II", il gruppo non è certo tornato sui suoi passi. Anzi,
ha estremizzato in un certo senso la sua proposta. Nonostante i 48
minuti circa di durata del CD, il disco è suddiviso in sole due tracce,
questa volta senza titolo. E, come al solito, nel libretto non c'è
traccia dei testi. Anzi, è ripetuta la stessa affermazione già stampata
sul libretto precedente: "Ea
è basato sui testi sacri delle antiche cività. Questi testi sono stati
scritti utilizzando la lingua morta ricreata sulla base dei risultati
ottenuti dalle ricerche archeologiche. Ea sono le voci degli antichi
che ci hanno raggiunto attraverso i secoli".
Queste parole evocative sono l'unica scritta che compaia in un artwork
tra l'altro molto scuro, dove si intravedono appena delle forme
azzurrine. Sembrano radiografie, anche se l'immagine di copertina è
molto meno definibile. Come al solito, comunque, gli Ea non ci
comunicano alcun dato: nè formazione, nè studi di registrazione, nè
ringraziamenti. Niente di niente. Silenzi su silenzi.
La musica proposta dal gruppo, non si differenzia eccessivamente
da quella presente nel disco precedente. Ci troviamo di fronte ad un
funeral doom atmosferico, evocativo, e tremendamente dilatato. Non si
tratta di un ascolto facile. Già il funeral doom, in sè, è un genere
ostico. In più, gli Ea non concedono all'ascoltatore alcun appiglio. La
musica prosegue sempre per la sua strada, e dev'essere l'ascoltatore a
cedere ed a lasciarsi trasportare. Non si può pretendere che gli Ea
vengano incontro ai nostri gusti ed alle nostre esigenze. La loro è una
musica introspettiva, una colonna sonora per le nostre meditazioni. Ed
è un ascolto che richiede impegno. Bisogna sentirsi in grado di
affrontare questo lungo viaggio tra le note lunghissime ed i tanti
silenzi. Le note vengono dilatate allo spasimo, così come il ritmo. Non
esiste un vero e proprio dinamismo in questa musica, nonostante
l'indubbia potenza, evidente soprattutto nelle bordate di chitarra. Le
due composizioni presenti in "Ea II" sono più simili a composizioni
ambient potenziate, dove a sequenze di note seguono altre sequenze,
dove i suoni si stratificano, sommandosi l'uno dopo l'altro, e
viceversa. La voce, un gutturale profondo, colora i vari passaggi. Ma
che il linguaggio utilizzato sia una lingua morta o una lingua viva,
questo è indifferente, perchè le parole sono francamente
incomprensibili. La voce è semplicemente un altro orpello
dell'arrangiamento, il vero punto di forza di questi americani. La
scelta dei suoni, il vari strumenti che si inseriscono al momento
giusto, le esplosioni di suono seguite dagli improvvisi silenzi, le
note solitarie, l'organo maestoso e sacrale, le tastiere invadenti...
tutti questi particolari, rendono la musica degli Ea veramente
interessante. Perciò, occorre apprestarsi all'ascolto di questo CD con
una mentalità aperta, e con l'attenzione sveglia. Perchè sarebbe
riduttivo ascoltare "Ea II" solo come sottofondo. La musica di questa
band è davvero buona e piacevole, e può evocare veramente sogni e
visioni. Bisogna soltanto capirla, imparare a "sentirla" ed a
"viverla".
Nella mia recensione del loro album precedente, avevo affermato
quanto quello fosse un "disco da vivere". Ecco, la stessa cosa vale
anche per questo "Ea II". Non è un passatempo, nè i 48 minuti del CD
sono puro intrattenimento. Qua la musica richiede attenzione, richiede
che l'ascoltatore si pieghi al suo volere. Bisogna essere pronti ad
accoglierla. Ragion per cui, per la seconda volta, non posso che
complimentarmi con questa band e con la Solitude. un disco difficile,
ma che darà grandi soddisfazioni a chi riuscirà a seguirlo fino in
fondo: al termine, imparerà ad amarlo.
(Hellvis - Agosto 2009)
Voto: 8
Contatti:
Mail Solitude Prod.: info@solitude-prod.com
Sito Solitude Prod.: http://solitude-prod.com/