DRAGONIA
Blood, Will And Soul

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 53 min
Genere: epic/power/heavy metal con elementi estremi e prog


I Dragonia sono un gruppo molto noto in Toscana, attivo dal 2002. La band è nata da un'idea di Massimo "Dragozona" Menichetti, in precedenza attivo con gli Evil Zone, con i quali ha pubblicato un demo. Anno dopo anno, Massimo ed il suo gruppo hanno dovuto districarsi tra tante difficoltà, ma senza perdersi mai d'animo. Anzi, i Dragonia si sono distinti in numerosi concerti, partecipando anche alla realizzazione di alcune compilation.
"Blood, Will And Soul" è l'album d'esordio dei Dragonia, ed il suo titolo sembra testimoniare la lunga gavetta del quartetto, ma anche la soddisfazione per aver tagliato questo traguardo con le proprie forze, con "sangue, volontà ed anima" appunto.
La copertina del disco rappresenta una città spettrale, con tanto di grattacieli disabitati e devastati. In primo piano, ma anche sullo sfondo, si possono vedere delle figure umane, che sembrano quasi delle statue greche. Non si capisce però se siano effettivamente uomini nell'atto di pietrificarsi, o piuttosto statue che stiano prendendo vita.
Il libretto, di dodici pagine, contiene tutti i testi, le foto dei musicisti, qualche altra immagine e una vera e propria carrellata di ringraziamenti. Tra l'altro, i Dragonia hanno ringraziato un numero poderoso di band toscane, a riprova dello spirito di supporto relativo alla scena di quella regione.
"Blood, Will And Soul" è stato registrato nello studio del gruppo, tra il settembre del 2007 ed il settembre del 2009. La formazione che ha inciso il CD consiste in Massimo Menichetti alla chitarre (6, 7, 8 corde... però!) ed alla voce pulita, Marco Menichetti al basso ed al growling, Lorenzo Coppola alle tastiere, ai sintetizzatori ed ai cori, ed infine da Filippo Ferrucci alla batteria.
"My Blood" apre il disco in maniera violenta, grazie al suono esplosivo dei nostri, accentuato da accordi minacciosi e da un suono d'assieme davvero cupo. Quando interviene la voce pulita e potente di Massimo, il ritmo si fa più moderato, sebbene la canzone non perda nulla in quanto a grinta. Lo spirito di questa canzone, a conti fatti, è schiettamente heavy metal. La tradizione del genere è tenuta in gran conto, sebbene talvolta venga decisamente aggiornata dall'utilizzo di elementi più estremi, quali il growling di Marco ed una certa pesantezza in sede d'arrangiamento. Si segnala anche una forte tendenza al progressive, molto evidente in occasione del bell'assolo di tastiera. Parecchio varia nella sua struttura, "My Blood" è un classico esempio della creatività artistica dei Dragonia, e del loro songwriting stilisticamente ibrido.
"Gods Wish You To Die" è una canzone che avevo già avuto modo di ascoltare in una delle compilation intitolate "Invasione Totale" (non è l'unica, in questo CD: lo stesso discorso vale anche per "Forever Night" e "Ti Ucciderò"). Occupa il secondo posto nella tracklist e, come minutaggio, dura circa la metà della canzone d'apertura (sui quattro minuti, quindi). Anche in questo caso, è evidente il gusto di questi toscani nel mescolare elementi provenienti dai sottogeneri più disparati del metal. Ad esempio, le prime battute della strofa, con la voce in gutturale in primo piano, sembra suggerire scenari quasi gothic/death, salvo poi ritornare su territori più heavy con l'intervento dei vocalizzi puliti. Successivamente, tutto si complica, portando nuovamente in auge il lato più prog del quartetto. Insomma, questi sono i Dragonia: un gruppo eclettico, che cerca la sua identità musicale ispirandosi alla scena metal nella sua accezione più ampia. Grazie al songwriting attento e (credo) selettivo, i Dragonia riescono a dar vita a canzoni mai scontate o lineari, ma pur sempre scorrevoli e perfettamente fruibili. "Gods Wish You To Die" è un perfetto esempio della poetica musicale del gruppo di Firenze.
"Days Of Sorrow", introdotta da una batteria furiosa, coinvolge subito l'ascoltatore, spingendolo ad un headbanging forsennato. Il timbro fiero di Massimo riesce ad evocare sensazioni eroiche, grazie anche ad una melodia adeguata, che potrebbe trarre ispirazione da certo epic, o più facilmente dal power. Ovviamente, i musicisti non perdono l'occasione di mettere in mostra il loro potenziale tecnico: si ascoltino, in particolare, le varie "coloriture" operate dalla tastiera e dalla chitarra. Qualche passaggio di "Days Of Sorrow" mi ha ricordato i Labyrinth, ma in versione più arrabbiata e virile. Il brano in questione è una delle canzoni meno eclettiche dei Dragonia, tutta tesa com'è ad esprimere al meglio il proprio tiro ed il suo potenziale evocativo.
I tuoni e lo scrosciare della pioggia introducono "Rise Far Away", le cui battute iniziali, con la voce che sussura sulle note del pianoforte, donano al tutto una dimensione introspettiva. L'arrangiamento si fa poi più corposo, mentre Massimo si lancia in un'interpretazione sentita, dimostrando una sincera sensibilità artistica. A seguire, una pausa, ed il gruppo interviene al gran completo, accompagnando però il gutturale di Marco. In tale occasione, riecco farsi vivi i fantasmi gothic/death, presto dissolti però dal ritorno della voce pulita. Ma questa "Rise Far Away" è una continua sorpresa: in essa c'è spazio per alcuni corettini epici, per un assolo di chitarra esteticamente vicino a certi Pink Floyd, e per le immancabili incursioni nel prog. E, pensate un po', tutta questa carne al fuoco non penalizza minimamente la scorrevolezza del brano. Certo, alcuni accostamenti possono sembrare un po' forzati ma, ahimè, non si può avere proprio tutto dalla vita!
"Crying Hero (Winds Of Madness)" è, con i quasi otto minuti di durata, la canzone più lunga del CD dopo "My Blood". In questa canzone, le due anime principali dei Dragonia, quella classica e quella estrema, dimostrano nuovamente di saper andare a braccetto alla perfezione. Il ritmo non punta mai sulla velocità, ed il quartetto dimostra di voler evocare sensazioni ed emozioni. Questo tramite l'usuale linguaggio variegato, che lega indissolubilmente certo gothic/death melodico alle forme tradizionali del metal. E' una prova schietta e lineare, che può essere apprezzata al meglio solo dopo alcuni ascolti, grazie ai quali è possibile cogliere le varie finezze dell'arrangiamento.
"Hate": un titolo che è tutto un programma! Una nota: il riff iniziale è davvero figo! Specificato questo, posso dire che l'odio citato nel titolo è espresso tramite il solito stile eroico e risoluto, ed una melodia capace di aperture davvero ariose. Eh sì, il gruppo non è mai scontato, anche se la loro non è una proposta per tutti. In effetti, alcuni "defender" del metal più classico, o gli amanti del progressive puro, solitamente si dimostrano piuttosto ostili all'utilizzo del gutturale e degli elementi più estremi del genere. Lo stile ibrido dei toscani, direi "eretico" per alcuni, potrebbe rappresentare un ostacolo difficile da superare. Quindi, la musica dei Dragonia richiede un certo grado di apertura mentale, per poter essere apprezzata completamente.
Siamo arrivati alla "remixed version" di "Dragonia". Non ci si faccia trarre in inganno dalla delicata introduzione del pianoforte: "Dragonia" si presenta con una serie di conflagrazioni sonore, che spianano la strada alla grande interpretazione del cantante, sostenuta da un accompagnamento virile e con molto mordente. Il ritornello epico ed anthemico, ruffiano ed azzeccatissimo, non può che scaldare i cuori degli ascoltatori! I fiorentini non hanno intitolato questo pezzo a caso: la grinta del suo songwriting, il suo potenziale evocativo giustificano appieno il nome di "Dragonia". Un brano simbolo, un classico, che però si concede anche una sezione strumentale pinkfloydiana, con la chitarra acustica in primo piano. Tanto per ricordarci quanto il quartetto sia allergico alla banalità. Bellissimo episodio!
"Forever Night", che ho già commentato su Shapeless Zine nella mia recensione di "Invasione Totale Vol.3", è un altro classico brano alla Dragonia. Diciamo che, rispetto ad altri episodi, ha una pesantezza più accentuata. L'alternarsi tra voce pulita e gutturale è emozionante, e lega benissimo con la melodia. Non credo che ci sia altro da aggiungere, anche perchè mi ritroverei a ripetere delle cose che ho scritto in precedenza. Infatti, essendo un brano così schiettamente alla Dragonia, non potrei che riscrivere per l'ennesima volta delle influenze progressive, dello spirito epico e talvolta gotico, e così via. Perciò passo subito a descrivere la canzone successiva.
"Ti Ucciderò" è stata indicata dal gruppo come bonus-track. In origine era apparsa nel primo episodio della compilation "Invasione Totale". E' l'unico episodio dell'album, tra l'altro, con un testo in italiano. E' bello che i Dragonia abbiano scelto di inserire anche questo brano in lingua madre. Da un lato, è una piacevole sorpresa per i fan italiani, ma è anche un diversivo stimolante per gli ascoltatori stranieri. E' sempre un motivo di orgoglio, per me, quando un gruppo dimostra attaccamento al proprio paese. "Ti Ucciderò", pur non puntando eccessivamente sulla velocità, è grintosa e fiera. Come "Days Of Sorrow", anche questa canzone è piuttosto lineare nel suo svolgimento, tralasciando il classico miscuglio di generi dei Dragonia.
"Rainbow Of Feelings", a quanto ho letto nelle note, è dedicata ad un amico del gruppo. La voce di Massimo, sostenuta dal suono avvolgente dei sintetizzatore (che in seguito verrà affincato dal piano) è molto delicata ed ispirata. Tocca i cuori, con una prestazione sentita e commovente. Si tratta di una canzone in crescendo, tutta tesa a comunicare sensazioni agli ascoltatori, senza per questo rinunciare alla sua natura epica. Massimo ce la mette tutta, con una prova carica di feeling, nella quale mette in mostra la sua estensione vocale. E' un po' la loro "A Question Of Heaven" (che, per chi non lo sapesse, è quella canzone fantastica che chiude il disco degli Iced Earth "The Dark Saga").
Spero di non avervi annoiato con questa lunga recensione. In caso aveste avuto la costanza di leggerla fino in fondo, sono pressochè sicuro che apprezzerete questo "Blood, Will And Soul". Infatti, se le descrizioni delle varie canzoni avessero avuto, per qualche motivo, presa su di voi, vuol dire che potreste essere dei potenziali fan del gruppo toscano. Allora, acquistate "Blood, Will And Soul" a 12 euro sul sito del gruppo. Fatelo, piuttosto che scaricare il CD (opzione disponibile, tra l'altro, sempre sul sito MySpace). Perchè i Dragonia hanno bisogno di essere sostenuti. Infatti, spero che questo album sia il primo di una lunga carriera, nel corso della quale il gruppo crescerà e si evolverà.
"Blood, Will And Soul" è un album validissimo, indirizzato a chiunque ami il metal e non abbia la mentalità costretta da rigidi steccati. Le canzoni sono appassionanti, e l'unico difettuccio che mi sento di sottolineare è che non sempre le melodie sono originalissime. Insomma, i Dragonia hanno fatto tanto, ma sono certo, più che certo, che possano fare di più. Per questo, consiglio il disco ai nostri lettori, ma mi tengo un po' strettino di manica con il voto... così che i Dragonia si sentano spinti a liberare totalmente il proprio potenziale, esprimendosi con un linguaggio personalissimo ed azzannando alla gola la scena metal internazionale!
(Hellvis - Gennaio 2010)

Voto: 7.5


Contatti:
Mail: dragozona@tiscali.it
Sito internet: http://www.myspace.com/dragoniaband