DISSECTION (LTU)
Dissected Tapes

Etichetta: Ledo Takas Records
Anno: 2009
Durata: 35 min
Genere: death metal


Con questo CD, l'etichetta lituana Ledo Takas (ben conosciuta dai lettori di Shapeless Zine), ha dato il via ad un'iniziativa interessantissima. Infatti, "Dissected Tapes" è il primo capitolo di una serie di pubblicazioni, ancora tutte da realizzare, intitolate "Lithuanian Metal, The Roots", ovvero "Metal Lituano, Le Origini". Questa idea, la prima di questo genere nel paese baltico, ha una grande importanza storica. Certamente, si tratta di un progetto destinato a raggiungere una piccola nicchia di amatori, e infatti le varie edizioni saranno strettamente limitate. Ma l'intento della Ledo Takas è nobile: alla lunga, queste pubblicazioni rivestiranno un ruolo importantissimo, anzi fondamentale. Salvare i vecchi demo dall'oblio, riproporre nomi quasi dimenticati ad un pubblico più vasto e giovane, è un atto di grande amore che la Ledo Takas rivolge alla scena metal della propria nazione. Questa etichetta si candida dunque non solo come la label lituana più dinamica ed interessante di sempre, grazie al cui lavoro tanti gruppi interessanti si sono fatti conoscere anche nel resto d'Europa (Obtest, Dissimulation, Luctus, Argharus), ma verrà considerata in futuro anche come testimone e guardiana di una tradizione metal piccola ma eroica.
"Dissected Tapes", racchiuso in una copertina semplice ma efficace, raccoglie i due demo dei Dissection, un gruppo di Vilnius attivo dal 1990 al 1993. In realtà, dal 1990 al 1991 la band ha portato il nome di Necropsy, e con questo moniker ha pubblicato il demo "In Front Of The Wall" nel 1991. Data però la sua scarsa qualità, assolutamente lontana dalle realizzazioni successive dei rinominati Dissection, è stato deciso di non riproporlo. I lavori rispolverati dal dimenticatoio sono invece "Suffocating Syndrom" del 1992 e "Pyramid Of Hate" del 1993.
Il libretto, di tredici facciate, contiene biografia e note scritte direttamente dagli ex appartenenti al gruppo, sia in lituano che in inglese. L'artwork è completato, infine, da molte fotografie rare e preziose.
Perchè la Ledo Takas ha esordito in questa iniziativa proprio con i Dissection? Beh, la risposta è semplice. Durante la loro breve attività, i Dissection si sono guadagnati una fama di culto, e molti gruppi successivi ne hanno subito l'influenza. Assieme ai Conscious Rot ed ai Regredior, i Dissection sono stati la punta di diamante del metal estremo lituano nei primi anni 90. Ed è un vero peccato che il gruppo si sia sciolto proprio quando il suo nome stava cominciando a farsi strada negli altri paesi europei. Si pensi soltanto che, nel 1993, l'etichetta olandese Cenotaph Records avrebbe voluto produrre il loro album d'esordio. Purtroppo, presi forse dalle vertigini di una svolta nella propria carriera, ma anche a causa della loro inesperienza, i Dissection hanno perso il treno. E, qualche tempo dopo, il gruppo stesso si è sciolto, trasformandosi in un ricordo ben presente nella memoria dei pochi appassionati.
Ora potrei sospendere qui le mie note relative ai Dissection, passando subito alla recensione delle varie tracce. Ma non credo che, facendo così, renderei giustizia allo storico gruppo lituano. In fondo, le canzoni qui presenti fanno parte del passato. Il gruppo è sciolto, senza speranza di un futuro, a meno che non ci sia un'improbabile reunion. Ritengo però sia utile trarre qualche spunto dalle vicende biografiche dei Dissection. Innanzi tutto, sarebbe sciocco imputare totalmente alla band il suo scioglimento. Sì, forse lo spirito non era così professionale, ma anche i musicisti erano estremamente giovani. Bisogna però considerare che, nel 1991, suonare metal in Lituania non era una cosa tanto scontata. Innanzitutto, non c'era mercato. E poi la tradizione era totalmente underground, più che in altri paesi. Dopo il crollo del regime sovietico, la Lituania è dovuta ripartire da zero. Ed i giovani Necropsy/Dissection hanno deciso di gettarsi sul death metal, che proprio in quegli anni stava toccando i suoi picchi massimi di creatività. Privi di una sala prove, soliti a provare nell'appartamento di uno dei membri della band, senza una vera e propria batteria e costantemente in lite con i vicini, il gruppo ci ha provato. E, stringendo i denti, è riuscito a suonare in qualche locale, a far circolare il proprio nome, a incidere due demo, arrivando quasi ad un passo da un contratto discografico. Bisogna mettersi nei panni e nelle condizioni di quei musicisti per capire gli sforzi e l'importanza di questi pionieri della scena estrema lituana. Tanti gruppi giovani si lamentano per le difficoltà presenti oggidì in Italia o in altri paesi europei. Di fronte ai problemi affrontati dai Dissection, come a quelle sofferti da tutti i gruppi nati dopo il crollo della Cortina di Ferro, tali difficoltà scompaiono. In Lituania mancava tutto: studi di registrazione appropriati, musicisti disposti a suonare metal, locali specializzati, etichette, una qualsivoglia distribuzione, la fiducia stessa della gente. Si doveva partire dal nulla. Negli studi dove i Dissection hanno realizzato i loro demo, suonavano anche altri gruppi autori di musiche diverse. Ogni volta che un brano avrebbe dovuto essere registrato, i Dissection dovevano rimettere i volumi a posto. E le registrazioni dovevano essere realizzate a tempo record, perchè nessuno all'epoca aveva un lavoro vero e proprio. Ragioni per cui, "Suffocating Syndrom" è stato registrato in due giorni, e "Pyramid Of Hate" in quattro o cinque mezze giornate.
Ciò nonostante, "Suffocating Syndrom" e "Pyramid Of Hate" risultano due demo di buon valore. Il primo dei due, costituito dalle canzoni "Abolition", "Inferi" e dalla title-track, propone un death metal tecnico, di ispirazione americana, suonato molto bene. L'unico neo è il gutturale un po' ridicolo del cantante. La qualità di registrazione è però dignitosa, grazie anche al remastering operato da Gints Lundbergs al Phoenix Studio (postumo, realizzato per questa pubblicazione). Per quanto riguarda "Pyramid Of Hate", costituito dai brani "Pyramid Of Hate" (appunto), "In Front Of The Wall", "Oppression", "Life For Lie", "Born To Die" ed "Into The Light", la qualità di registrazione pare leggermente inferiore. Questo però perchè il processo di rimasterizzazione si è rivelato più difficoltoso. Comunque sia, la qualità di questo secondo demo è molto più efficace, grazie a dei vocalizzi più strillati e validi del cantante, e per via di una maggiore attenzione alla melodia. L'influenza dei Death è proponderante, tanto che la poetica musicale di Chuck Schuldiner viene in mente quasi ad ogni battuta. Ciò nonostante, il gruppo dimostra un certo talento, e chissà cosa avrebbe prodotto se la sua storia non si fosse arrestata nel 1993.
A titolo di cronaca, vorrei elencare i nomi dei musicisti che hanno partecipato all'avventura dei Dissection, aggiungendo anche i gruppi nei quali hanno militato, o nei quali sono poi confluiti: Laurynas Sadauskas (voce, poi negli Ossuary), Raimondas Kieras (chitarra - Conscious Rot, Shadowdances), Laimis Zaranka (chitarra - Conscious Rot, Ossuary), Tomas Puodziukynas (chitarra - Spellbound, Ossuary, Icebreaker), Liudas Remeika (basso) e Meinardas Brazaitis (batteria - Ghostorm).
In conclusione, non mi resta che consigliare questo "Dissected Tapes" a tutti i curiosi delle scene europee più piccole, ma anche ai nostalgici del death anni '90. La musica dei Dissection era perfettamente al passo coi tempi, e la qualità dei musicisti era evidente. Se le condizioni non fossero state proibitive, probabilmente il destino del gruppo sarebbe stato diverso. Ma la ristampa dei demo ha reso finalmente giustizia a questa band coraggiosa. Non abbiate paura nell'accostarvi a questa pubblicazione. Non pensate che il fatto di appartenere ad una scena piccola come quella lituana, renda automaticamente i Dissection un gruppo scarsetto. E nemmeno il fatto che abbiano lo stesso nome di un gruppo ben più famoso. Bisogna credere nella bontà di questa iniziativa promossa dalla Ledo Takas, a difesa delle radici del metal lituano. Io, personalmente, ci credo. Voi, fate le vostre scelte. Il prezzo internazionale del CD è comunque di soli 6,50 euro. Perciò, io ci farei più che un pensierino.
(Hellvis - Agosto 2009)

Voto: 7


Contatti:
Sito Ledo Takas Records: http://www.ledotakas.net/