DISARMONIA MUNDI
The Isolation Game
Etichetta: Coroner Records
Anno: 2009
Durata: 49 min
Genere: death metal melodico
Alle volte, può capitare che due individui si perdano di vista per
molto tempo. Anni dopo, le due persone si ritrovano, ma ormai non sono
più le stesse. Tante cose sono cambiate nel frattempo. E questa è un
po' la situazione che mi trovo a vivere nel recensire "The Isolation
Game", il nuovo album dei torinesi Disarmonia Mundi. Infatti, Shapeless
Zine e Disarmonia Mundi si erano già incontrati, in un lontano passato.
All'epoca, il gruppo era una realtà emergente, una promessa
dell'underground. Era il 2002, l'anno di "Nebularium", il loro ottimo
album d'esordio. Una recensione, un'intervista e poi le strade della
zine e del gruppo si sono divise. Per anni.
E' un po' ovvio che la vicenda sia andata così. Infatti "Fragments Of
D-Generation", l'album del 2004, è esploso come una supernova nel
panorama death melodico italiano. Ed i Disarmonia Mundi si sono
ritrovati d'un colpo, e meritatamente, tra i gruppi che contano. Non
che fossero la prima band italiana a proporre questo tipo di musica ma,
tra le tante, i torinesi erano senz'altro gli epigoni più credibili dei
maestri svedesi. Tutto questo ha avuto luogo un attimo prima che tale
scena musicale venisse invasa da clichè e ripetizioni a non finire. Di
conseguenza, i Disarmonia Mundi hanno abbandonato gli angusti confini
dell'underground. Per estensione, come accade sempre, le strade tra
Shapeless, una webzine dedita alla musica più nascosta, ed il gruppo
ormai famoso si sono inevitabilmente separate.
Nel 2006 il gruppo è tornato sulle scene con "Mind Tricks", un lavoro
che non ha ottenuto i medesimi riscontri entusiasti di "Fragments Of
D-Generation". Sicuramente era finito l'effetto sorpresa, ma più
probabilmente è stata la saturazione della scena, ingombrata da miriadi
di gruppi inutili, a penalizzare eccessivamente un disco comunque più
che dignitoso.
Nel 2009, il gruppo piemontese ha poi pubblicato il MCD "The
Restless Mirror", per la Coroner Records. Questo MCD è uscito anche
accoppiato alla ristampa dell'album d'esordio "Nebularium".
A seguire, i Disarmonia Mundi sono tornati su full-length con "The Isolation Game", preceduto dal singolo "Perdition Haze".
La formazione che ha inciso questo CD è quella tradizionale: il
mastermind Ettore Rigotti si è occupato di tutti gli strumenti e dei
vocalizzi puliti; Claudio Ravinale è invece il cantante principale.
Come al solito, a questo lavoro ha contribuito l'ospite fisso Björn
"Speed" Strid, il noto cantante dei Soilwork. In più, qualche assolo di
chitarra è stato realizzato da Olof Mörck dei Nightrage. Ettore si è
occupato inoltre della produzione di questo CD, alla The Metal House:
il risultato è stato come al solito validissimo.
La copertina di "The Isolation Game" ci mostra una strana
creatura, quasi lovecraftiana, che sta allungando un dito. Su questo
dito è appoggiata una farfalla. L'illustrazione è davvero molto bella.
Andando al dunque, questo CD contiene tredici tracce per un totale
di 49 minuti di musica. Ed è un disco di notevole spessore. Come di
consueto, il CD è impeccabile da tutti i punti di vista: produttivo,
strumentale e così via. I suoni sono esplosivi, gli arrangiamenti
intelligenti e le melodie di facile presa. La collaborazione tra i tre
artisti è pienamente soddisfacente, ma è come al solito il lavoro di
Ettore a destare più ammirazione. Questo musicista è dotato davvero di
un grande talento, e sà inoltre come trattare la materia denominata
"death melodico": ne conosce tutti i segreti, ed è in grado di
plasmarli a piacere. Infatti, anche solo un ascolto superficiale di
"The Isolation Game", mette bene in chiaro quali siano le differenze di
qualità tra i Disarmonia Mundi ed una band death melodica qualsiasi.
Purtroppo, essendo il gruppo un fiero portabandiera di questo
sottogenere del metal, ne porta con sè sia i pregi che i difetti. Ed il
difetto principe del death metal melodico di matrice svedese, è quello
di una innegabile carenza di creatività in ambito melodico. Per quanto
la cosa possa sembrare paradossale, questo stile musicale da anni non
riesce più a sfruttare tutto l'ampio potenziale che la melodia potrebbe
mettere a sua disposizione. Troppo spesso infatti i giri armonici che
stanno alla base delle melodie, e tante trovate d'arrangiamento,
ripetono le stesse idee fino alla nausea. Per dirla in soldoni, se una
melodia inizia il la minore, è molto probabile che l'accordo successivo
sia un fa. Raramente si avvertono melodie sghembe, o in maggiore.
Insomma, le idee originariamente espresse dai pionieri di Gotheborg,
sono state ripetute fino allo sfinimento dai gruppi successivi. E
mutuate addirittura dal metalcore moderno, che a volte sembra più che
altro una specie di death melodico suonato da gruppi non svedesi.
Perciò, nel songwriting dei Disarmonia Mundi fanno capolino tanti,
tantissimi di questi clichè. E penso che sia una cosa inevitabile,
visto che a quanto pare è impossibile suonare death metal melodico
senza effettuare certe scelte compositive. Per fortuna, dato che Ettore
è una persona intelligente, ha anche tentato di allargare i propri
orizzonti musicali. Ed è sintomatico che la traccia di apertura del CD,
"Cypher Drone", sia abbastanza distante da questi clichè. Innanzitutto,
è notevole l'utilizzo di una fortissima componente elettronica;
inoltre, la melodia non scade nell'utilizzo delle consuete successioni
armoniche, ma ha uno sviluppo freddo e contenuto. Il risultato finale è
quello di una canzone cyber death dalle avvincenti alternanze tra
strofe e ritornelli. Fuori dagli schemi è anche la penultima
composizione, "Digging The Grave Of Silence", violentissima e più
vicina agli Strapping Young Lad di "City" che al death svedese
tout-court. Per il resto, comunque, "The Isolation Game" non si
allontana tanto dai territori sicuri del death melodico, e ne ripropone
come ho scritto prima pregi e difetti. Proprio la title-track è un
esempio di quanto sia penalizzante, in termini di prevedibilità, il
rispetto di certi canoni melodici. Fortunatamente, "The Isolation Game"
presenta più pregi, che difetti. Anche perchè il songwriting dei
Disarmonia Mundi è vario e vivace, e gioca su ritmiche e riffing
piuttosto creativi. Si ascoltino ad esempio l'ottima "Perdition Haze",
il cui riff iniziale è davvero cazzuto, o "Losing Ground". O ancora la
violenza cieca di "Blacklight Rush". Questi episodi sono davvero
intriganti, e mostrano quanto sia grande il potenziale dei Disarmonia
Mundi. Si notano inoltre dei tentativi di allargare il proprio
linguaggio musicale. Ahimè, questi tentativi sono spesso castrati dalla
necessità di non distaccarsi troppo dai dogmi del death metal melodico
di matrice svedese. E questa è la cosa che mi fa più innervosire.
Ettore Rigotti è un signor compositore, ed un musicista provetto. Ha
talento, questo è innegabile. Mi chiedo perciò come mai debba
rinchiudere il suo talento in una gabbia di stilemi, già adottati da
altri gruppi in altri momenti. Secondo me, i suoi Disarmonia Mundi
dovrebbero evolversi in direzioni più varie ed indipendenti. Il
potenziale c'è, si avverte. Ed è un peccato che tutto resti limitato a
questo. Ormai lo sappiamo tutti che i Disarmonia Mundi sono dei
campioni del death melodico. E' ora quindi che tentino veramente di
ritagliarsi uno spazio tutto loro. Dovrebbero credere maggiormente nel
loro talento, e tentare melodie più sghembe, giri di accordi meno
usuali. E' ora che siano loro ad imporre il loro stile. Sono
convintissimo che fare questo sia in loro potere.
(Hellvis - Aprile 2010)
Voto: 7.5
Contatti:
Sito Disarmonia Mundi: http://www.disarmoniamundi.com/
Sito Coroner Records: http://www.coronerrecords.net/