DHOS
Die Hard Outlaw Society

Etichetta: UK Division Records / Alkemist Fanatix
Anno: 2009
Durata: 28 min
Genere: hard rock/alternative/indie rock con forti componenti elettroniche


I Dhos si sono formati a Bologna nel 2005, da un'idea di Yuri Testi e Laura Masi. Con l'aiuto di Mauro Gherardi, pochi mesi dopo la sua formazione, il gruppo ha realizzato ed inciso le sue prime tracce. Qualche tempo dopo, Nazario Laurito ha rilevato il posto di Mauro in seno al gruppo. Con questa nuova formazione, i Dhos sono tornati negli studi Bebop dove, sotto la supervisione di Enzo Setteducati, hanno registrato dei nuovi pezzi. Queste ultime composizioni, insieme ad altre registrate in precedenza, hanno dato vita all'album d'esordio dei bolognesi, il cui titolo è la spiegazione dell'acronimo Dhos: "Die Hard Outlaw Society". Nella realizzazione di questo lavoro, Yuri ha cantato e si è occupato del basso, Laura ha suonato le chitarre e Nazario la batteria. In tre canzoni ("Soul In Black", "Butterfly" e "D.dance") la batteria è suonata da Mauro Gherardi.
La copertina, in bianco e nero, ci mostra il primo piano di una mano che regge un bicchiere. Si vede inoltre la fibbia di una cintura decorata da un asso di picche. Il libretto, di otto facciate, contiene solo le informazioni relative alle varie tracce ed alla registrazione, nonchè i ringraziamenti. Sono poi presenti le fotografie dei volti dei tre musicisti.
"Die Hard Outlaw Society" dura poco meno di mezz'ora, suddivisa in otto tracce.
Si parte con "Soul In Black". Si tratta di un brano molto dinamico, arricchito e deformato da effetti vari ed una consistente componente elettronica. Il basso pulsante e la batteria precisissima e creativa, sorreggono una chitarra a volte energica, a volte oscura. Il lavoro delle sei corde tradisce delle (involontarie?) influenze dark. Dietro al microfono, Yuri dà vita ad una melodia semplice e diretta, perfettamente funzionale al brano.
"Butterfly" è una canzone lenta e strisciante, ed è in possesso di un fascino polveroso e cupo, soprattutto in occasione della strofa. Il ritornello è invece più melodico ed aperto. E' comunque estremamente diversa dall'opener "Soul In Black". L'arrangiamento perfetto, fa sì che la musica penetri nel sangue. "Butterfly" potrebbe funzionare nel repertorio dei Monster Magnet più recenti. Grande pezzo, dalle forti suggestioni stoner: funzionerebbe benissimo come colonna sonora per un nuovo capitolo della serie "Dal Tramonto All'Alba", eheh! Ah, una curiosità: la voce di Yuri mi ricorda sovente quella di Beck Hansen: curiosa, questa cosa!
"Traffic" è un intermezzo elettronico, che spiana la strada a "Perfect Day". Questa canzone dimostra tutto il dinamismo del trio, e conferma la scelta sempre curata dei suoni. Si possono avvertire le influenze dei Nine Inch Nails più commerciali, con qualche richiamo ai White Zombie. Influenze queste riconosciute dal gruppo stesso. E' curioso come i Dhos uniscano dei riff molto American-style ad altri più originali e particolari. Inoltre, la componente elettronica lega sempre alla perfezione col resto dell'arrangiamento. "Perfect Day" è un'altra canzone di grande spessore, acida come non mai.
"D.Day" continua sulla falsariga di "Butterfly" e "Perfect Day", grazie a ritmiche mai velocissime ma sempre avvincenti. Inoltre, in quest'occasione è presente anche un'armonica a bocca, tanto per ricreare un'atmosfera da "frontiera". La canzone poi accelera, assumendo dei connotati alla Motörhead molto gradevoli. In questo caso, gli spettri stoner e hard rock sono estremamente evidenti, tanto che la canzone risulta essere davvero torrida e comunicativa. Alla faccia dell'elettronica, ahah. Buon connubio di stili e generi.
"No Answers" lascia da parte la pesantezza, e si esprime con un'agilità inusitata. Un prova che evidenzia il lato più rock e meno hard dei Dhos. Il marchio di fabbrica resta comunque intatto. C'è anche un bel coretto femminile, che arricchisce l'arrangiamento e conferma come il trio non sia mai a corto di idee. Vivace.
"Dark Core" è un altro intermezzo, che ci permette di rifiatare prima della conclusiva "Is It Cruel?". Questo brano nervoso ci riporta sui consueti territori musicali a metà strada tra White Zombie e i Monster Magnet post-"Powertrip". Come "No Answers", anche "Is It Cruel" non punta molto sulla pesantezza, ma piuttosto su un'agilità tipicamente rock, forse anche prog. Si avverte comunque un retrogusto settantiano. L'abilità musicale dei nostri è indiscutibile, e questo garantisce al trio una gamma espressiva davvero impressionante.
"Die Hard Outlaw Society" è un disco d'esordio molto, molto interessante. Non è un'opera epocale, ma è originale e merita di essere promossa e conosciuta dal maggior numero possibile di ascoltatori. Credo che a molti potrà piacere. Inoltre, getta le basi per una carriera futura che, sono pronto a scommetterci, sarà ricca di episodi notevoli e sempre più interessanti.
Siete invitati tutti a conoscerli direttamente nel loro sito di MySpace, al seguente indirizzo: http://www.myspace.com/dhosband.
(Hellvis - Gennaio 2010)

Voto: 7.5


Contatti:
Mail Dhos: info@dhos.eu
Sito Dhos: http://www.dhos.eu/

Sito UK Division Records: http://www.myspace.com/ukdivision

Sito Alkemist Fanatix: http://www.alkemist-fanatix.com/