DEPRAVITY (FIN)
Silence Of The Centuries
(MCD)
Etichetta: Adipocere Records
Anno: 1993
Durata: 21 min
Genere: death metal
Dopo il buon debutto su 7" intitolato "Remasquerade", i Depravity hanno
registrato due canzoni, "Phantasmagoria" e "Sleepy Ocean", la prima
delle quali ha anche dato il titolo al nuovo demo. Le stesse sono poi
state riprese nel MCD "Silence Of The Centuries", uscito nel 1993. Si
tratta dell'ultima fatica del gruppo, che si è sciolto prima di
riuscire a raggiungere il traguardo di un full-lenght.
Il MCD si presenta con una copertina carina, dipinta a mano: delle
creature dalle sembianze umane, bluognole, stanno soccombendo
sofferenti in un mare, avvolte da una leggera nebbia. Sullo sfondo,
un'enorme luna piena illumina la scena. Una misteriosa figura nera è
seduta sulle rocce: il suo profilo, in ombra, è distinguibile proprio
osservando la luna.
Il libretto è di appena quattro facciate e riporta una foto del gruppo e il testo di "Silence Of The Centuries".
Per quanto riguarda la formazione, va registrato un avvicendamento:
il cantante Petro è stato sostituito da Martti. A detta del gruppo,
Petro non era così coinvolto dalla musica death, per cui è stato
allontanato. Stilisticamente, però, i due cantanti si assomigliano
molto.
Il MCD contiene cinque canzoni, alcune già pubblicate in precedenza.
Si parte con la title-track, un brano grintoso e diretto. La
distorsione ricorda molto i Dismember, ma la musica è più atmosferica e
ombrosa. Un'aura mistica aleggia nelle parti lente, suggellate da un
ottimo assolo. Se il problema più grosso che i Depravity avevano
incontrato nel 7" riguardava i frangenti veloci, che non si
amalgamavano con il resto, qui sembra che il gruppo sia riuscito ad
arginarlo alla grande, riuscendo a comporre in maniera più compatta e
coerente.
"Sleepy Ocean" è introdotta da un riff doom, ma la canzone non
tarda a velocizzarsi. Le ritmiche, comunque, non sono mai troppo
sostenute: si alternano i tupa-tupa della strofa con la doppia cassa
del ritornello, per poi subire un rallentamento nel momento in cui
subentra l'assolo, anche in questo caso lento e melodico. Una vera
perla che impreziosisce la composizione.
La nuova versione di "Remasquerade" fa bella figura al centro
della scaletta. Il suono swedish si intona bene con l'alone spettrale
del pezzo. La voce cavernosa, riverberata, sembra provenire da un
cunicolo all'interno di una montagna, tanto è terrificante e oscura.
"Phantasmagoria" non tradisce gli schemi e le scelte compositive
del quintetto. Tempi funerei, accelerazioni mai esagerate, aggressività
mista alla voglia innata di dipingere scenari notturni e di grande
suggestione sono tutti elementi comuni alle cinque canzoni qui
presenti, e anche in questo caso si trovano in perfetto equilibrio.
Chiude il CD un brano nuovo, "Vacuum Of Thoughts", uno splendido
esempio del talento dei Depravity. Il pezzo è pesante, soffocante, si
anima soltanto con l'intervento della chitarra in fase solista, per poi
farci sprofondare nel regno dei morti con l'ingresso di una tastiera
funerea, che ci regala un break letteralmente da brivido. Anche il
finale non è da meno, avvolgente quanto un drappo funebre.
"Silence Of The Centuries" è un MCD tutto da ascoltare, da
assaporare soprattutto in compagnia del buio, magari nelle piovose
notti d'autunno. Non è un prodotto indirizzato per forza agli amanti
del death, perché si rivela molto accessibile, di facile presa e
soprattutto coinvolgente. C'è una buona dose di melodia nelle canzoni,
soprattutto negli assoli, ma è una melodia che non stanca, perché usata
esclusivamente per creare atmosfere lugubri e oscure. Le canzoni sono
strutturate in maniera semplice ma intelligente, scorrono fluide pur
variando di registro: si alternano momenti lenti ad altri più diretti e
arrabbiati, il tutto con una buona continuità. L'originalità non è
l'arma vincente dei Depravity, ma la sua carenza non si fa sentire.
Purtroppo questo MCD ha segnato anche la fine del gruppo. E' un
piccolo pezzo di storia che sta diventando sempre più ricercato da fan
e collezionisti. Eppure, nonostante sia stato pubblicato molti anni fa,
l'Adipocere Records ce l'ha ancora in catalogo, ad un prezzo ridicolo
(2 euro!). Con una spesa irrisoria, dunque, siete in grado di
procurarvi la parte principale della discografia dei Depravity, ovvero
questo MCD e il precedente 7".
(BRN - Agosto 2010)
Voto: 8.5