DEAFLOCK
Reality Of False Pasts

Etichetta: KJMS Records / Alkemist Fanatix
Anno: 2008
Durata: 40 min
Genere: thrash metal


La passione per un genere come il thrash che, seppur ormai datato, risulta negli ultimi anni inflazionato a causa della moltitudine di band che si sono affacciate ad esso, presuppone un ovvio processo di "selezione naturale", dove la spunta chi riesce a proporsi offrendo una spiccata personalità, un prodotto old school ma nel contempo fresco; ciò almeno per quel che concerne le situazioni più underground, visto che molte realtà alla "ribalta" vivono spesso una fama fin troppo superiore a quella che spetterebbe loro di diritto, forti di un passaparola e di uno status di prodotto "alla moda", o poco più.
I Deaflock appartengono ad una categoria ibrida, scoprendo molte carte in tavola da giocare, ma non riuscendo a liberarsi del tutto da certi cliché troppo abusati, finendo per scadere in quella banalità che difficilmente riesce a raggiungere la testa (ma soprattutto il cuore) della gente, in particolare per la proposta che risulta piuttosto omogenea e poco variegata. La band nasce nel 2000 da un'idea di Junichi Hayakawa (chitarra), a cui va affiancandosi Koichiro Sugimoto (voce) solo nell'ottobre 2002. Non si fa cenno ai membri restanti nella scarna biografia che si può trovare in rete, ma si parla di attività live che prende il via nel marzo 2003, e successivamente la prima produzione in studio, il demo self-titled "Deaflock" che risale al 2004. Alcune partecipazioni a compilations precedono e seguono l'uscita di "Reality Of False Pasts", debutto per il combo ed oggetto di recensione, uscito ormai due anni or sono; la copia in mio possesso risulta prodotta dalla KJMS Records, mentre una nuova release risale allo scorso agosto 2009 a cura dell'americana Arctic Music Group.
Sono 8 i brani in cui si articola il lavoro, per un minutaggio finale di ben 40 minuti, un timing piuttosto corposo per gli standard del genere; "Disappear" sancisce l'inizio delle danze, una sorta di tributo ai primissimi Exodus, quelli di "Bonded By Blood" per intenderci, così come la successiva "Shock", con echi e rimandi a Testament ed Anthrax degli anni d'oro. "Metal" (ecco che incomincia a palesarsi l'estrema inventiva dei Deaflock per quanto riguarda i titoli, N.d.P.) non regge il confronto con gli altri brani, quando avrebbe dovuto vestire funzione di inno; "Machine", "Survival" e "Reborn" non cambiano di una virgola il discorso musicale, una sorta di punto d'incontro fra il thrash ed il death vecchia maniera, ma che ancora una volta non presenta quella marcia in più per lasciare davvero un segno indelebile. "Sinner" può essere indicata come la composizione migliore del lotto, con le sue influenze di scuole Motorhead, thrashcore, ed il suo distinguersi dalle altre per un tentativo di ricerca melodica; e come non meravigliarsi di una lunga ballad posta a sancire il termine del cd a nome "Black Fog"? Non c'è infatti da stupirsi, considerato che nel suo svilupparsi ritorna immediatamente agli standard del thrash... non fosse che ancora una volta si ha un cambio di coordinate, riprendendo la ballad da dove era stata abbandonata; un brano che riesce nell'intento di spiazzare l'ascoltatore. La produzione è carente, ma in linea con l'illustre passato del thrash, mentre pessimo in toto è l'artwork del cd, pur non importante ai fini della valutazione.
Intendiamoci, per un supporter del genere, "Reality Of False Pasts" può certamente risultare un album piacevole, riuscendo anche a stupire con lati interessanti; il problema si pone sulla lunga distanza, perché pur essendo un buon lavoro, non riesce a focalizzare l'attenzione per tutta la sua durata, finendo per cedere alla tentazione di limitare l'ascolto esclusivamente alla prima parte del cd. Ciò non toglie che, pur non essendo musicisti di elevata caratura (particolare di limitato interesse, a prescindere dai natali sporchi e minimamente curati del genere stesso), i Deaflock sappiano forgiare brani di senso compiuto; ma d'altro canto, dopo 10 anni d'esistenza, e con una breve carriera discografica alle spalle, ci si sarebbe aspettato passi in più da parte dei nostri. Promossi, ma con riserva ed il minimo dei voti, nella speranza che quei segnali positivi delineatisi in "Reality Of False Pasts" possano essere sviluppati in futuro con più cognizione ed una maggiore consapevolezza dei propri mezzi. Supporto!
(PaulThrash - Aprile 2010)

Voto: 6


Contatti:
Mail Deaflock: deaf-lock.4@kdn.biglobe.ne.jp
Sito Deaflock: http://www.myspace.com/deaflock4

Sito Alkemist Fanatix: http://www.alkemist-fanatix.com/