DARKTRANCE
Beyond The Gates Of Insanity
Etichetta: Bad Mood Man Records
Anno: 2009
Durata: 41 min
Genere: black/dark metal
Ad un anno di distanza dal buon esordio "Ghosts In The Shells", ecco di
ritorno il polistrumentista Dmitry Gubsky ed il suo progetto
DarkTrance, con il nuovo full-length "Beyond The Gates Of Insanity". La
copertina, stampata su carta ruvida, è molto cupa ed è difficile
leggere sia il titolo dell'album che il logo dei DarkTrance.
Rappresenta un corridoio claustrofobico, al fondo di un tunnel. La
medesimo monocromia verde scura è presente sullo sfondo delle otto
pagine del libretto, che contiene il testo della title-track, le
informazioni relative alla realizzazione del CD ed una foto
dell'artista.
Il disco contiene sette tracce per un totale di quarantun minuti
di musica. Una musica deprimente, oscura, a tratti sghemba, capace di
evocare molto bene quella "follia" suggerita dal titolo stesso di
questo lavoro. Stilisticamente, il nuovo disco di DarkTrance non si
differenzia particolarmente dal quello che l'ha preceduto: Dmitry
continua a proporre il suo black metal suicida, lento e fortemente
influenzato dal gothic/doom dei primi anni '90. Al tempo stesso,
l'artista si concede anche delle accelerazioni più consone al metallo
nero, ed arricchisce i suoi arrangiamenti con l'utilizzo di tastiere e
campionamenti, non scevri da suggestioni dark.
Ritornando a "Ghosts In The Shells", disco del 2008, ricordo che
il mio giudizio (tra l'altro, rimando i lettori alla sua recensione,
presente negli archivi di Shapeless Zine) era stato tutto sommato
positivo, nonostante avessi giudicato troppo scontate e derivative
molte delle idee dell'artista russo. Ho comunque attribuito la cosa
alla giovane età del progetto musicale, suggerendo una possibile
mancanza di esperienza.
"Beyond The Gates Of Insanity" ripresenta alla mia attenzione gli
stessi pregi ed i medesimi difetti del suo predecessore. L'artista non
sembra aver fatto tesoro dell'esperienza acquisita, e comincio a
pensare che forse non sia nel suo interesse essere originale o
personale. Probabilmente, Dmitry vuole suonare solo ed esclusivamente
la musica che gli piace, senza alcun desiderio di emergere
dall'underground. Non si spiega altrimenti la natura di canzoni quali
"Halfdrained" o la title-track, che sembrano tratte dalle stesse
sessioni del disco precedente. In queste canzoni l'artista vuole creare
atmosfere di follia e malanno, di tristezza e di disperazione, senza
sorprendere in quanto a creatività. Paradossalmente, proprio queste
composizioni poco creative sono quelle che, alla fin fine, meglio
contrassegnano una continuità nel songwriting di DarkTrance.
Molto soddisfacenti, piuttosto, episodi quali la scurissima "Don't
Want To Miss You", o il black originale e brutale, questa volta sì
personale, di "Shadows Of Spirits". In queste due occasioni, Dmitry
dimostra di avere delle qualità sulle quali dovrebbe assolutamente
puntare. La bontà degli arrangiamenti e l'arguzia del songwriting sono
decisamente al di sopra di quanto comunemente viene accostato alla sua
musica. Anche la conclusiva "Alone" non è male, poichè inserisce nel
solito contesto funereo dell'artista delle variazioni cariche di
malattie mentale.
Mi scuso con i lettori, poichè francamente questo disco di
DarkTrance non mi dà altri spunti per poter continuare la recensione.
C'è poco da scrivere su questo album, che comunque non è male: non ci
sono difetti maggiori, le canzoni sono realizzate con criterio. Peccato
solo che "Beyond The Gates Of Insanity" non aggiunga nulla a quanto già
ascoltato in "Ghosts In The Shells". Il valore dei due album è
praticamente uguale, con picchi di talento e tanti, troppi momenti di
routine. Dovrei dare a "Beyond The Gates Of Insanity" lo stesso voto
del disco che l'ha preceduto: essendo però un'opera seconda, che
avrebbe dovuto presentare dei miglioramenti o delle evoluzioni, mi
trovo costretto a toglierli mezzo punticino. E' importante che Dmitry
cerchi di puntare maggiormente sul talento che ha, che fino ad oggi non
è stato in grado di esprimere al meglio. Alla prossima occasione,
quindi...
(Hellvis - Maggio 2010)
Voto: 6.5
Contatti:
Mail Darktrance: darktranceband@hotmail.com
Sito Darktrance: http://www.myspace.com/darktranceband
Sito Bad Mood Man Music: http://www.myspace.com/badmoodman