DARKSKY
Where Angels Hide

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2010
Durata: 41 min
Genere: progressive metal con influenze gothic


Chi vi scrive aveva già avuto modo in passato di fare la conoscenza dei Darksky, avendo avuto modo di recensire il loro precedente MCD "Crimson Butterfly" proprio sulle pagine di Shapeless. All'epoca (si parla del 2006) mi ero ritrovato alle prese con una buona formazione, dedita ad uno strano mix tra death melodico e prog con un cantato che alternava voci femminili al classico growling. Dopo quattro anni, invece, eccomi a parlare di una band profondamente cambiata, sia a livello di line-up che da un punto di vista musicale. Rispetto a "Crimson Butterfly", infatti, non fanno più parte della band il cantante Alessandro Bertagna e il bassista Marco Banfi: il primo non è stato rimpiazzato, lasciando alla sola Francesca Bos la gestione della maggior parte delle parti vocali (sebbene ci siano degli interventi di voce maschile, affidati ad Andrea Stefanelli), mentre il secondo è stato sostituito da Maria Torelli. In realtà anche rispetto a questa pubblicazione le cose sono cambiate e Maria Torelli ha lasciato il posto a Paolo Sciaresa, mentre la cantante Francesca Bos è stata sostituita da Ilaria Bastianelli (ex-Sleep Of Thetis).
Fatta un po' di chiarezza sugli avvicendamenti in casa Darksky torniamo alla musica e iniziamo a vedere le novità che si possono riscontrare: la band in questo primo full-length autoprodotto alleggerisce in parte il suo sound, dando un taglio più moderno alla sua proposta. La voce di Francesca domina la scena e, non essendo più affiancata dal growling, elimina quel problema che il sottoscritto aveva citato nella scorsa recensione, ovvero di una certa mancanza di amalgama tra i due cantanti. Oltre a questo lo stile del gruppo non ha più molto a che vedere con il death melodico, puntando invece ad un progressive metal non troppo intricato, ben suonato, che strizza l'occhio a certe soluzioni più mainstream e capace di attirare l'interesse di una fetta del pubblico gothic che ama i chiaroscuri tipici del genere.
In tutto questo possiamo dire che ci sia stato un miglioramento? In parte sì e in parte no. Per quanto riguarda i passi avanti, come già dicevo è migliorata la parte vocale del lavoro: le melodie sono curate, Francesca è indubbiamente brava e non si sente affatto la mancanza della seconda voce a duettare, soprattutto su stilemi già abusatissimi. Oltre a questo la band si conferma molto preparata sul piano tecnico e tutte le canzoni vengono suonate senza sbavature, con convinzione e precisione formale. Ecco, per sintetizzare, la forma in generale è migliorata: dall'artwork, davvero ben realizzato, fino alla registrazione professionale, il missaggio curato... Davvero, per essere un'autoproduzione non c'è niente di cui lamentarsi.
Eppure musicalmente mi pare che la band abbia perso qualcosa: la sensazione è che la band abbia voluto prendere una strada troppo ammiccante, un po' furbetta, meno personale e intrigante che in passato nonostante la confezione elegante e lussosa.
Poi i brani di buona fattura non mancano, dall'iniziale "Memento", dotata di una buonissima energia e un'esecuzione impeccabile; oppure la delicata "The Colour Of Dreams", malinconica e avvolgente nella parte iniziale, più ariosa e quasi pop nella seconda parte (anche se la voce campionata non si può sentire...); oppure anche un semplice intermezzo acustico come "Peaceful Place", suonato ottimamente e dotato di grande intensità. Cito anche la riedizione di "Lex Aeterna", già presente anche in "Crimson Butterfly", che già mi era piaciuta in passato.
Insomma, complessivamente il giudizio è ancora una volta positivo e confermo il voto dato al precedente MCD, però ancora non sono abbastanza convinto da alzarlo. Probabilmente questo "Ehere Angels Hide" è da considerarsi più come un lavoro di transizione, che debutta nella forma completa del full-length ma che non rappresenta al cento per cento le potenzialità della band. Vedremo in futuro cosa succederà anche considerando i nuovi cambi di line-up. Seguiamo il lavoro di questi ragazzi e vedremo!
(Danny Boodman - Febbraio 2011)

Voto: 7


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