CRYPTIC TALES
VII Dogmata Of Mercy
Etichetta: Empire Records
Anno: 2008
Durata: 59 min
Genere: black/death sinfonico
A guardarli non sembrerebbe, ma i Cryptic Tale si formano addirittura
nel 1989 in Polonia e da allora hanno pubblicato soltanto quattro
album, i primi tre tra il 1992 e il 1996, suonando una sorta di
doom/death metal, mentre adesso hanno deciso di riprovarci, puntando
questa volta ad un black death melodico e fortemente sinfonico. La
scelta, purtroppo, non si rivela vincente e così ci ritroviamo tra le
mani l'ennesimo gruppo a metà strada tra Dimmu Borgir, Old Man's Child
e look alla Cradle Of Filth: largo quindi a melodie cattive ma non
troppo, chitarre tutto sommato classiche, voce in screaming ben
educata, tante tastiere romantico-gotiche e una batteria che picchia ma
non fa male. Il tutto naturalmente condito di magliettine di rete nera,
gonnoni simil-clericali, zeppe ultra tamarre, borchie a iosa e trucco
grigio cadaverico.
La scrittura, di per sé, non è che sia totalmente pessima: qualche
momento atmosferico c'è, qualche passaggio intrigante anche, e a
livello esecutivo la band non presenta alcun problema, confezionando
una prova professionale e dignitosa, supportata anche da una produzione
curata e all'altezza della situazione. Il problema principale è che un
lavoro così è nato vecchio: questi ragazzi si sono messi a suonare nel
2008 quello che forse avrebbero potuto fare con successo all'epoca
della loro attività negli anni '90, quando un album così avrebbe avuto
senso. Adesso, sinceramente, a chi può interessare, quando gli stessi
punti di riferimento citati sono andati ben oltre la formula qui
presente? Sentire un pezzo come "Purgatory" o "Towards Modern Darkness"
è semplicemente un modo per riproporre una formuletta che ha avuto
successo per un bel po' e che adesso risulta semplicemente sorpassata:
il brutto è che se un album di puro heavy metal ottantiano oggi può
suonare tradizionalista, ma non necessariamente vecchio, uno stile come
questo non ha ancora le carte in regola per ottenere questo status,
vuoi perchè troppo giovane, vuoi perchè troppo modaiolo.
Cosa resta, quindi? La speranza di un songwriting eccelso, che possa
far dimenticare una scelta stilista stanca e appannata. Purtroppo,
però, non è questo il caso dei Cryptic Tales, che, come dicevamo, si
limitano a fare discretamente il loro lavoro, senza cadere in orrori
abissali, ma nemmeno senza brillare di luce propria. Oltre tutto la
band si spinge malauguratamente in composizioni che hanno una durata
media di 8-9 minuti, con punte di 13, finendo per sfinire anche un
ascoltatore volenteroso.
A questo punto, quindi, sarebbe prevedibile una bocciatura a tutto
tondo, ma credo che alla fine una sufficienza riescano a strapparla,
proprio perché la band riesce a ritagliarsi qualche spazio interessante
e a conti fatti gli amanti del genere che non si sono stancati
dell'ubriacatura sinfonica della decade passata potrebbero trovare
appetibile anche un prodotto derivativo come questo. Personalmente non
credo che ci sia molto altro su cui puntare in una situazione del
genere e sono moderatamente certo che questo CD finirà presto a
prendere polvere negli scaffali meno visitati della mia collezione.
(Danny Boodman - Settembre 2009)
Voto: 6
Contatti:
Mail Cryptic Tales: cryptictales@interia.pl
Sito Cryptic Tales: http://www.cryptictales.pl/
Sito Empire Records: http://www.empire-records.com.pl/