CRYPTIC TALES
Anathema
(Ristampa)
Etichetta: Redrum 666 Records
Anno: 2009 (pubblicato originariamente nel 1993)
Durata: 40 min
Genere: death metal
Sebbene qui su Shapeless ci siano altri colleghi che se ne intendono
molto più di me in ambito death metal, mi sono preso l'incarico di
parlarvi di questo "Anathema", primo album dei polacchi Cryptic Tales,
pubblicato originariamente nel 1993 e poi ristampato nel 2009 dalla
Redrum 666. Il motivo è che avevo già avuto modo di parlare di questa
band recensendo "VII Dogmata Of Mercy", ovvero l'ultimo lavoro del
gruppo, che mostra una line-up sensibilmente diversa e, soprattutto,
uno stile ben lontano dagli esordi: se l'album di ritorno sulle scene
dei Cryptic Tales, infatti, era un tentativo nemmeno troppo riuscito di
suonare un abusatissimo death/black sinfonico, "Anathema" invece è un
bel lavoro death metal della vecchia scuola, bello marcio e scassato
nella registrazione, che comunque è di buona qualità, e venato da un
forte carattere europeo (si sentono sicuramente gli Entombed, nel DNA
della band). Non mancano, infine, accenni a rallentamenti doom e
qualcosa di riconducibile al black metal delle origini, che quindi non
lascia stupiti della successiva mutazione del gruppo.
Fatto sta che la band, avendo visto la recensione della sua uscita più
recente, mi ha ringraziato inviandomi anche questa ristampa e così ne
approfitto per parlare ancora di loro, in termini anche più positivi di
quelli usati per "VII Dogmata Of Mercy". Certo, non voglio dire che
quello dei Cryptic Tales fosse uno di quei lavori seminali o
imperdibili per la storia del genere, ma tutto sommato il lavoro di
archivio fatto dalla Redrum 666 non è affatto disprezzabile e credo che
una uscita come questa potrebbe arricchire la collezione degli amanti
del genere, anche solo per il fatto di avere a che fare con un album
molto più spontaneo di molte uscite recenti.
Iniziamo, quindi, ricordando la formazione di allora, ovvero Jaro alla
batteria, Jesus al basso, Peter alla voce e alla chitarre e Giloys alla
seconda chitarra, e iniziamo a dare uno sguardo a queste sei
composizioni: l'album non è lunghissimo e questo è un pregio, perché le
canzoni, che pure viaggiano intorno ai 6-7 minuti di durata, non
stancano e quindi l'album è ben bilanciato. Si parte con la title-track
e sentiamo subito quelle caratteristiche sonore di cui vi parlavo,
qualche rallentamento, tutto sommato un incedere abbastanza melodico
(non si sfiorano mai episodi totalmente brutali, sebbene si resti
sempre in ambito estremo) e soprattutto una bella atmosfera maestosa
che rende molto più di quelle tastierine mielose che si sentono spesso.
Curiosa, poi, la scelta di mettere a chiusura di quasi ogni brano uno
stacco di chitarra acustica, malinconica e dal sapore folk:
personalmente ho apprezzato e mi sono gustato anche il fruscio
dell'aria che si sente durante la registrazione.
L'ascolto scorre piacevolmente e se è vero che non c'è niente di nuovo
nella musica dei Cryptic Tales è anche vero che alle mie orecchie
suonano più freschi questi riff di diciassette anni fa, piuttosto che
quelli ancora più superati di "VII Dogmata Of Mercy": così abbiamo
"Steeple Of The Nightmare", che si butta più sulla violenza, sebbene
non sia uno degli episodi migliori; "Live In Vineless" torna ad
avanzare con incedere guerresco, riportando quella carica che si sente
nel brano di apertura; mentre "In Grave Rotting Is Slowly" sfodera
un'aura più malsana e malata, tra gutturali ruggiti, rallentamenti
demoniaci, assoli impazziti (e pure un po' traballanti!) e uno stacco
atmosferico centrale con tanto di tastiere.
Dopo la non eccezionale "Voices Inside The Beast", infine, arriviamo al
pezzo più lungo, "Putrid Mutants", lungo quasi nove minuti: questo è
sicuramente uno dei momenti più interessanti dell'album e porta un po'
a compimento tutte le caratteristiche finora descritte, mostrando un
buon equilibrio e una scrittura dinamica.
Insomma, rispetto al black innocuo di "VII Dogmata Of Mercy", trovo
questo "Anathema" un buon lavoro, anche per chi, come il sottoscritto,
non si nutre di death metal tutti i giorni. Magari non è imperdibile,
ma di certo non è disprezzabile, soprattutto se amate andare a scavare
nell'underground del passato.
(Danny Boodman - Gennaio 2010)
Voto: 7
Contatti:
Mail Cryptic Tales: cryptictales@interia.pl
Sito Cryptic Tales: http://www.cryptictales.pl/
Sito Redrum 666 Records: http://www.redrum666.net/