CRUSHING BLOW
Cease Fire

Etichetta: Inferno Recoirds
Anno: 2010
Durata: 50 min
Genere: heavy power


Non pensavo che avrei sentito parlare ancora dei francesi Crushing Blow, dopo il loro anonimo debutto intitolato "Far Away", pubblicato nel 2003 e recensito dal sottoscritto proprio su queste pagine; invece eccoli rispuntare con un nuovo album, pubblicato dalla Inferno Records. Di acqua ne è passata sotto i ponti da allora e anche i Crushing Blow hanno avuto modo di assestare la loro formazione: si presentano oggi con una nuova cantante, ma tutto sommato non è che ci sia questa grande evoluzione nel loro sound, che continua ad essere una summa di tutti i luoghi comuni dell'heavy più classico dalle tinte power: Velène canta esattamente come Doro Pesch, proprio come faceva la precedente cantante Audrey, le influenze gravitano ancora intorno agli stessi nomi, tra Warlock, Accept, Judas Priest, primi Helloween e via dicendo, con le consuete aggiunte di tastiere epiche a condire il tutto. Ancora una volta l'album si apre con una introduzione sinfonica e pomposa, seguita poi dal classicissimo episodio sparato a mille sulla doppia cassa martellante del batterista ("Wizard's Tale"). Ovviamente non mancano i momenti un po' più delicati e malinconici, come le immancabili ballad ("Shadow", "My Venom"), davvero scontatissime nella forma e nell'interpretazione; poi il resto è il solito concentrato di metallone fumante, tra passaggi più cattivi ("Dreams") e mid-tempo orecchiabili, che fa sbatacchiare la testa perchè questa è la musica che ci piace, ma che inevitabilmente finirà per confondersi tra mille episodi penalizzati dalla totale assenza di personalità. Melodie catchy, assoli di stampo classico, riffing aggressivo... tutto secondo il conosciutissimo e abusato Bignami del defender. Sono questi i casi in cui il povero recensore si ritrova senza parole, perchè dopo aver recensito decine e decine di album con le stesse identiche caratteristiche, si finisce a non sapere più cosa inventare per tradurre sempre in modo diverso un concetto tanto ovvio quanto vero: se vi piace il metallo più tradizionale, i Crushing Blow ne seguono ogni regola, lo fanno con convinzione ma le canzoni non sono davvero niente di indimenticabile. Vi basta? Per una sufficienza sì, ma per spederci dei soldi? Personalmente non ne sono sicuro e devo dire che dopo diversi ascolti l'unico brano che mi ha davvero convinto è quello che chiude l'album, "The Prophecies", dove la vena epica del gruppo trova la sua migliore identità in un pezzo equilibrato, dove si respira un po' di vitalità e traspare finalmente la potenzialità finora inespressa di una band che ha i mezzi per fare meglio. Insomma, un solo brano davvero buono per un secondo album che arriva a sette anni di distanza dal suo predecessore: mi spiace per i Crushing Blow ma in un mondo frenetico come quello musicale, un percorso come il loro non mostra i progressi necessari per fare il salto di qualità. Chissà, magari in futuro le cose potranno migliorare, ma per il momento siamo praticamente fermi al punto di partenza già descritto dal sottoscritto con "Far Away" quasi sei anni fa. Speriamo di non dover aspettare altri sette anni per scoprire se dare ancora fiducia ai Crushing Blow oppure no.
(Danny Boodman - Aprile 2011)

Voto: 6


Contatti:
Mail Crushing Blow: crushingblow@free.fr
Sito Crushing Blow: http://www.myspace.com/crushingblowmusic

Sito Inferno Records: http://www.inferno-records.net/